Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 24 gennaio 2024
Mercoledì della III settimana delle ferie del Tempo Ordinario
- S. Francesco di Sales vescovo e Dottore della Chiesa (m)
- BB. Wincenty Lewoniuk e 12 compagnimartiri († 1874)
Prima Lettura
Io susciterò un tuo discendente dopo di te e renderò stabile il suo regno.
Dal secondo libro di Samuèle
2Sam 7,4-17
In quei giorni, fu rivolta a Natan questa parola del Signore: «Va’ e di’ al mio servo Davide: Così dice il Signore: “Forse tu mi costruirai una casa, perché io abiti? Io infatti non ho abitato in una casa da quando ho fatto salire Israele dall’Egitto fino ad oggi; sono andato vagando sotto una tenda, in un padiglione. Durante tutto il tempo in cui ho camminato insieme con tutti gli Israeliti, ho forse mai detto ad alcuno dei giudici d’Israele, a cui avevo comandato di pascere il mio popolo Israele: Perché non mi avete edificato una casa di cedro?”.
Ora dunque dirai al mio servo Davide: Così dice il Signore de-gli eserciti: “Io ti ho preso dal pascolo, mentre seguivi il gregge, perché tu fossi capo del mio popolo Israele. Sono sta- to con te dovunque sei andato, ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te e renderò il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra.
Fisserò un luogo per Israele, mio popolo, e ve lo pianterò perché vi abiti e non tremi più e i malfattori non lo opprimano come in passato e come dal giorno in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo Israele. Ti darò riposo da tutti i tuoi nemici. Il Signore ti annuncia che farà a te una casa.
Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno. Egli edificherà una casa al mio nome e io renderò stabile il trono del suo regno per sempre. Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio. Se farà il male, lo colpirò con verga d’uomo e con per- cosse di figli d’uomo, ma non ritirerò da lui il mio amore, come l’ho ritirato da Saul, che ho rimosso di fronte a te. La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te, il tuo trono sarà reso stabile per sempre”».
Natan parlò a Davide secondo tutte queste parole e secondo tutta questa visione.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 88 (89)
R. La bontà del Signore dura in eterno.
Ho stretto un’alleanza con il mio eletto,
ho giurato a Davide, mio servo.
Stabilirò per sempre la tua discendenza,
di generazione in generazione edificherò il tuo trono. R.
Gli conserverò sempre il mio amore,
la mia alleanza gli sarà fedele.
Stabilirò per sempre la sua discendenza,
il suo trono come i giorni del cielo. R.
Se i suoi figli abbandoneranno la mia legge
e non seguiranno i miei decreti,
se violeranno i miei statuti
e non osserveranno i miei comandi. R.
Punirò con la verga la loro ribellione
e con flagelli la loro colpa.
Ma non annullerò il mio amore
e alla mia fedeltà non verrò mai meno. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Il seme è la parola di Dio,
il seminatore è Cristo:
chiunque trova lui, ha la vita eterna.
Alleluia.
Il Vangelo del 24 gennaio 2024
Il seminatore uscì a seminare.
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 4,1-20
In quel tempo, Gesù cominciò di nuovo a insegnare lungo il mare. Si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli, salito su una barca, si mise a sedere stando in mare, mentre tutta la folla era a terra lungo la riva.
Insegnava loro molte cose con parabole e diceva loro nel suo insegnamento: «Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare.
Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; e subito germogliò perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede frutto. Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono, crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno».
E diceva: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
Quando poi furono da soli, quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli diceva loro: «A voi è stato dato il mistero del regno di Dio; per quelli che sono fuori invece tutto avviene in parabole, affinché guardino, sì, ma non vedano, ascoltino, sì, ma non comprendano, perché non si convertano e venga loro perdonato».
E disse loro: «Non capite questa parabola, e come potrete comprendere tutte le parabole? Il seminatore semina la Parola. Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la Parola, ma, quando l’ascoltano, subito viene Satana e porta via la Parola seminata in loro. Quelli seminati sul terreno sassoso sono coloro che, quando ascoltano la Parola, subito l’accolgono con gioia, ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della Parola, subito vengono meno.
Altri sono quelli seminati tra i rovi: questi sono coloro che hanno ascoltato la Parola, ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e la seduzione della ricchezza e tutte le altre passioni, soffocano la Parola e questa rimane senza frutto. Altri ancora sono quelli seminati sul terreno buono: sono coloro che ascoltano la Parola, l’accolgono e portano frutto: il trenta, il sessanta, il cento per uno».
Parola del Signore.
San Josemaría Escrivá de Balaguer (1902-1975)
sacerdote, fondatore
Es Cristo que pasa (trad. cb© evangelizo)
Seminare nel mondo intero
“Ecco uscì il seminatore a seminare” La scena è d’attualità. Oggi il seminatore divino semina ancora il suo seme con forza. L’opera di salvezza continua ad attuarsi, e il Signore vuole servirsi di noi; desidera che noi, cristiani, apriamo al suo amore tutte le strade della terra; ci invita a diffondere il suo divino messaggio, con la dottrina e con l’esempio, fino ai confini del mondo.
Chiede a noi, cittadini di questa società che è la Chiesa, e cittadini della società civile, di essere ciascuno un altro Cristo nell’attuare fedelmente i nostri compiti, santificando il lavoro professionale e i doveri del nostro stato. Se consideriamo questo mondo che ci circonda, e che amiamo perché è opera di Dio, vi vedremo realizzarsi la parabola: la parola di Gesù è feconda, suscita in molte anime la sete di darsi e di essere fedeli.
La vita e il comportamento di coloro che servono Dio hanno cambiato la storia, anzi, molti fra coloro che non conoscono il Signore sono mossi, forse senza saperlo, da ideali la cui origine sta nel cristianesimo. Vediamo anche che una parte del seme cade nella terra sterile, o tra le spine e la sterpaglia; dei cuori si chiudono alla luce della fede. Se gli ideali di pace, di riconciliazione, di fraternità sono accettati e proclamati, sono troppo sovente smentiti dai fatti.
Alcuni si accaniscono invano ad imbavagliare la voce di Dio utilizzando, per impedire la sua diffusione, la forza brutale o un’arma meno rumorosa ma forse più crudele poiché rende insensibili le menti, cioè l’indifferenza.
PAROLE DEL SANTO PADRE
Gesù ci invita oggi a guardarci dentro: a ringraziare per il nostro terreno buono e a lavorare sui terreni non ancora buoni.
Chiediamoci se il nostro cuore è aperto ad accogliere con fede il seme della Parola di Dio. Chiediamoci se i nostri sassi della pigrizia sono ancora numerosi e grandi; individuiamo e chiamiamo per nome i rovi dei vizi. Troviamo il coraggio di fare una bella bonifica del terreno […].
Così facendo, Gesù, buon seminatore, sarà felice di compiere un lavoro aggiuntivo: purificare il nostro cuore, togliendo i sassi e le spine che soffocano la Parola. (Angelus, 16 luglio 2017)
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