Leggi e ascolta il Vangelo e la Parola del 16 giugno 2025
Lunedì della XI settimana delle ferie del Tempo Ordinario
- SS. Quirico e Giulitta martiri († ca. 307)
- B. Maria Theresia Scherer vergine (1825-1888)
- Santo del giorno
Prima Lettura
Ci presentiamo come ministri di Dio.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
2Cor 6,1-10
Fratelli, poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti:
«Al momento favorevole ti ho esaudito
e nel giorno della salvezza ti ho soccorso».
Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!
Da parte nostra non diamo motivo di scandalo a nessuno, perché non venga criticato il nostro ministero; ma in ogni cosa ci presentiamo come ministri di Dio con molta fermezza: nelle tribolazioni, nelle necessità, nelle angosce, nelle percosse, nelle prigioni, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni; con purezza, con sapienza, con magnanimità, con benevolenza, con spirito di santità, con amore sincero, con parola di verità, con potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra; nella gloria e nel disonore, nella cattiva e nella buona fama; come impostori, eppure siamo veritieri; come sconosciuti, eppure notissimi; come moribondi, e invece viviamo; come puniti, ma non uccisi; come afflitti, ma sempre lieti; come poveri, ma capaci di arricchire molti; come gente che non ha nulla e invece possediamo tutto!
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 97 (98)
R. Il Signore ha rivelato la sua giustizia.
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo. R.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele. R.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni! R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Lampada per i miei passi è la tua parola,
luce sul mio cammino. (Sal 118 (119),105)
Alleluia.
Il Vangelo di oggi 16 giugno 2025
Io vi dico di non opporvi al malvagio.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5,38-42
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: "Occhio per occhio" e "dente per dente". Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l'altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due.
Da' a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle».
Parola del Signore.

Santa Caterina da Siena (1347-1380)
terziaria domenicana, dottore della Chiesa, compatrona d'Europa
Il dono della discrezione o discernimento spirituale, cap. VIII, n° 8 (Il dialogo della Divina Provvidenza) (trad. cb©evangelizo)
Pazienza e carità!
[Santa Caterina ha sentito Dio dirle:] E' per il prossimo che l'uomo sperimenta di possedere la pazienza, quando riceve da lui un'ingiuria. E' l'orgoglioso che gli fa prendere coscienza della sua umiltà, come il non credente della sua fede, il disperato della sua speranza, l'ingiusto della sua giustizia, il crudele della sua misericordia, l'iracondo della sua mansuetudine e bontà. Tutte le virtù si provano e sono generate grazie al prossimo, come anche per mezzo del prossimo i cattivi mostrano tutta la loro malizia. (...) Quando vede l'infedele che non spera in me - poiché chi non mi ama non può avere fede né fiducia in me, non crede e non spera che nella propria sensualità che assorbe tutto il suo amore - il mio servo fedele non lascia però che fedelmente non l'ami e sempre con speranza non cerchi in me la sua salvezza. Così è che vedi che nella loro infedeltà e mancanza di speranza la prova della fede del credente. Non solo si prova la virtù in coloro che rendono bene per male, ma ti dico che spesse volte la cosa fa di loro carboni ardenti di fuoco di carità, la cui fiamma dissolve e l’odio e il rancore del cuore e della mente dell’ iracondo, trasformando l'inimicizia in benevolenza. Tale è l'efficacia della carità e della perfetta pazienza in colui che sostiene l’ira dell’iniquo e sopporta i suoi difetti. Se tu guardi la virtù della fortezza e perseveranza, ella è provata nel molto sostenere le ingiurie e maldicenze degli uomini, che spesse volte, quando per ingiuria e quando con lusinghe, vogliono ritrarsi dal seguire la via e la dottrina della Verità. Ella resta incrollabile e resiste ad ogni avversità se la virtù della fortezza è stata dentro concepita; allora ne vediamo la prova nei rapporti col prossimo.
Le Parole dei Papi
Il Discorso della montagna, come è riportato da Matteo, è il luogo del Nuovo Testamento dove si vede affermato chiaramente ed esercitato decisamente da Gesù il potere sulla Legge che Israele ha ricevuto da Dio come cardine dell’alleanza. […]
La nuova legge da lui portata ha la sua sintesi nell’amore. Quest’amore farà superare all’uomo nei suoi rapporti con gli altri la classica contrapposizione amico-nemico, e tenderà all’interno dei cuori a tradursi in corrispondenti forme di solidarietà sociale e politica, anche istituzionalizzata. Sarà dunque molto ampia, nella storia l’irradiazione del “comandamento nuovo” di Gesù.
In questo momento ci preme soprattutto rilevare che nei brani importanti del “Discorso della montagna”, si ripete la contrapposizione: “Avete inteso che fu detto . . . Ma io vi dico”; e questo non per “abolire” la Legge divina dell’antica alleanza, ma per indicarne il “perfetto compimento”, secondo il suo senso inteso da Dio-Legislatore, che Gesù illumina di luce nuova e spiega in tutto il suo valore realizzativo di nuova vita e generatore di nuova storia: e lo fa attribuendosi un’autorità che è quella stessa del Dio-Legislatore. Si può dire che in quella sua espressione ripetuta sei volte: Io vi dico, risuona l’eco di quell’autodefinizione di Dio, che Gesù si è pure attribuita: “Io Sono. Io vi dico, io Sono” (cf. Gv 8, 58). (San Giovanni Paolo II – Udienza generale, mercoledì 14 ottobre 1987)