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Leggi e ascolta la magia del pesciolino d’oro

Ciao a tutti! La favola di questa sera è da raccontare proprio quando è l’ora della nanna.

E, può essere di aiuto per calmare i bambini da qualche capriccio fatto.

Però è buona anche per gli adulti, per ricordargli che arroganza, presunzione e avidità sono dei capricci che non portano nulla di buono.

Leggi con me

Al mattino, il povero e vecchio pescatore esce di casa. Spera di poter catturare, anche oggi, quei pochi pesci che bastano a far mangiare lui e sua moglie.
Va a pescare e, d’improvviso, la rete diventa pesantissima: dentro c’è solo un piccolo pesciolino d’oro.
“Lasciami andare, vecchio pescatore! In cambio, ti darò magicamente tutto ciò che vuoi!”.
“Non voglio nulla, caro pesciolino”, dice il vecchio, che è umile e buono.

“Vai pure” e lo libera dalla rete.
Quando il vecchio pescatore torna a casa, racconta tutto alla moglie: il pesciolino d’oro rimasto nella rete, la promessa di una magia per realizzare un desiderio.
“Torna dal pesciolino, vecchio”, dice la moglie gridando. “Hai perso un’occasione! Chiedigli un mastello nuovo, il nostro è vecchio e consumato”.
Il vecchio pescatore torna in mare e chiama il pesciolino d’oro.

“Caro pesciolino, mia moglie mi ha rimproverato.

Abbiamo un mastello tutto rotto, è un secchio di legno oramai consumato.

Potresti procurarmi un mastello nuovo? “.
“Sei stato buono, con me, pescatore.

Non ti preoccupare. Avrai un mastello nuovo.

Il vecchio torna a casa e scopre che il desiderio della moglie si è avverato: ha una bellissima tinozza di legno nuova!

Il pesciolino d’oro aveva ragione.

Sua moglie, però, non è contenta:
“Vecchio stupido! Ti accontenti di una bacinella di legno!

 Il pesciolino d’oro è magico, potremo avere molto di più! Torna in mare e chiedigli una grande casa nuova!”.
Il pescatore torna in mare e chiama il pesciolino d’oro.

“Caro pesciolino, mia moglie non mi dà pace.

Vuole una casa nuova”.
“Non ti preoccupare, vecchio. Avrai quello che desideri”.

Il pescatore si incammina verso casa e non la riconosce: al posto della casupola sgangherata c’è una dimora grande, dalle mura bianche e solide.
“Possiamo essere felici ora”, dice il pescatore.
“Vecchio stupido”, grida la moglie.

“Non mi basta avere una casa nuova, voglio essere ricchissima”.
“Torna dal pesciolino d’oro e chiedigli monete d’oro, gioielli, pietre e diamanti”.
Il pescatore è triste.

Sua moglie chiede sempre di più e non è mai felice.
Con gli occhi bassi, torna in mare e chiama il pesciolino d’oro.

la magia del pesciolino d'oro
La magia del pesciolino d’oro 3

“Pesciolino, mia moglie non sa essere contenta…si lamenta sempre, vuole monete d’oro, gioielli, pietre e diamanti”.
Il pesciolino d’oro fa una faccia strana, poi un sorriso.

“Va bene, vecchio. Torna a casa e non darti pena”.

A casa, il pescatore scopre che la magia si è avverata ancora una volta. 

Sua moglie è vestita bene, ha una collana di perle al collo, anelli preziosi alle dita, è seduta di fronte a una tavola imbandita e ha, vicino, un baule di monete d’oro.

 La vecchia, però, non è felice ed è sempre più capricciosa.
“Non sono contenta, vecchio!”. “Voglio diventare imperatrice! Corri dal pesciolino”.
Il vecchio pescatore prova a rispondere.
“Possiamo essere felici ora”.
“Vai dal pesciolino magico o ti faccio portare via dai miei servitori!”, comanda la donna.
Il pescatore torna in mare e chiama il pesciolino.

Si vergogna, ma chiede:

“Pesciolino d’oro, mia moglie mi manda a chiederti di essere imperatrice”.
Il pesciolino d’oro non sorride più. “Torna a casa, vecchio”, dice al pescatore.

Il pescatore torna a casa: la magia si è realizzata, ma sua moglie è sempre più insolente.
“Voglio essere la dea del mare!”, grida al marito.
Il pescatore torna dal pesciolino d’oro.

“Mia moglie vuole essere la dea del mare”, dice.
Il pesciolino lo guarda un momento, poi sta in silenzio e fugge via.

Il vecchio pescatore si incammina verso casa. 

La grande casa nuova, però, è sparita: sono scomparse le monete d’oro, i gioielli, il mastello nuovo. 

E’ tornata la sua vecchia casupola sgangherata e la moglie ha i vestiti logori e consumati di un tempo.
“Potevamo essere felici”, dice il vecchio alla moglie.

Conclusione

A me, questa favola, riporta alla mente un antico detto: chi troppo vuole, nulla stringe.

A voi? Pensateci su e fatemelo sapere.

Buonanotte

Ascoltiamo insieme

mamma legge la fiaba
Le favole della buonanotte
La magia del pesciolino d’oro
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