Terra mia: weekend a Foggia
Partenza sabato mattina, un pochino burrascosa per via del pancino irrequieto. Alle 10,30 eravamo in auto.
Viaggio tranquillo. Alle 13 di sabato un ottimo risotto cozze e gamberi ci aspettava da nonna Rosaria a Foggia. Voleva preparare le famose orecchiette rucola e patate (la famosissima “bandiera tricolore” foggiana) ma a 90 anni prossimi le forze e la velocità di una volta sono smarrite.
Pomeriggio di riposo e tranquillità.
In serata zio Gilberto e zia Mariant (mio fratello e mia cognata) sono venuti a trovarci ed hanno portato doni per Francesca ed Eugenio.
Dopo una nottata tranquilla (un po’ arrangiata per Giuseppina e Francesca sui materassini) sveglia e colazione.
Lindi e pinti usciamo: prima tappa cimitero, dove riposa mio papà Eugenio. Riposano in pace tutti i miei nonni, zio e parenti, ma il cimitero di Foggia è vastissimo (c’è anche un autobus interno) quindi ci fermiamo sempre da nonno Eugenio.
In centro c’è ancora la ruota panoramica montata per le festività natalizie.
A Foggia c’è anche tanta arte per le strade.
Torniamo a casa da nonna Rosaria. Il pranzo è pronto, ma aspettiamo mio fratello Gilberto e la moglie Mariantonietta per stare insieme a pranzo.
Alle 13 circa pranziamo, con il classico dei classici pranzi “made in sud”: rigatoni al sugo, braciola ripiena con frittatina e uva passa, pollo al forno con patate. Frutta e dolci.
Eugenio non vedeva gli zii da molto tempo, Francesca neanche conosceva zio Roberto. Lavoro, distanze, impegni: queste le principali cause del disfacimento della famiglia, della santa famiglia, della indissolubilitá della famiglia
Nel pranzo delle famiglie italiane, specie del sud, i dolci sono sacri: rappresentano tutta la dolcezza della famiglia.
Foto di famiglia finali, prima del congedo e ritorno a casa Dragoni (CE).
Ultimo aggiornamento il 3 Ottobre 2022 by Remigio Ruberto
Aiutaci ad aiutare!
Aiutaci con un tuo piccolo contributo.