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Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 4 ottobre 2023

San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia, festa

Prima Lettura

Il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Gal 6,14-18
 
Fratelli, quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.

 Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio.

D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: io porto le stigmate di Gesù sul mio corpo.
 La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.

Parola di Dio.
 

Salmo Responsoriale
Dal Sal 15 (16)

R. Tu sei, Signore, mia parte di eredità.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita. R.
 
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare. R.
 
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra. R.
 

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno. (Cf. Mt 11,25)

Alleluia.

Il Vangelo del 4 ottobre 2023

Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.

La Parola del 4 ottobre 2023
La Parola del 4 ottobre 2023 3

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,25-30
 
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.

Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Parola del Signore.

Santa Ildegarda di Bingen (1098-1179)

badessa benedettina e dottore della Chiesa

Le Scivias, le vie di Dio, cap. 4 (trad. cb© evangelizo)

Progredire senza esitazione, nella gioia dello Spirito Santo!

Bisogna che l’uomo compia le opere di giustizia nella gioia dello Spirito Santo, senza sottolineare la propria esitazione con perverso mormorio.

Non ha da dire che gli manca la prima radice posta nell’uomo per un dono di Dio – il discernimento di ciò che è buono – , né la grazia dello Spirito Santo che tocca questa stessa radice con i suoi consigli – il fuoco della grazia che motiva la sua volontà.

Se agisce con determinazione gioiosa, non deve essere nell’angoscia a causa di quanto ha fatto altre volte, spinto da uno slancio riprovevole come se avesse avuto qualcosa di più debole nella sua radice interiore. E, se fallisce, una volta caduto, non mormorerà dicendosi: “Ahimè, cosa ho fatto per esser stato incapace di vedere prima le mie opere in Dio?”

Che progredisca piuttosto, risolutamente, senza portare il peso dell’infedeltà passata, in modo da fidarsi di Dio nell’agire, e così rassicurarsi, senza lamenti lacrimosi sulla sua cattiva azione passata.

PAROLE DEL SANTO PADRE

Oggi il Vangelo riporta una preghiera molto bella di Gesù, che si rivolge al Padre dicendo: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli» (Mt 11,25).

Ma di quali cose sta parlando Gesù? E poi, chi sono questi piccoli, a cui tali cose sono rivelate? Soffermiamoci su questo: sulle cose per cui Gesù loda il Padre e sui piccoli che le sanno accogliere. […] Dio si rivela liberando e risanando l’uomo -, e lo fa con un amore gratuito, un amore che salva.

Per questo Gesù loda il Padre, perché la sua grandezza consiste nell’amore e non agisce mai al di fuori dell’amore. Ma questa grandezza nell’amore non è compresa da chi presume di essere grande e si fabbrica un dio a propria immagine: potente, inflessibile, vendicativo. […]

I piccoli, invece, le sanno accogliere e Gesù loda il Padre per loro: “Ti benedico” – dice – perché hai rivelato il Regno dei Cieli ai piccoli. Lo loda per i semplici, che hanno il cuore libero dalla presunzione e dall’amor proprio. I piccoli sono quelli che, come i bambini, si sentono bisognosi e non autosufficienti, sono aperti a Dio e si lasciano stupire dalle sue opere.

Loro sanno leggere i suoi segni, meravigliarsi per i miracoli del suo amore! […] Ecco l’atteggiamento giusto davanti alle opere di Dio: fotografare nella mente le sue opere, perché si imprimano nel cuore, per poi svilupparle nella vita, attraverso tanti gesti di bene, così che la “fotografia” di Dio-amore diventi sempre più luminosa in noi e attraverso di noi. (Angelus, 9 luglio 2023)

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