Legere tempus: VIII minuta

Madonna de Castelpetroso

La Beata Vergine, che certamente accompagna la Chiesa e la cristianità nei secoli, sin da quando l’umanità le fu affidata da Gesù Cristo sulla Croce, indicando lei come madre degli uomini, è apparsa tante volte, in posti, tempi e modalità diverse, sempre a sollecitare la speranza e la fede nel suo Divino Figlio.

Le apparizioni

Le Apparizioni più conosciute e riconosciute tali dalla Chiesa, sono: quella di Caravaggio nel 1432, alla contadina Giovannetta de’ Vacchi; quella di Guadalupe in Messico all’indio s. Juan Diego nel 1548; quella del 1830 a Parigi, alla suora Figlia della Carità, s. Caterina Labouré; quella di La Salette in Francia nel settembre 1846, ai due pastorelli Maximin Giraud e Mélanie Calvat; quella di Lourdes nel 1858 all’umile santa Bernadetta Soubirous; quella di Fatima nel 1917 ai tre pastorelli Lucia dos Santos, Giacinta e Francesco Marto.

His addendum est apparitionem Madonnae die 22 mensis Martii anno MDCCCLXXXVIII, quae etiam die 1 mensis Aprilis in inaccesso ambitu municipitatis Castelpetroso (Iserniae) in Molise iteravit.
Item hoc tempore, sicut in omnibus aliis apparitionibus, virgo se humilibus hominibus manifestat, quae in hoc casu fuerunt duae rusticae feminae ex praefata villa, Bibiana Cicchino et Serafina Valentino.

Rem breviter enarramus; duae rusticae feminae Bibiana annosae 35 et Serafinae aetatis 34 innuptae, die 22 mensis Martii anno MDCCCLXXXVIII repertae sunt ad latus Montis Patalecchiae, in parvo et remoto vico Cesa tra Santi, parvo et ornatissimo vico Castelpetroso, sedisse. in saxoso colle ad 872 m. supra mare planum, inter amnes Bifernum et Volturnum; quaerunt agnum, dum occupantur terram sarire, cum Bibiana e speluncis ardentibus trahitur, accedens e rima stupore coelestem visionem cernit.

La Vergine semi inginocchiata, con le mani allargate e gli occhi rivolti al cielo, sta in atteggiamento d’implorazione e di offerta, ai suoi piedi giace Gesù morto, steso e coperto di sangue e piaghe.

Serafina

Serafina vero nihil videt, sed post dies decem, ad diem 1 Aprilis, Paschae ferias, ad locum revertis, apparitio se repetit et hoc tempore Serafina id quoque videre potest. Virgo nuntios non loquitur neque discedit.
La notizia dell’apparizione si diffonde subito in Castelpetroso e man mano in tutti i paesi e regioni vicine, provocando l’affluire di folle di pellegrini commossi, diretti alla grotta di ‘Cesa tra Santi’.

Non oblivisci debemus paucis ante decenniis, Domina Nostra in La Salette apparuisse duobus pueris pastoribus et in Lourdes, in mundo catholico XIX saeculo excitando, magnum affectum et multum fervorem ac spiritualem excitationem, quae adhuc durat.

Molise

Ora avveniva anche nel povero e montuoso Molise e già pochi giorni dopo a ‘Cesa tra Santi’, in un solo giorno, arrivarono circa 4.000 pellegrini, più del doppio degli abitanti di Castelpetroso. La Chiesa non poteva non essere coinvolta e informato dei fatti, il vescovo di Bojano, nella cui diocesi ricadeva Castelpetroso, mise subito sotto il controllo ecclesiastico il luogo delle apparizioni, e nello stesso tempo indisse una prima istruttoria, onde effettuare indagini sulle presunte apparizioni.

Paucis post mensibus, Leo XIII ipse ei mandavit ut speculationis Specimen Apparitionis peragendae pro Sancta Sede, et sic die XXVI Septembris MDCCCLXXXVIII Episcopus At. Franciscus Palmieri ad specum adit et in oratione adivit, et ipse gratiam videndi Virginem in pose a duabus rusticis mulieribus descripserat.

Eius sequens relatio phaenomena hystoriae vel illusionis excludit, et apparitiones ut phaenomena divini consilii accipit. Tormentum temporis amplissimum phaenomena Castelpetroso, primum omnium emporium Marianum: "Il Servo di Maria" Bononiensis, quae etiam postea perseveravit studiosis novitatibus quae in Molise descripti sunt.

Tubercolosi

Anzi il direttore della rivista, Carlo Acquaderni, (fratello di Giovanni Acquaderni, fondatore nel 1867 dell’Azione Cattolica maschile) nel novembre del 1888 si recò alla rupe benedetta, insieme al figlio Augusto, irrimediabilmente condannato a morire per la tubercolosi ossea, allora incurabile; con la fede del padre disperato, aveva la speranza di una guarigione miracolosa e il suo desiderio, avvalorato da una fede sincera, salda, vera, venne esaudito e Augusto guarì miracolosamente, dopo che ambedue videro dalla solita crepa della roccia, la stessa visione all’interno della grotta e dopo aver bevuto l’acqua sgorgata da una piccola polla, nei pressi della rupe, dopo le prime Apparizioni.

