Leggi e ascolta La Parola del 11 febbraio 2022

Beata Maria Vergine di Lourdes

Giornata Mondiale del Malato

Venerdì della V settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Cari fratelli e sorelle, all’intercessione di Maria, salute degli infermi, affido tutti i malati e le loro famiglie. Uniti a Cristo, che porta su di sé il dolore del mondo, possano trovare senso, consolazione e fiducia. Prego per tutti gli operatori sanitari affinché, ricchi di misericordia, offrano ai pazienti, insieme alle cure adeguate, la loro vicinanza fraterna

Papa Francesco

Beata Maria Vergine di Lourdes (o Nostra Signora di Lourdes o Nostra Signora del Rosario o, più semplicemente, Madonna di Lourdes) è l’appellativo con cui la Chiesa cattolica e i fedeli venerano la Madre di Gesù in rapporto ad una delle più venerate apparizioni mariane.

Il nome della località si riferisce al comune francese di Lourdes, nel cui territorio – tra l’11 febbraio ed il 16 luglio 1858 – la giovane Bernadette Soubirous, contadina quattordicenne del luogo, riferì di aver assistito a diciotto apparizioni di una “bella Signora” in una grotta poco distante dal piccolo sobborgo di Massabielle.

A proposito della prima apparizione, Bernadette affermò : “Io scorsi una signora vestita di bianco. Indossava un abito bianco, un velo bianco, una cintura blu ed una rosa gialla su ogni piede.”Questa immagine della Vergine, vestita di bianco e con una cintura azzurra che le cingeva la vita, è poi entrata nell’iconografia classica.

Nel luogo indicato da Bernadette, come teatro delle apparizioni, fu posta nel 1864 una statua della Madonna. Intorno alla grotta delle apparizioni è andato nel tempo sviluppandosi un imponente santuario dove si recano, ogni anno, oltre cinque milioni di visitatori (credenti e non credenti) provenienti da ogni parte del mondo.

Dettaglio delle principali apparizioni, secondo il racconto di Bernadette:

·      11 febbraio :  prima apparizione. La Signora recita il Rosario, Bernadette si unisce a lei. Al termine della preghiera, la Signora svanisce.

  • 18 febbraio : terza apparizione. Per la prima volta la Signora rivolge la parola a Bernadette : “Potete avere la gentilezza di venire qui durante quindici giorni?”.
  • 21 febbraio : sesta apparizione. La voce si è sparsa e Bernadette viene seguita alla grotta da circa cento persone. Nelle apparizioni successive la folla cresce, alla quindicesima saranno circa ottomila. Al termine Bernadette è interrogata dalla polizia.
  • 25 febbraio : nona apparizione. Su richiesta della Signora, Bernadette scava con le mani nel terreno e trova una sorgente d’acqua.
  • 1° marzo : dodicesima apparizione. Si verifica il primo miracolo: una donna di nome Caterina Latapie immerge il suo braccio slogato nell’acqua della fonte, e riacquista la mobilità dell’arto.
  • 25 marzo : sedicesima apparizione. Finalmente la Signora, che fino ad allora non aveva voluto dire il proprio nome, risponde alla domanda con queste parole pronunciate in dialetto guascone, l’unica lingua che Bernadette comprendeva: “Que soy era Immaculada Councepcio (“Io sono l’Immacolata Concezione”).

Quattro anni prima, l’8 dicembre 1854, il Beato Pio IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti, 1846-1878) con la bolla “Ineffabilis Deus”, aveva dichiarato l’Immacolata Concezione di Maria un dogma, cioè una verità della fede cattolica, ma questo Bernadette non poteva saperlo. Così, nel timore di dimenticare tale espressione per lei incomprensibile, la ragazza partì velocemente verso la casa dell’abate Peyramale, ripetendogli tutto d’un fiato la frase appena ascoltata.

L’abate, sconvolto, non ha più dubbi. Da questo momento il cammino verso il riconoscimento ufficiale delle apparizioni può procedere speditamente.

Infatti, entrando alla Basilica Superiore, sulla parete destra in basso, si può leggere incisa nel marmo la dichiarazione solenne del Vescovo, Mons. Laurence, sulle Apparizioni : “Riteniamo che Maria Immacolata, Madre di Dio, è realmente apparsa a Bernadette Soubirous, l’11 febbraio 1858 ed i giorni seguenti, in numero di diciotto volte, nella grotta di Massabielle, nei pressi della città di Lourdes; che questa apparizione riveste tutti i caratteri della verità, e che i fedeli hanno ragioni fondate a crederla certa. Sottoponiamo umilmente il nostro giudizio al giudizio del Sovrano Pontefice, che è incaricato di governare la Chiesa universale.”

