Alle 3 circa Eugenio ha bagnato il lettone.

Si è svegliato perchè sentiva la sensazione di bagnato, così rassicurandolo e coccolandolo, l’ho cambiato totalmente e l’ho rimesso a letto, non più al suo posto ancora umido, ma al mio posto. Così, accarezzandogli la testa e baciandolo di continuo sul capo, si è riaddormentato.

Io ho vagato nella notte e nel buio di casa.

Stamattina al risveglio accusava ancora una fortissima stanchezza, e dopo la sua colazione e l’assunzione dalla prima all’ultima delle medicine previste per la mattina, si è accomodato sulla poltrona.

Eugenio sulla poltrona nera in salone
Eugenio sulla poltrona nera in salone

La testa gli gira vorticosamente.

Così mando email alla Cacchione, che mi ha risposto in un batter d’occhio di anticipare le analisi a domani o giovedì. Provvedo a chiamare il nostro fidato infermiere Renato, ma non risponde. Riproverò.

Per il momento, affaticato e stanco, si è rimesso a letto.

Mi ripete sempre: “grazie

Ed io gli rispondo: “grazie a te di esserci

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Ciao, sono Remigio Ruberto, papà di Eugenio. L'amore che mi lega a Eugenio è senza tempo e senza spazio.

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