Leggi e ascolta la fiaba con morale de "l'agnellino ambizioso"
C'era una volta, in una verde e rigogliosa valle, un agnellino di nome Lanoso. A differenza degli altri agnellini che amavano pascolare tranquillamente nell'erba fresca, Lanoso sognava avventure più grandi. Ammirava i leoni ruggenti, i re della savana, e desiderava con tutto il cuore essere forte e coraggioso come loro.
"Perché io devo essere così piccolo e timido?" si chiedeva spesso Lanoso, guardando la sua immagine riflessa in uno specchio d'acqua. "Vorrei ruggire come un leone e scacciare tutti i predatori!"
Un giorno, Lanoso decise di chiedere consiglio al vecchio saggio del gregge, un montone bianco dalla lunga barba. "Voglio essere forte come un leone!" esclamò Lanoso con entusiasmo.
Il vecchio montone sorrise e disse: "Essere un leone è bello, ma tu sei un agnello. Hai delle qualità uniche che i leoni non hanno. Sei gentile, affettuoso e sai ascoltare. Queste sono doti preziose."
Lanoso non era convinto. "Ma io voglio essere coraggioso!" insistette.
Il vecchio montone lo guardò negli occhi e gli raccontò una storia: "C'era una volta un leone che invidiava la velocità delle gazzelle. Provò a correre come loro, ma era troppo pesante e si stancava subito. Alla fine, capì che era meglio essere forte e maestoso, e che la velocità non era necessaria per essere un buon re."
Lanoso rifletté sulle parole del vecchio montone. Forse aveva ragione. Essere se stessi era importante, anche se non significava essere il più forte o il più coraggioso.
Da quel giorno, Lanoso continuò a pascolare con gli altri agnellini, ma con una nuova consapevolezza. Scoprì che essere gentili e amichevoli lo rendeva felice e gli permetteva di fare molte nuove amicizie. Imparò a apprezzare le sue qualità uniche e a non vergognarsi di essere un agnello.
E così, l'agnellino ambizioso diventò un agnello saggio, che aveva capito che la vera forza non sta nel ruggire, ma nell'essere se stessi e nel valorizzare le proprie peculiarità.
Ascoltiamo insieme
