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Leggi la cronaca di Giovedì 2 luglio 2020

Calda notte. Francesca suda copiosamente. Dormiamo sereni. Anche perché la sveglia suonerà alle 6.30

Così è. Eugenio è già in fibrillazione. Facciamo colazione con toast, poco tostato per mancanza di grande potenza in watt della colonnina, ma buona comunque.

Alle 7.50 siamo già fuori Park Colombo. Alle 8.15 lascio Eugenio e Giuseppina al volo avanti all’entrata dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù al Gianicolo.

Io e Francesca proseguiamo per piazza Garibaldi con la speranza di trovare rapidamente parcheggio.

Giovedì 2 luglio 2020
camper Pio parcheggiato al Gianicolo Roma

Alle 9 l’infermiera prende i parametri ad Eugenio, che si preoccupa del suo sovrappeso per colpa, o merito, di una caramella. 55 Kg di peso per 176 cm di altezza, ossigenazione 99%

Oggi i ragazzi del trial sono 3, c’è sempre il nostro caro amico Luca.

Finalmente alle 11.15 gli fanno il prelievo, solo grazie all’insistenza di Giuseppina, che invocando la priorità del nostro trial, ho ottenuto i nostri diritti prioritari.

Alle 12 circa, mentre io e Francesca aspettiamo all’ombra di uno dei corridoi dell’OPBG, Giuseppina e Eugenio colloquiano con la dottoressa Antonella Cacchione, che trova le analisi migliori della settimana scorsa, creatinina piuttosto bassa, dovuta alla scarsità di acqua nel corpo. Eugenio deve bere tanto, tantissimo, in abbondanza, altrimenti non riesce a scaricare tutte le sostanze nocive dei medicinali assunti.

Finalmente pranzo: scendiamo a -2 dove l’ottima mensa del Bambino Gesù ci accoglie nella sua pulizia accurata, nel distanziamento e nell’ottima cucina.

Francesca a mensa OPBG
Francesca a mensa OPBG

Eugenio si ritempra un pochino con il pranzo, ma comunque è stanco, stanchissimo.

A passo lento e faticoso ci avviamo a piedi verso il camper, parcheggiato lungo la salita del Gianicolo che porta a piazza Garibaldi.

Ogni 10 passi dobbiamo fermarci, per riprendere fiato: il passo di Eugenio è incerto, traballante, insicuro.

Il tempo di aprire la porta del camper, Eugenio si precipita al suo lettuccio, e lo abbraccia con amore immenso, come un assetato che trova la sua oasi.

Mentre mamma Giuseppina ed Eugenio riposano nel loro lettini, Francesca realizza il suo braccialetto con gli elastici.

Francesca realizza braccialetti nel camper Pio
Francesca realizza braccialetti nel camper Pio


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