Il video del Commento al Vangelo del 30 aprile 2023
Sommario
Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,25-30
In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Parola del Signore.

Padre Jean Paul Hernandez commenta il Vangelo di Giovanni della IV Domenica di Pasqua che intreccia il simbolo della Porta con quello del Pastore e illustra il simbolo della Porta nelle rappresentazioni artistiche religiose.
«In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante.
Chi invece entra dalla porta, è il pastore delle pecore». «Io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo».
La porta aperta è un vuoto, è un’assenza che ci permette di passare attraverso ed andare oltre. Gesù è quindi l’assenza per eccellenza. Il sangue sulle porte degli Israeliti era il segno dell’imminente liberazione dalla schiavitù. La porta è quindi il passaggio dalla morte alla vita. La porta è la parte più fragile di un edificio.
È Gesù che si è fatto persona e che viene crocifisso. La Croce è la porta per eccellenza.
fonte © ReteBlu S.p.a