Sogniamo e pensiamo sulla famosa poesia "O Capitano! mio Capitano!" di Walt Whitman
"O Capitano! Mio Capitano!" è una delle poesie più celebri di Walt Whitman, scritta nel 1865 in occasione della morte del presidente degli Stati Uniti d'America Abraham Lincoln.
Contesto e significato:
- La poesia è un'elegia, un componimento poetico di lamento, che esprime il dolore per la perdita di una figura amata e rispettata.
- Il "Capitano" della poesia è una metafora di Lincoln, mentre la "nave" rappresenta gli Stati Uniti d'America, che hanno superato la tempesta della Guerra Civile.
- La vittoria della guerra è celebrata, ma l'improvvisa morte di Lincoln getta un'ombra di tristezza sull'intera nazione.
- La poesia cattura il senso di shock e dolore che molti americani provarono alla notizia dell'assassinio di Lincoln.
Caratteristiche principali:
- La poesia è scritta in uno stile semplice e diretto, con un ritmo incalzante che riflette l'intensità delle emozioni.
- Whitman utilizza immagini potenti e metafore per trasmettere il suo messaggio.
- La poesia è composta da tre strofe, ognuna delle quali segue uno schema metrico regolare.
Importanza:
- "O Capitano! Mio Capitano!" è considerata una delle più grandi poesie americane di tutti i tempi.
- È un potente tributo a Lincoln e un'espressione duratura del dolore nazionale.
- La poesia è stata ampiamente antologizzata e recitata, ed è diventata un simbolo di lutto e ricordo.
Influenza culturale:
- La poesia è stata citata in numerosi film, libri e opere d'arte.
- È diventata un punto di riferimento culturale per esprimere il dolore per la perdita di un leader.
- La poesia continua a essere letta e apprezzata per la sua bellezza e il suo potere emotivo.

Walter Whitman, noto come Walt Whitman (/ˈhwɪtmən/; West Hills, 31 maggio 1819 – Camden, 26 marzo 1892), è stato un poeta, scrittore e giornalista statunitense. Considerato il padre della poesia americana , è stato il primo poeta moderno a utilizzare comunemente il verso libero, di cui è considerato in … Visualizza altro
Leggiamo insieme:
O Capitano! mio Capitano! il nostro viaggio tremendo è finito,
La nave ha superato ogni tempesta, l’ambito premio è vinto,
Il porto è vicino, odo le campane, il popolo è esultante,
Gli occhi seguono la solida chiglia, l’audace e altero vascello;
Ma o cuore! cuore! cuore!
O rosse gocce sanguinanti sul ponte
Dove è disteso il mio Capitano
Caduto morto, freddato.
O Capitano! mio Capitano! alzati e ascolta le campane; alzati,
Svetta per te la bandiera, trilla per te la tromba, per te
I mazzi di fiori, le ghirlande coi nastri, le rive nere di folla,
Chiamano te, le masse ondeggianti, i volti fissi impazienti,
Qua Capitano! padre amato!
Questo braccio sotto il tuo capo!
É un puro sogno che sul ponte
Cadesti morto, freddato.
Ma non risponde il mio Capitano, immobili e bianche le sue labbra,
Mio padre non sente il mio braccio, non ha più polso e volere;
La nave è ancorata sana e salva, il viaggio è finito,
Torna dal viaggio tremendo col premio vinto la nave;
Rive esultate, e voi squillate, campane!
Io con passo angosciato cammino sul ponte
Dove è disteso il mio Capitano
Caduto morto, freddato.


Ascoltiamo insieme:

Notte Luce TVB
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