Questa dichiarazione del Vescovo di Tarbes è capitale: 4 anni dopo le apparizioni, il 18 gennaio 1862, le riconosce autentiche in nome della Chiesa.

Dall’omelia di Papa Benedetto XVI – Messa per il 150° anniversario delle apparizioni

(Prairie, Lourdes – Domenica, 14 settembre 2008) :

Cari pellegrini, fratelli e sorelle,

[…] Seguendo il percorso giubilare sulle orme di Bernadette, l’essenziale del messaggio di Lourdes ci è ricordato. Bernadette è la maggiore di una famiglia molto povera, che non possiede né sapere né potere, è debole di salute. Maria la sceglie per trasmettere il suo messaggio di conversione, di preghiera e di penitenza, in piena sintonia con la parola di Gesù: “Hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli” (Mt 11,25)… E’ dunque una vera catechesi che ci è proposta sotto lo sguardo di Maria. Lasciamo che la Vergine istruisca pure noi e ci guidi sul cammino che conduce al Regno del Figlio suo! […]

Cari fratelli e sorelle, la vocazione primaria del santuario di Lourdes è di essere un luogo di incontro con Dio nella preghiera, e un luogo di servizio ai fratelli, soprattutto per l’accoglienza dei malati, dei poveri e di tutte le persone che soffrono. In questo luogo Maria viene a noi come la madre, sempre disponibile ai bisogni dei suoi figli.

Attraverso la luce che emana dal suo volto, è la misericordia di Dio che traspare. Lasciamoci toccare dal suo sguardo: esso ci dice che siamo tutti amati da Dio, mai da Lui abbandonati! Maria viene a ricordarci che la preghiera, intensa e umile, confidente e perseverante, deve avere un posto centrale nella nostra vita cristiana. La preghiera è indispensabile per accogliere la forza di Cristo. “Chi prega non spreca il suo tempo, anche se la situazione ha tutte le caratteristiche dell’emergenza e sembra spingere unicamente all’azione” (Enc. Deus caritas estn. 36).  […]

Santa Maria, Madre di Dio e Madre nostra, insegnaci a credere, a sperare e ad amare con te. Indicaci la via verso il regno del tuo Figlio Gesù! Stella del mare, brilla su di noi e guidaci nel nostro cammino! (cfr Enc. Spe salvin.50). Amen.

© Copyright 2008 – Libreria Editrice Vaticana

Dal primo libro dei Re
1Re 11,29-32; 12,19

In quel tempo Geroboàmo, uscito da Gerusalemme, incontrò per strada il profeta Achìa di Silo, che era coperto con un mantello nuovo; erano loro due soli, in campagna. Achìa afferrò il mantello nuovo che indossava e lo lacerò in dodici pezzi.

Quindi disse a Geroboàmo: «Prenditi dieci pezzi, poiché dice il Signore, Dio d’Israele: “Ecco, strapperò il regno dalla mano di Salomone e ne darò a te dieci tribù.

A lui rimarrà una tribù a causa di Davide, mio servo, e a causa di Gerusalemme, la città che ho scelto fra tutte le tribù d’Israele”».
Israele si ribellò alla casa di Davide fino ad oggi.

VANGELO DEL GIORNO

La Parola del 11 febbraio 2022
Lourdes

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 7,31-37

Vangelo Mc 7,31-37

In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.

Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.

E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».

PAROLE DEL SANTO PADRE

Quell’uomo non riusciva a parlare perché non poteva sentire. Gesù, infatti, per risanare la causa del suo malessere, gli pone anzitutto le dita negli orecchi, poi alla bocca, ma prima negli orecchi.

Tutti abbiamo gli orecchi, ma tante volte non riusciamo ad ascoltare. C’è infatti una sordità interiore, che oggi possiamo chiedere a Gesù di toccare e risanare.

E quella sordità interiore è peggiore di quella fisica, perché è la sordità del cuore. Presi dalla fretta, da mille cose da dire e da fare, non troviamo il tempo per fermarci ad ascoltare chi ci parla.

Chiediamoci: come va il mio ascolto? Mi lascio toccare dalla vita della gente, so dedicare tempo a chi mi sta vicino per ascoltare? Questo è per tutti noi. (Angelus, 5 settembre 2021)

Ultimo aggiornamento il 6 Luglio 2022 by Remigio Ruberto

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Eugenio Ruberto
La Parola del 11 febbraio 2022
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