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Leggi e ascolta la preghierina del 30 gennaio 2024


Andare con te

commento al Vangelo di oggi di Mc 5,21-43

Mi importa se mi vedi e cosa vedi,
sono qui davanti a te,
coi miei bagagli ho radunato paure e desideri,
comunque andare anche quando ti senti svanire,
non saperti risparmiare ma giocartela fino alla fine
e allora andare che le spine si fanno sfilare
e se chiudo gli occhi sono rose e il profumo che mi rimane.

Elisa Toffoli, Alessandra Amoroso, Comunque andare

Entro nel testo (Mc 5,21-43)

In quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare.

E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui.

Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.

Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello.

Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata».

E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male.

E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?».

I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: “Chi mi ha toccato?”».

Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo.

E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità.

Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male».

Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?».

Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!».

E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.

Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme».

E lo deridevano.

Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina.

Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!».

E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni.

Essi furono presi da grande stupore.

E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.

Mi lascio ispirare

Avrò ancora il coraggio e la sfrontatezza di sperare
che il tuo passaggio può intercettare il mio,
con le mie ferite aperte e le mie paure più irrisolte,
che tu, tra tanti che si stringono intorno,
ti lasci sfiorare dalla mia mano mendicante di vita,
che hai tempo e cuore per chinarti sul mio corpo,
abbracciare le mie dita con le tue e rivolgere proprio a me la tua parola.

Avremo ancora il desiderio di credere
che con te le cose non finiscono troppo presto,
che non va deriso il tuo modo nuovo di guardarle, di attraversare…

Perché abbiamo fame di essere rialzati
e tu ci aiuti a camminare dentro questo stupore.

Matteo Suffritti SJ

Rifletto sulle domande

Tra i tanti personaggi del Vangelo di oggi, in quale mi posso identificare subito? Quale sento più distante? Perché?

Quali ferite mi dissanguano, quali paure mi preoccupano, oggi? In che modo me ne prendo cura? A chi chiedo aiuto?

Dove ho trovato nutrimento per me e per altri? Quali parole e quali gesti mi danno coraggio e speranza per camminare oggi?

fonte © GET UP AND WALK


Preghiere per il mese di gennaio

30 gennaio – Santa Martina

PREGHIERA

O Santa Martina, luminosa stella del firmamento celeste, Tu che hai brillato nella tua fede ardente, Intercedi per noi dinanzi al trono di Dio, Con la tua grazia e il tuo amore senza fine.

Guidaci, o santa Martina, lungo il sentiero della verità, Con la tua forza e la tua perseveranza, Fa’ che i nostri cuori siano illuminati dalla luce divina, E che la tua virtù ci ispiri ogni giorno.

Concedici, o gloriosa Martina, la tua protezione e il tuo sostegno, Affinché possiamo affrontare le sfide della vita con coraggio, E possiamo testimoniare la tua santità con le nostre azioni, Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Santa Martina, prega per noi.

SPIEGAZIONE

Santa Martina è venerata come martire cristiana e il suo giorno di festa è il 30 gennaio. Si dice che abbia vissuto durante il periodo dell’Impero Romano e abbia sofferto il martirio per la sua fede in Cristo. La sua vita e il suo sacrificio sono ricordati e celebrati dalla Chiesa cattolica e da altre confessioni cristiane.

La preghiera dedicata a Santa Martina è un modo per chiedere la sua intercessione e il suo aiuto nelle nostre vite quotidiane, oltre a rendere omaggio alla sua testimonianza di fede e al suo coraggio di fronte alle avversità.


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