Oggi, e non solo oggi, dobbiamo andare a trovare i nostri cari, che hanno abbandonato le loro spoglie mortali per dedicarsi a Dio. Con Dio, vicino.

La loro anima è nelle mani del Signore, che li coccola, li riscalda, li cura e li consola con il suo abbraccio amorevole, paterno e soave.

La nostra Madre celeste li accoglie sotto il suo manto, come la madre terrena ha fatto per nove mesi.

Oggi è anche l’occasione per pensare alla nostra morte.

Non sappiamo quando busserà alla nostra porta, ma è certo che verrà.

Come dice sant’Agostino: “Quando un uomo nasce si possono fare ipotesi diverse: forse sarà bello, forse sarà brutto; forse sarà ricco, forse sarà povero; forse vivrà a lungo, forse non vivrà a lungo. Ma non si dice mai per nessuno: forse morirà, forse non morirà. Questa è l’unica cosa assolutamente certa“.

Il bello di tutto questo è sapere che viviamo sempre insieme, vivremo sempre insieme.

In eterno.

I nostri amati che sono volati in cielo per ascoltare da vicino la voce del Padre ci sono comunque accanto: talvolta non lo sappiamo, non ce ne accorgiamo, ma ci sono.

Nelle sembianza di una farfalla, come dipinge la nostra cara Ileana Fiorillo, amica da sempre di Eugenio.

casetta di Eugenio con il quadro "farfalla" di Ileana
casetta di Eugenio con il quadro “farfalla” di Ileana

Ciao Eugenio, noi ti siamo sempre accanto.

Restaci accanto, sempre.

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Ciao, sono Remigio Ruberto, papà di Eugenio. L'amore che mi lega a Eugenio è senza tempo e senza spazio.

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