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Leggi e ascolta La Parola del 17 dicembre 2022

Ferie di Avvento dal 17 al 24: 17 dicembre

Prima Lettura

Non sarà tolto lo scettro da Giuda.

Dal libro della Gènesi
Gn 49,2.8-10
 
In quei giorni, Giacobbe chiamò i figli e disse:

«Radunatevi e ascoltate, figli di Giacobbe,
ascoltate Israele, vostro padre!

Giuda, ti loderanno i tuoi fratelli;
la tua mano sarà sulla cervìce dei tuoi nemici;
davanti a te si prostreranno i figli di tuo padre.

Un giovane leone è Giuda:
dalla preda, figlio mio, sei tornato;
si è sdraiato, si è accovacciato come un leone
e come una leonessa; chi lo farà alzare?

Non sarà tolto lo scettro da Giuda
né il bastone del comando tra i suoi piedi,
finché verrà colui al quale esso appartiene
e a cui è dovuta l’obbedienza dei popoli».

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale
Dal Sal 71 (72)

R. Venga il tuo regno di giustizia e di pace.

O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto. R.
 
Le montagne portino pace al popolo
e le colline giustizia.
Ai poveri del popolo renda giustizia,
salvi i figli del misero. R.
 
Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra. R.
 
Il suo nome duri in eterno,
davanti al sole germogli il suo nome.
In lui siano benedette tutte le stirpi della terra
e tutte le genti lo dicano beato. R.

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

O Sapienza dell’Altissimo,
che tutto disponi con forza e dolcezza:
vieni ad insegnarci la via della saggezza.

Alleluia.

Vangelo

Genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide.

Genealogia di Gesù Cristo: La Parola del 17 dicembre 2022
La Parola del 17 dicembre 2022 3

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 1,1-17
 
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.

Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Àcaz, Àcaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.

Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.

In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a Cristo quattordici.

Parola del Signore.

Beato Guerrico d’Igny (ca 1080-1157)

abate cistercense

Discorso 1 per l’Avvento; SC 166

L’attesa dei popoli

Tu sei colui che i popoli attendono! (Gen 49,10 Vulg) E quelli che ti attendono non saranno delusi. I nostri padri ti hanno atteso, tutti i giusti fin dall’origine del mondo hanno sperato in te, e tu non li hai delusi (cfr Sal 22,5). (…)

Ma la Chiesa, che nei giusti di una volta ha atteso la prima venuta di Cristo, attende ora la seconda nei giusti della Nuova Alleanza. E come era certa che la prima venuta avrebbe pagato il prezzo della redenzione, così ha la certezza che la seconda le porterà la ricompensa.

Sostenuta da questa attesa e da questa speranza che supera i valori terreni, la Chiesa aspira ai beni eterni con pari gioia e ardore. Mentre alcuni si danno da fare a cercare la felicità quaggiù senza aspettare che si realizzi il disegno di Dio, precipitandosi a far proprio ciò che il mondo propone loro, chi ha la fortuna di porre la sua speranza nel Signore non si volge a cose vane e a ciò che inganna (Sal 40,5). (…)

Sa che vale più essere umiliato con i miti che condividere il bottino di questo mondo con i superbi. Per consolarsi, si dice: “Mia parte è il Signore, per questo in lui voglio sperare. Buono è il Signore con chi spera in lui, con l’anima che lo cerca.

È bene aspettare in silenzio la salvezza del Signore. Signore, è vero, la mia anima ha qualche mancanza nell’attesa della tua salvezza, ma sono colmo di speranza nella tua parola” (Lam 3,24-26; Sal 119,81 Vulg). (…)

Sono certo “che arriverà infine e non ci deluderà”; ecco perché “anche se indugia, l’attenderò, perché certo verrà e non tarderà” (cfr Ab 2,3).

PAROLE DEL SANTO PADRE

Una persona senza radici, che ha dimenticato le proprie radici, è ammalata.

Ritrovare, riscoprire le proprie radici e prendere la forza per andare avanti, la forza per dare frutto e, come dice il poeta, ‘la forza per fiorire perché – dice – quello che l’albero ha di fiorito viene da quello che ha di sotterrato’.

Proprio quel rapporto tra la radice e il bene che noi possiamo fare. L’uomo e la donna che ritrovano le proprie radici, che sono fedeli alla propria appartenenza, sono un uomo e una donna in gioia, di gioia e questa gioia è la loro forza. (Santa Marta, 5 ottobre 2017)

Vangelo del giorno
Il Vangelo del giorno
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