Sabato della XXIII settimana delle ferie del Tempo Ordinario
- S. Giovanni Crisostomo vescovo e dottore della Chiesa
- BB. Aurelio María e Jost Cecilio F.S.C. e martiri († 1936)
- Santo del giorno
Prima Lettura
Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
1Tm 1,15-17
Figlio mio, questa parola è sicura e degna di essere accolta da tutti: Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io. Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perché Cristo Gesù ha voluto in me, per primo, dimostrare tutta quanta la sua magnanimità, e io fossi di esempio a quelli che avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna.
Al Re dei secoli, incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 112 (113)
R. Sia benedetto il nome del Signore, da ora e per sempre.
Lodate, servi del Signore,
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore,
da ora e per sempre. R.
Dal sorgere del sole al suo tramonto
sia lodato il nome del Signore.
Su tutte le genti eccelso è il Signore,
più alta dei cieli è la sua gloria. R.
Chi è come il Signore, nostro Dio,
che si china a guardare
sui cieli e sulla terra?
Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui. (Gv 14,23)
Alleluia.
Il Vangelo di oggi 13 settembre 2025
Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico?
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 6,43-49
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo.
L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.
Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico?
Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene.
Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la distruzione di quella casa fu grande».
Parola del Signore.

San Cirillo di Gerusalemme (313-350)
vescovo di Gerusalemme e dottore della Chiesa
Catechesi battesimale preliminare n° 10-11
"Chiunque ascolta le mie parole e le mette in pratica è simile a un uomo che costruisce una casa" (Lc 6,47-48)
[ Ai catecumeni: ] Segui assiduamente le catechesi. Possano restare a lungo in te le nostre parole, non manchi mai la tua attenzione. Esse ti diano delle armi (...). Hai molti nemici, procurati armi con abbondanza. Hai molti bersagli davanti a te, ed è per te una necessità apprendere come li colpirai (...), combatterai (...).
Le armi, certamente, sono pronte e prontissima la spada dello Spirito Santo, ma occorre anche brandirle con determinazione con la mano destra, per combattere la battaglia del Signore, per vincere la potenza avversa, per divenire invincibile contro tutti gli attacchi dell'eresia. Pensa che è il tempo del piantare gli alberi: se non scaviamo, e in profondità, la nostra piantagione mancata potrà più tardi riuscire? Pensa che la catechesi è un edificio: se non scaviamo per le fondazioni, se non assicuriamo le travi della costruzione, la coesione della casa, perché non ci sia alcun difetto che renda instabile la costruzione, sarebbe assolutamente inutile il primo lavoro.
Occorre invece aggiungere dopo pietra su pietra e accordare angolo ad angolo, togliendo il superfluo: è così che bisogna arrivare ad un' ottima costruzione. Allo stesso modo, noi ti portiamo le pietre della scienza, per così dire. Occorre ascoltare ciò che riguarda il Dio vivente; ascoltare ciò che riguarda la Risurrezione. Ci sono molti insegnamenti successivi, (...) se non li metti insieme e se la tua memoria dimentica i primi, poi i seguenti, l'architetto potrà anche costruire, ma avrai un edificio cadente.
LE PAROLE DEI PAPI
La roccia. Così è il Signore. Chi si affida al Signore sarà sempre sicuro, perché le sue fondamenta sono sulla roccia. È quello che dice Gesù nel Vangelo. Parla di un uomo saggio che ha costruito la sua casa su una roccia, cioè sulla fiducia nel Signore, sulle cose serie. E anche questa fiducia è un materiale nobile, perché il fondamento di questa costruzione della nostra vita è sicuro, è forte.
E anche la nostra vita può essere così quando le mie fondamenta non sono forti. Viene la tempesta — e tutti noi abbiamo tempeste nella vita, tutti, dal Papa all’ultimo, tutti — e non siamo capaci di resistere. Molti dicono: “No, io cambierò vita”. E pensano che cambiare vita sia “truccarsi”. Cambiare vita è andare a cambiare i fondamenti della vita, cioè mettere la roccia lì che è Gesù. “Io vorrei ripristinare questa costruzione, questo palazzo, perché è molto brutto, molto brutto e io vorrei abbellirlo un po’ e anche assicurare le fondamenta”.
Ma se rifaccio il trucco e faccio una “romanella”, la cosa non va avanti; cadrà. Con le apparenze, la vita cristiana cade». Noi non possiamo edificare la nostra vita sulle cose passeggere, sulle apparenze, sul fare finta che tutto va bene. Andiamo alla roccia, dove c’è la nostra salvezza. E lì saremo felici tutti. Tutti ». (Papa Francesco - Omelia Santa Marta, 5 dicembre 2019)