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Lesen und hören Sie das Wort vom 24. Mai 2023
Zusammenfassung
Mittwoch der siebten Osterwoche
- B. Louis Zéphirin Moreau Bischof und Gründer (1824-1901)
- S. Servolo Märtyrer – Mitpatron von Triest († 284)
Heute feiert die Kirche Unsere Liebe Frau, Hilfe der Christen
Erste Lesung
Vi affido a Dio, che ha la potenza di edificare e di concedere l’eredità.
Aus der Apostelgeschichte
Bei 20,28-38
In quei giorni, Paolo diceva agli anziani della Chiesa di Èfeso: «Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti come custodi per essere pastori della Chiesa di Dio, che si è acquistata con il sangue del proprio Figlio.
Ich weiß, dass nach meiner Abreise gefräßige Wölfe zu euch kommen werden, die die Herde nicht verschonen werden; Sogar unter euch werden einige aufstehen und verkehrte Dinge reden, um die Jünger hinter sich herzuziehen. Seien Sie deshalb wachsam und denken Sie daran, dass ich drei Jahre lang Tag und Nacht nicht aufgehört habe, jeden von Ihnen unter Tränen zu ermahnen.
E ora vi affido a Dio e alla parola della sua grazia, che ha la potenza di edificare e di concedere l’eredità fra tutti quelli che da lui sono santificati.
Non ho desiderato né argento né oro né il vestito di nessuno. Voi sapete che alle necessità mie e di quelli che erano con me hanno provveduto queste mie mani. In tutte le maniere vi ho mostrato che i deboli si devono soccorrere lavorando così, ricordando le parole del Signore Gesù, che disse: “Si è più beati nel dare che nel ricevere!”».
Nachdem er dies gesagt hatte, kniete er mit ihnen allen nieder und betete. Alle brachen in Tränen aus, warfen sich um Paolos Hals und küssten ihn, vor allem traurig, weil er gesagt hatte, sie würden sein Gesicht nie wieder sehen. Und sie begleiteten ihn zum Schiff.
Gottesschwert.
Antwortpsalm
Aus Psalm 67 (68)
R. Regni della terra, cantate a Dio.
Mostra, o Dio, la tua forza,
conferma, o Dio, quanto hai fatto per noi!
Für Ihren Tempel in Jerusalem
Könige werden dir Geschenke bringen. R.
Regni della terra, cantate a Dio,
Singt Hymnen zum Herrn,
dem, der in den Himmeln reitet, in den ewigen Himmeln.
Siehe, er lässt seine Stimme hören, eine mächtige Stimme!
Riconoscete a Dio la sua potenza. R.
Seine Majestät über Israel,
seine Macht über den Wolken.
Terribile tu sei, o Dio, nel tuo santuario.
È lui, il Dio d’Israele, che dà forza e vigore al suo popolo.
Sia benedetto Dio! R.
Zuruf zum Evangelium
Halleluja, Halleluja.
Dein Wort, Herr, ist Wahrheit:
Weihe uns in der Wahrheit. (Vgl. Joh 17,17b.a)
Alleluja.
Das heutige Evangelium
Sie sind eins, wie wir.
Aus dem Evangelium nach Johannes
Joh 17,11b-19
In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]«Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi.
Quand’ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura.
Aber jetzt komme ich zu euch und sage dies, während ich auf der Welt bin, damit sie die Fülle meiner Freude in sich haben. Ich habe ihnen dein Wort gegeben und die Welt hat sie gehasst, weil sie nicht von dieser Welt sind, so wie ich nicht von der Welt bin.
Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Heilige sie in Wahrheit. Dein Wort ist Wahrheit. So wie du mich in die Welt gesandt hast, habe ich sie auch in die Welt gesandt; Für sie weihe ich mich, damit auch sie in Wahrheit geweiht werden.
Wort des Herrn.
Heiliger Cyprian (ca. 200-258)
Bischof von Karthago und Märtyrer
L’unità della Chiesa, 5, 7, 23 (trad. cb© evangelizo)
„Mögen alle eins sein!“
C’è una sola Chiesa che, con fecondità sempre crescente, abbraccia una moltitudine sempre più vasta. Il sole invia molti raggi, ma è unica la sua fonte luminosa; l’albero si divide in molti rami, ma c’è un solo tronco vigorosamente appoggiato alle sue tenaci radici; da una sorgente sgorgano molti ruscelli; questa molteplicità non si crea, sembra, che grazie alla sovrabbondanza dell’acqua, che viene però da un’unica origine.
Separate un raggio dalla massa del sole, l’unità della luce non ammette tale frazionamento. Staccate un ramo da un albero: il ramo staccato non potrà più fiorire.
Tagliate un ruscello dalla sorgente, si prosciuga. Succede ugualmente alla Chiesa del Signore: sparge nell’intero universo i raggi della sua luce, ma una è la luce che si diffonde ovunque, l’unità del corpo non si divide. Distende su tutta la terra i suoi rami dalla possente vitalità, le sue acque sovrabbondanti arrivano lontano. Eppure c’è una sola sorgente, una sola origine, una sola madre.
Il sacramento dell’unità, il legame di una concordia indissolubilmente coerente, ci è presentato nel Vangelo dalla tunica di nostro Signore Gesù Cristo, che non è divisa né strappata, ma, tirata a sorte per vedere chi si sarebbe rivestito di Cristo, arriva intatta a colui che ne entra in possesso, senza che sia stata sciupata o tagliata. Il popolo di Cristo pure non può essere diviso.
E la sua tunica, una, di un solo pezzo, di un solo tessuto, raffigura la concordia coerente del nostro popolo, di noi che ci siamo rivestiti di Cristo. Indivisibile è l’unità; un corpo non può perdere la sua coesione né essere fatto a pezzi, le sue viscere strappate e disperse. Tutto quanto si allontana dal centro della vita non potrebbe vivere e respirare a parte, perde la sostanza della salute.
WORTE DES HEILIGEN VATERS
Dio, facendosi uomo, ha fatto propria la nostra sete, non solo dell’acqua materiale, ma soprattutto la sete di una vita piena, di una vita libera dalla schiavitù del male e della morte.
Nello stesso tempo, con la sua incarnazione Dio ha posto la sua sete – perché anche Dio ha sete – nel cuore di un uomo: Gesù di Nazaret. Dio ha sete di noi, dei nostri cuori, del nostro amore, e ha messo questa sete nel cuore di Gesù.
Dunque, nel cuore di Cristo si incontrano la sete umana e la sete divina. E il desiderio dell’unità dei suoi discepoli appartiene a questa sete. Lo troviamo espresso nella preghiera elevata al Padre prima della Passione: «Perché tutti siano una sola cosa» (Gv 17,21).
Quello che voleva Gesù: l’unità di tutti! Il diavolo – lo sappiamo – è il padre delle divisioni, è uno che sempre divide, che sempre fa guerre, fa tanto male. Che questa sete di Gesù diventi sempre più anche la nostra sete! (Engel, 25. Januar 2015)