Natività della Beata Vergine Maria, festa
- S. Tomás (Tommaso) da Villanueva vescovo (1488-1555)
- B. Federico Ozanam cofondatore S.S.V.P. (1813-1853)
- Santo del giorno
Prima Lettura
Partorirà colei che deve partorire.
Dal libro del profeta Michèa
Mic 5,1-4a
E tu, Betlemme di Èfrata,
così piccola per essere fra i villaggi di Giuda,
da te uscirà per me
colui che deve essere il dominatore in Israele;
le sue origini sono dall'antichità,
dai giorni più remoti.
Perciò Dio li metterà in potere altrui,
fino a quando partorirà colei che deve partorire;
e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli d'Israele.
Egli si leverà e pascerà con la forza del Signore,
con la maestà del nome del Signore, suo Dio.
Abiteranno sicuri, perché egli allora sarà grande
fino agli estremi confini della terra.
Egli stesso sarà la pace!
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 12 (13)
R. Gioisco pienamente nel Signore.
Guarda, rispondimi, Signore, mio Dio,
conserva la luce ai miei occhi. R.
Io nella tua fedeltà ho confidato;
esulterà il mio cuore nella tua salvezza,
canterò al Signore, che mi ha beneficato. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Beata sei tu, o Vergine Maria,
e degna di ogni lode:
da te è nato il sole di giustizia,
Cristo nostro Dio.
Alleluia.
Il Vangelo di oggi 8 settembre 2025
Il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 1,1-16.18-23
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giosafat, Giosafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Acaz, Acaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa.
Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa Dio con noi.
Parola del Signore.

San Teodoro Studita (759-826)
monaco a Costantinopoli
Omelia 2 per la Natività di Maria; 4,7 (trad. cb©evangelizo)
La Vergine Maria amata da Dio appassionatamente!
Nessuno fu mai così intimo a Dio come la beata e ammirabile Vergine Maria. Cosa di più puro? Cosa di più irreprensibile? Fu così appassionatamente amata da Dio, luce suprema e infinitamente pura, che egli volle legarsi sostanzialmente a lei per mezzo dell'irruzione dello Spirito Santo ed è nato da lei, uomo perfetto, pur conservando la sua natura immutabile e senza mescolanza.
Quale meraviglia! Nel suo immenso amore per gli uomini, Dio non si è vergognato di prendere per madre colei che era la sua serva. Quale condiscendenza! Nella sua infinita bontà non ha esitato a farsi figlio di colei che lui stesso aveva creata. Era veramente innamorato della più graziosa delle sue creature e volle per sé colei che valeva più di tutte le potenze del cielo. Perciò si applicano bene a lei le parole del profeta Zaccaria: "Rallegrati, esulta, figlia di Sion, perché, ecco, io vengo ad abitare in mezzo a te. Oracolo del Signore" (Zc 2,14). (...) "Rallegrati, casa del Signore, terra che Dio ha calpestato. Tu che hai contenuto nella carne colui la cui divinità oltrepassa ogni luogo.
Da te ha preso la natura complessa dell'uomo colui che è la stessa semplicità; l'Eterno è entrato nel tempo e l'infinito nel limite. "Rallegrati piena di grazia" (Lc 1,28): la tua opera e il tuo nome rallegrano più di ogni gioia. Da te è venuta al mondo la gioia immortale, Cristo, rimedio alla tristezza degli uomini. Rallegrati, paradiso più felice del giardino dell'Eden, dove è sorta ogni virtù ed è cresciuto l'albero della Vita".
LE PAROLE DEI PAPI
Oggi celebriamo la festa della natività di Maria, e questa festa ci ricorda l’inizio del suo itinerario straordinario, unico […] È stata lei a dare Cristo al mondo e a creare la possibilità che egli potesse dire a tanti “seguimi”. Ma, pur non avendo udito la parola “seguimi” in quella forma evangelica, potremmo dire classica, certamente Maria ha ricevuto questa parola, il suo significato essenziale dall’inizio della sua vita, dai primi anni, e poi specialmente nel momento decisivo in cui le è stata annunciata la grande Buona Novella, che era anche per quella giovane difficile, ma era grande, buona, per lei e per tutta l’umanità.
E sappiamo come ha risposto Maria: “ecco la serva del Signore”, e ha accettato quello che Dio ha voluto da lei. Ha accettato. […] Allora, io vi auguro in questa giornata solenne, in questa giornata mariana, di incontrare Maria. Auguro a tutti, anche a quelli che sono fuori, che forse hanno perduto la strada, di non lasciar cadere mai almeno un certo legame con questa donna stupenda, con questa donna umile, con questa serva di Dio che è Maria. Ma auguro a voi, suggerisco a voi, di fare questa esperienza del proprio “io”, del proprio mistero, del mistero del proprio “io” umano e cristiano, insieme con lei, con Maria di Nazaret, con Maria del Calvario, con Maria della Pentecoste, del Cenacolo [...]. (San Giovanni Paolo II – Discorso ai giovani nel corso della Visita Pastorale a Vicenza, 8 settembre 1991)