Ex eo die Carolus Acquaderni factus est signifer et fautor, consentaneus cum Episcopo Palmieri, quod sacellum vel oratorium in sacro loco erectum haberet. Sequentibus annis, alii gratiosi homines vel simplices fideles eandem apparitionem ex fissura supra speluncam videre poterant, semper luce candida intus involuta.

Il Papa

Il Papa informato dal vescovo, approvò l’idea e il direttore attraverso la sua rivista, cominciò un’opera d’informazione, sensibilizzazione, raccolta di fondi, per la costruzione di un Santuario e già nel febbraio 1890 l’ing. Francesco Gualandi di Bologna, avuto l’incarico, consegnò il progetto ed i disegni del nuovo Tempio.
Locus asperitate non facile pervia, placuit Sanctuarium paulo inferius ad radices montis aedificare; primus lapis iactus est die 28 mensis Septembris anno MDCCCXC, Francisco Palmieri episcopo, praesente circiter XXX milia fidelium, in summa fide et gaudio.
In Apparitionibus autem, anno 1948 sacellum lapideum erectum est, quod constructionem ligneam originalis substituit.

Il Santuario dell’Addolorata

Sanctuarium Sanctae Mariae Dolorum aedificatum est oblationibus fidelium, magni operis architecturae, inopiae areae et dioecesis, significabat tempora vehementis ac festinationis laboris temporibus interruptionis et oeconomici. ad constructionem .

Sed Providentiae interventum suum posuit, et quamvis plus quam 80 annos sumpsit, Sanctuarium cogitari potuit consummatum ideoque consecratum die 21 mensis Septembris anno 1975. Interim die 6 Decembris 1973, Summus Pontifex Paulus VI cum suo decreto Virginem Dolorum proclamavit. Castelpetroso, caelestis Molise Patrona.
Sanctuarium quod exstat in monte Patalecchia parte 8oo mt. supra mare, magnifica structura et solitaria specie omnia in lapide albo locali, maxime pro euntibus a civitate quae ducit ab Isernia usque ad Campobasso et ultra.

La pianta del Tempio, simboleggia un cuore (parte centrale) trafitto dalle sette spade dei dolori di Maria, rappresentate dalle sette cappelle poste a raggiera; lo stile è neogotico e tutto, esterno ed interno, invita al raccoglimento; nella Cappella maggiore vi è il trono dell’Addolorata con Gesù morto, nell’atteggiamento visto nelle Apparizioni, che è quello del dolore corredentivo di Maria, la sofferenza che le lacera il cuore e la sua offerta di madre sublime ed eroica.

La cupola, le guglie, i campanili, gli archi, i mosaici, le vetrate, l’organo, i marmi pregiati e poi la statua in bronzo riproducente l’Apparizione, la grande Croce monumentale di sette metri, la recente scultorea “Via Matris”, è tutto un inno artistico in omaggio alla Vergine, che pur tacendo, con la sua posizione di offerta al Padre del suo Figlio, ha detto più che se avesse parlato.

Del resto queste sue Apparizioni silenziose di Castelpetroso, possono essere associate al fenomeno prodigioso delle lacrime versate dalla statuetta di Siracusa nel 1953; un modo diverso di dimostrare il dolore di Maria, per i peccati del mondo e quindi della necessità della Redenzione, tramite il sacrificio salvifico di Gesù e del suo Cuore di madre.

Bisogna dire che le raffigurazioni dell’Addolorata nell’arte e nella devozione popolare, sono state sempre in abito scuro rappresentante il lutto, il sorreggere in grembo Gesù morto, per simboleggiare il dolore straziante materno, il cuore trafitto dalla spada, profetizzato da Simeone al Tempio ebraico; ma qui a Castelpetroso, Maria è apparsa in atteggiamento regale di maternità sacerdotale, semi inginocchiata senza stringere il Figlio morto, ma con le braccia aperte e lo sguardo rivolto in alto, ella offre Gesù al Padre, quale vittima di espiazione per i peccati umani.

Giovanni Paolo II

Il 19 marzo 1995 Papa Giovanni Paolo II, ha visitato il Santuario e reso omaggio alla Vergine Addolorata, della quale è tanto devoto; la realizzazione della prima cappella, fu offerta negli anni Cinquanta, dai fedeli della diocesi di Cracovia. La sua presenza ha dato una conferma certa, dopo più di un secolo, alla meravigliosa Apparizione e al suo silenzioso messaggio.

Dal febbraio 1993, il Santuario è affidato alle cure pastorali, liturgiche e della stampa di un periodico, a due giovani Comunità religiose, scaturite dal secolare albero francescano: i Francescani e le Francescane dell’Immacolata, fondate da padre Stefano Manelli negli anni Ottanta; mentre le opere assistenziali per i pellegrini, e l’orfanotrofio, sorte attorno al Santuario, sono affidate alle ‘Piccole Discepole’ di Marino (Roma).

Author: Antonius Borrelli source © santiebeati.it


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