Buongiorno amici, parenti, fratelli e sorelle.
Alle 8.15 Eugenio si stiracchia nel lettone, io lo vedo dalla mini telecamera posizionata proprio avanti a lui, mi precipito in camera da letto per augurargli il buongiorno e ringraziare Dio della luce che ha donato a questo nuovo giorno.
Andiamo in bagno per le funzioni mattutine di qualsiasi vescica, e sentiamo arrivare anche mamma Giuseppina.
Decidiamo di comune accordo di procedere per una via nuova, speriamo sia buona: giornata normale, per così dire, dal punto di vista culinario, poi dopo cena procediamo con ondansetrone (grazie a questa pillola il pancino di Eugenio si rilassa e resta tranquillo anche con la "bomba atomica" del Temodal) e poi passiamo all'arma bellica, alle capsule, alla medicina che "dovrebbe" sconfiggere il cancro di Eugenio.
Vediamo come va.
Per certo alle 8.30 gli preparo un ottimo toast all'inglese, all'americana, alla napoletana, a come volete voi, di sicuro con un odore stuzzicante e un gusto frizzante e saporito.
Mattinata in piena attività, nella preparazione della sua tesina per gli esami di terza media.
Il non aver preso il Temodal stamattina è stato un toccasana.
Dopo pranzo siamo andati un po' a dormire, e Eugenio si è alzato, diversamente dagli altri giorni, alle 15.30
Pomeriggio sempre in movimento e alle prese con la tesina. Poi, alle 18.30 non ce l'ho fatta più: avevo una gran voglia di aria fresca, di divagarmi gli occhi, e questo lo volevo anche per i miei figli.
Siamo usciti in auto, andati a Piedimonte Matese. I ragazzi hanno preso una bella coppetta di gelato.
Cena alle 20.
Ondansetrone alle 21.45 e Temodal alle 22.05
Anche oggi è andata, anche oggi è passato.
Un giorno in più è un giorno di vita vissuta.
