Leggi e ascolta il Vangelo e la Parola del 8 maggio 2025
Oggi la Chiesa celebra la Beata Maria Vergine di Pompei
Giovedì della III settimana di Pasqua
- S. Maddalena di Canossa vergine e fondatrice (1774-1831)
- S. Amato Ronconi terziario francescano (ca. 1226-1292)
- Santo del giorno
Prima Lettura
Ecco, qui c'è dell'acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato?
Dagli Atti degli Apostoli
At 8,26-40
In quei giorni, un angelo del Signore parlò a Filippo e disse: «Àlzati e va' verso il mezzogiorno, sulla strada che scende da Gerusalemme a Gaza; essa è deserta». Egli si alzò e si mise in cammino, quand'ecco un Etíope, eunùco, funzionario di Candàce, regina di Etiòpia, amministratore di tutti i suoi tesori, che era venuto per il culto a Gerusalemme, stava ritornando, seduto sul suo carro, e leggeva il profeta Isaìa.
Disse allora lo Spirito a Filippo: «Va' avanti e accòstati a quel carro». Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaìa, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?». Egli rispose: «E come potrei capire, se nessuno mi guida?». E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui.
Il passo della Scrittura che stava leggendo era questo: "Come una pecora egli fu condotto al macello e come un agnello senza voce innanzi a chi lo tosa, così egli non apre la sua bocca. Nella sua umiliazione il giudizio gli è stato negato, la sua discendenza chi potrà descriverla? Poiché è stata recisa dalla terra la sua vita".
Rivolgendosi a Filippo, l'eunùco disse: «Ti prego, di quale persona il profeta dice questo? Di se stesso o di qualcun altro?». Filippo, prendendo la parola e partendo da quel passo della Scrittura, annunciò a lui Gesù.
Proseguendo lungo la strada, giunsero dove c'era dell'acqua e l'eunùco disse: «Ecco, qui c'è dell'acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato?». Fece fermare il carro e scesero tutti e due nell'acqua, Filippo e l'eunùco, ed egli lo battezzò.
Quando risalirono dall'acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo e l'eunùco non lo vide più; e, pieno di gioia, proseguiva la sua strada. Filippo invece si trovò ad Azoto ed evangelizzava tutte le città che attraversava, finché giunse a Cesarèa.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 65 (66)
R. Acclamate Dio, voi tutti della terra.
Popoli, benedite il nostro Dio,
fate risuonare la voce della sua lode;
è lui che ci mantiene fra i viventi
e non ha lasciato vacillare i nostri piedi. R.
Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio,
e narrerò quanto per me ha fatto.
A lui gridai con la mia bocca,
lo esaltai con la mia lingua. R.
Sia benedetto Dio,
che non ha respinto la mia preghiera,
non mi ha negato la sua misericordia. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore.
Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno. (Gv 6,51)
Alleluia.
Il Vangelo di oggi 8 maggio 2025
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6,44-51
In quel tempo, disse Gesù alla folla:
«Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
Sta scritto nei profeti: "E tutti saranno istruiti da Dio". Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Parola del Signore.

Sant'Ireneo di Lione (ca130-ca 208)
vescovo, teologo e martire
Contro le eresie, V,2,2 (trad. cb© evangelizo)
“Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”
Sono completamente nell’errore coloro che rifiutano il progetto di Dio sulla creazione, negano la salvezza della carne e disprezzano l’idea della sua rigenerazione dichiarando che essa è incapace di ricevere una natura immortale. Se non c’è salvezza per la carne, allora il Signore non ci ha neppure riscattati col suo sangue, il calice dell’eucaristia non è comunione col suo sangue e il pane che spezziamo non è comunione col suo corpo (1Cor 10,16). Poiché… è perché è diventato veramente uomo che il Verbo di Dio ci ha riscattati col suo sangue… Perché siamo sue membra (1Cor 6,15) e siamo nutriti con quanto viene dalla sua creazione…, egli ha dichiarato che il calice, che viene dal creato, è proprio il suo sangue col quale il nostro è fortificato; ed ha confermato che il pane, che pure viene dal creato, è proprio il suo corpo col quale i nostri corpi crescono. Quindi, se il calice che abbiamo preparato, e il pane che abbiamo fatto ricevono la parola di Dio e diventano l’eucaristia, cioè il sangue e il corpo di Cristo, che rendono forte e sana la sostanza della nostra carne, come si può credere che la carne sia incapace di ricevere il dono di Dio, la vita eterna? La nostra carne è veramente nutrita col sangue e il corpo di Cristo ed è membro del corpo di Cristo, come scrive san Paolo : “Siamo membra del suo corpo, carne della sua carne e osso delle sue ossa” (Ef 5,30; Gen 2,23). E non lo dice di non so quale uomo spirituale e invisibile…: ci parla dell’organismo autenticamente umano, composto di carne, nervi e ossa. E’ questo organismo che è nutrito col calice che è il sangue di Cristo e fortificato col pane che è il suo corpo… E i nostri corpi nutriti da questa eucaristia, dopo essere stati sepolti nella terra…, risorgeranno al loro tempo, quando il Verbo, la Parola di Dio, farà loro il dono della risurrezione, “a gloria di Dio Padre” (Fil 2,11).
Parole del Santo Padre
Ci stupisce, e ci fa riflettere questa parola del Signore. Essa introduce nella dinamica della fede, che è una relazione: la relazione tra la persona umana – tutti noi – e la Persona di Gesù, dove un ruolo decisivo gioca il Padre, e naturalmente anche lo Spirito Santo – che qui rimane sottinteso. Non basta incontrare Gesù per credere in Lui, non basta leggere la Bibbia, il Vangelo - questo è importante!, ma non basta -; non basta nemmeno assistere a un miracolo, come quello della moltiplicazione dei pani. Tante persone sono state a stretto contatto con Gesù e non gli hanno creduto, anzi, lo hanno anche disprezzato e condannato. E io mi domando: perché, questo? Non sono stati attratti dal Padre? No, questo è accaduto perché il loro cuore era chiuso all’azione dello Spirito di Dio. E se tu hai il cuore chiuso, la fede non entra. Dio Padre sempre ci attira verso Gesù: siamo noi ad aprire il nostro cuore o a chiuderlo. (Angelus, 9 agosto 2015)