Leggi e ascolta il Vangelo e la Parola del 3 maggio 2025
Santi Filippo e Giacomo (il Minore) apostoli, festa
- SS. Filippo e Giacomo apostoli e martiri (festa)
- B. Edoardo Giuseppe Rosaz vescovo di Susa (1830-1903)
- Santo del giorno
Prima Lettura
Il Signore apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
1Cor 15,1-8a
Vi proclamo, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l'ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano!
A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto, cioè
che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture
e che fu sepolto
e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture
e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.
In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 18 (19)
R. Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.
I cieli narrano la gloria di Dio,
l'opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia. R.
Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio. R.
.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore;
Filippo, chi ha visto me, ha visto il Padre. (Gv 14,6b.9c)
Alleluia.
Il Vangelo di oggi 3 maggio 2025
Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo?

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 14,6-14
In quel tempo, disse Gesù a Tommaso: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: "Mostraci il Padre"? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch'egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò».
Parola del Signore.

San Vincenzo de' Paoli (1581-1660)
sacerdote, fondatore di comunità religiose
Colloqui con le Figlie della Carità, 1/05/1648 (trad. cb© evangelizo)
Come Gesù forma gli apostoli
Voi sapete, sorelle, che le conferenze sono servite a Nostro Signore per formare la sua Chiesa. Fin dal giorno in cui riunì gli apostoli, ne fece a loro; poi, quando la sua Compagnia crebbe ed ebbe apostoli e discepoli, tenne a volte con loro delle assemblee; e fu in una conferenza come quella che san Filippo, di cui oggi facciamo la festa, disse a Nostro Signore: "Signore, ci parlate di vostro Padre, ma fateci vedere il Padre"; e Nostro Signore gli rispose: "Chi vede me, vede il Padre; il Padre ed io siamo una cosa sola". Gli apostoli parlavano delle loro difficoltà in queste conferenze, e Nostro Signore rispondeva loro. Trattava del progresso della Chiesa e dei mezzi di cui Dio si serviva per farla fiorire. Perciò si può dire, mie care sorelle, ed è certo, che Gesù Cristo stesso ha istituito le conferenze e se n'è servito per iniziare, far progredire e perfezionare la sua Chiesa; e dopo la sua morte e ascensione gloriosa non si faceva altra istruzione ai fedeli da parte degli apostoli e sacerdoti che sotto forma di conferenza. Non c'erano discorsi; quando i cristiani si riunivano, si cominciava la conferenza.
Parole del Santo Padre
«Qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio» (14,13). E il Catechismo spiega che «la certezza di essere esauditi nelle nostre suppliche è fondata sulla preghiera di Gesù» (n. 2614). Essa dona le ali che la preghiera dell’uomo ha sempre desiderato di possedere. Come non ricordare qui le parole del salmo 91, cariche di fiducia, sgorgate da un cuore che spera tutto da Dio: «Ti coprirà con le sue penne, sotto le sue ali troverai rifugio; la sua fedeltà ti sarà scudo e corazza. (…) È in Cristo che si compie questa stupenda preghiera, è in Lui che essa trova la sua piena verità. Senza Gesù, le nostre preghiere rischierebbero di ridursi a degli sforzi umani, destinati il più delle volte al fallimento. Ma Lui ha preso su di sé ogni grido, ogni gemito, ogni giubilo, ogni supplica… ogni preghiera umana. (Udienza Generale, 11 novembre 2020)