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Leggi e ascolta la fiaba de “il gatto senza gli stivali”

Curiosando

La fiaba originale del “Gatto con gli stivali” è una storia popolare europea con diverse varianti, le cui origini risalgono a tempi antichi. La versione più famosa è quella scritta da Charles Perrault nel 1697 e inclusa nella sua raccolta di fiabe “I racconti di mamma oca“.

Trama:

Un vecchio mugnaio, in punto di morte, divide i suoi scarsi averi tra i suoi tre figli: al maggiore lascia il mulino, al secondo l’asino e al più giovane, in quanto erede più sfortunato, un gatto. Il giovane, sconsolato per aver ricevuto solo un gatto, pensa di cucinarlo per fame. Ma il gatto, dotato di un’intelligenza straordinaria e di abilità magiche, lo convince a non farlo e gli promette che lo renderà ricco.

Il gatto, con un paio di stivali e un cappello piumato che il giovane gli procura, si reca dal Re e gli fa credere che il suo padrone sia il Marchese di Carabas, proprietario di immense terre. Il Re, affascinato dalla bellezza della figlia e dalla presunta ricchezza del Marchese, acconsente a dargliela in sposa.

Il gatto, con l’aiuto di alcuni stratagemmi e grazie alla sua astuzia, elimina tutti gli ostacoli e fa sì che il giovane sposi la Principessa. Il giovane mugnaio diventa così un ricco Marchese e vive felicemente con la sua sposa, mentre il gatto, che ha dimostrato la sua fedeltà e il suo ingegno, diventa il suo consigliere più fidato.

Lezioni della fiaba:

La fiaba del “Gatto con gli stivali” insegna diverse lezioni importanti:

  • L’astuzia e l’intelligenza possono trionfare sulla forza e sulla ricchezza. Il gatto, pur non essendo un animale potente, riesce a raggiungere i suoi scopi grazie alla sua astuzia e alla sua capacità di escogitare piani ingegnosi.
  • L’importanza dell’amicizia e della lealtà. Il gatto dimostra una grande fedeltà al suo padrone e lo aiuta a realizzare i suoi sogni.
  • Non bisogna mai giudicare dalle apparenze. Il giovane mugnaio, inizialmente considerato un povero e sfortunato, si rivela essere un degno sposo per la Principessa grazie al suo coraggio e alla sua bontà d’animo.
  • La fortuna può aiutare, ma è fondamentale essere intraprendenti e tenaci per raggiungere i propri obiettivi. Il gatto, pur avendo dalla sua parte la fortuna, non si limita ad aspettare che le cose accadano, ma agisce con ingegno e determinazione per ottenere ciò che desidera.

Curiosità:

  • La fiaba del “Gatto con gli stivali” è stata adattata in diverse opere, tra cui film, cartoni animati, opere teatrali e musical.
  • La figura del gatto con gli stivali è diventata un’icona popolare, rappresentata spesso in illustrazioni, sculture e altri oggetti.
  • La fiaba ha ispirato anche un proverbio italiano: “Astuto come un gatto con gli stivali”.

Conclusione:

La fiaba del “Gatto con gli stivali” è una storia divertente e ricca di spunti di riflessione, che continua ad appassionare lettori di tutte le età. È un racconto che celebra l’ingegno, l’amicizia e la capacità di superare le difficoltà con astuzia e determinazione.

Leggiamo insieme

C’era una volta un gatto di nome Grigio che viveva in un piccolo villaggio. Grigio non era un gatto come gli altri: non aveva gli stivali. Tutti gli altri gatti del villaggio ne possedevano un paio, alti e lucidi, perfetti per le loro avventure. Grigio invece era nato senza, e questo lo rendeva un po’ diverso e a volte un po’ triste.

Un giorno, mentre Grigio si crogiolava al sole come suo solito, vide un cartello appeso all’albero della piazza. Il cartello annunciava un grande torneo: il premio era un paio di stivali magici, capaci di esaudire i desideri. Grigio balzò in piedi, pieno di speranza. Finalmente avrebbe potuto avere anche lui un paio di stivali, proprio come tutti gli altri gatti!

Si iscrisse subito al torneo e iniziò ad allenarsi duramente. Si arrampicava sugli alberi, saltava sui tetti e correva per il villaggio, sfidando gli altri gatti in gare di velocità e agilità. Era determinato a vincere il premio e a realizzare il suo sogno.

Il giorno del torneo arrivò e Grigio si presentò alla sfida pieno di grinta. C’erano gatti provenienti da tutto il regno, tutti con stivali splendidi e lucenti. Grigio si sentiva un po’ in soggezione, ma non si arrese. Combatté con coraggio e abilità, superando una prova dopo l’altra.

La finale fu contro un grosso gatto nero con un paio di stivali rossi fiammanti. Era il gatto più forte e temuto del villaggio, ma Grigio non si lasciò intimidire. Lottarono con tutte le loro forze, ma alla fine fu Grigio ad avere la meglio.

Tra le urla di gioia degli spettatori, Grigio ricevette il premio: i magici stivali dorati. Li indossò con orgoglio e subito sentì un potere speciale scorrere nelle sue vene. Chiuse gli occhi e formulò il suo desiderio: “Voglio essere un gatto felice e amato da tutti”.

Quando aprì gli occhi, il mondo intorno a lui era diverso. Tutti i gatti del villaggio lo guardavano con ammirazione e rispetto. Non lo vedevano più come il gatto senza stivali, ma come un eroe e un amico. Grigio finalmente aveva trovato la sua felicità e non aveva più bisogno di nessun paio di stivali per sentirsi speciale.

Da quel giorno, Grigio visse tante avventure fantastiche con i suoi nuovi amici. Insieme esploravano il mondo, aiutavano chi era in difficoltà e si divertivano un sacco. E anche se non aveva mai indossato gli stivali con cui era nato, Grigio aveva finalmente trovato il suo vero tesoro: l’amicizia e l’amore.

Ascoltiamo insieme

mamma legge la fiaba
Le favole della buonanotte
Il gatto senza gli stivali
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