Via Roma 330 - 81010 Dragoni (CE) Italia
info@eugenioruberto.it
Dona

La Parola del 21 agosto 2024

Leggi e ascolta il Vangelo e la Parola del 21 agosto 2024

Mercoledì della XX settimana delle ferie del Tempo Ordinario 

Prima Lettura

Strapperò loro di bocca le mie pecore e non saranno più il loro pasto.

Dal libro del profeta Ezechièle
Ez 34,1-11

Mi fu rivolta questa parola del Signore:
«Figlio dell’uomo, profetizza contro i pastori d’Israele, profetizza e riferisci ai pastori: Così dice il Signore Dio: Guai ai pastori d’Israele, che pascono se stessi! I pastori non dovrebbero forse pascere il gregge? Vi nutrite di latte, vi rivestite di lana, ammazzate le pecore più grasse, ma non pascolate il gregge. Non avete reso forti le pecore deboli, non avete curato le inferme, non avete fasciato quelle ferite, non avete riportato le disperse. Non siete andati in cerca delle smarrite, ma le avete guidate con crudeltà e violenza. Per colpa del pastore si sono disperse e sono preda di tutte le bestie selvatiche: sono sbandate. Vanno errando le mie pecore su tutti i monti e su ogni colle elevato, le mie pecore si disperdono su tutto il territorio del paese e nessuno va in cerca di loro e se ne cura.
Perciò, pastori, ascoltate la parola del Signore: Com’è vero che io vivo – oracolo del Signore Dio –, poiché il mio gregge è diventato una preda e le mie pecore il pasto d’ogni bestia selvatica per colpa del pastore e poiché i miei pastori non sono andati in cerca del mio gregge – hanno pasciuto se stessi senza aver cura del mio gregge –, udite quindi, pastori, la parola del Signore: Così dice il Signore Dio: Eccomi contro i pastori: a loro chiederò conto del mio gregge e non li lascerò più pascolare il mio gregge, così non pasceranno più se stessi, ma strapperò loro di bocca le mie pecore e non saranno più il loro pasto. Perché così dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e le passerò in rassegna».

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale

Dal Sal 22 (23)

R. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l'anima mia. R.
 
Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza. R.
 
Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca. R.
 
Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni. R.

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

La parola di Dio è viva, efficace;
discerne i sentimenti e i pensieri del cuore. (Eb 4,12)

Alleluia.

Il Vangelo del 21 agosto 2024

Sei invidioso perché io sono buono?

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 20,1-16

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e da’ loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”.
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”.
Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».

Parola del Signore.

San Nerses Snorhali (1102-1173)

patriarca armeno

Seconda parte, § 680-682; SC 203 (trad. cb© evangelizo)

Il regno è simile ad un padrone che assume operai per la sua vigna...

Sono stato invitato all'alba dall'inizio, alla mia entrata nel mondo, per lavorare nella vigna del comandamento, per un denaro che porta la tua immagine. Quanto a me, ho sentito chi invitava, solo entrando nella vigna; ma sono stato negligente nel mettere in pratica la parola, ecco perché non spero nella ricompensa. Ma, Signore in tutto generoso, dammi gratis il presente della tua grazia, come gli operai dell'Ultima ora, di entrar nella vigna, nel paradiso di Eden.

PAROLE DEL SANTO PADRE

Dio si comporta così: non guarda al tempo e ai risultati, ma alla disponibilità, guarda alla generosità con cui ci mettiamo al suo servizio. Il suo agire è più che giusto, nel senso che va oltre la giustizia e si manifesta nella Grazia. Tutto è Grazia. La nostra salvezza è Grazia. Donandoci la Grazia, Egli ci elargisce più di quanto noi meritiamo. E allora, chi ragiona con la logica umana, cioè quella dei meriti acquistati con la propria bravura, da primo si trova ultimo. “Ma, io ho lavorato tanto, ho fatto tanto nella Chiesa, ho aiutato tanto, e mi pagano lo stesso di questo che è arrivato per ultimo”. Ricordiamo chi è stato il primo santo canonizzato nella Chiesa: il Buon Ladrone. Ha “rubato” il Cielo all’ultimo momento della sua vita: questo è Grazia, così è Dio. Anche con tutti noi. Invece, chi cerca di pensare ai propri meriti, fallisce; chi si affida con umiltà alla misericordia del Padre, da ultimo – come il Buon Ladrone – si trova primo. (Angelus, 20 settembre 2020)

Angelus di Papa Francesco, 20 settembre 2020

Aiutaci ad aiutare!

Con una tua piccola donazione possiamo portare un sorriso a piccoli malati oncologici.
Aiutaci con un tuo piccolo contributo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


La Parola del 24 dicembre 2021
By Giuseppina Carlone | |
S. Paola Elisabetta Cerioli vedova e fond. (1816-1865)S. Giacobbe figlio…
Preghierina del 25 aprile 2021
By Remigio Ruberto | |
Ciao Eugenio. Il silenzio dell'alba mi dona suoni melodiosi per…
Trovi fratelli
By Remigio Ruberto | |
Nel viaggio della vita, trovi fratelli e sorelle. La vita…
Albero di fico
By Remigio Ruberto | |
Come per l’albero di fico senza frutto anche noi dobbiamo…
Preghierina del 9 giugno 2022
By Remigio Ruberto | |
Leggi e ascolta la nostra preghierina del 9 giugno 2022…
La Parola del 23 febbraio 2023
By Remigio Ruberto | |
Leggi e ascolta La Parola del 23 febbraio 2023 Giovedì…
Preghierina del 10 maggio 2021
By Remigio Ruberto | |
Ciao Eugenio. Il sole caldo, la primavera entrata prepotente con…
Saggezza da Dio
By Remigio Ruberto | |
Meditazione di oggi 26 aprile 2024: saggezza da Dio Se…
Preghierina del 6 giugno 2021
By Remigio Ruberto | |
Ciao amore nostro dolcissimo Eugenio. Già da questa mattina si…
La Parola del 27 settembre 2022
By Remigio Ruberto | |
Leggi e ascolta La Parola del 27 settembre 2022 Martedì…
×