Giovedì della XXIII settimana delle ferie del Tempo Ordinario
- S. Jean-Gabriel Perboyre presbitero e martire (1802-1840)
- B. Maria Celeste Crostarosa mistica e fondatrice († 1755)
- Santo del giorno
Prima Lettura
Rivestitevi della carità.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
Col 3,12-17
Fratelli, scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi.
Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo.
E rendete grazie!
La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda con salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine, cantando a Dio nei vostri cuori. E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 150
R. Ogni vivente dia lode al Signore.
Lodate Dio nel suo santuario,
lodatelo nel suo maestoso firmamento.
Lodatelo per le sue imprese,
lodatelo per la sua immensa grandezza. R.
Lodatelo con il suono del corno,
lodatelo con l’arpa e la cetra.
Lodatelo con tamburelli e danze,
lodatelo sulle corde e con i flauti. R.
Lodatelo con cimbali sonori,
lodatelo con cimbali squillanti.
Ogni vivente dia lode al Signore. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi
e l’amore di lui è perfetto in noi. (1Gv 4,12)
Alleluia.
Il Vangelo di oggi 11 settembre 2025
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 6,27-38
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica.
Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro.
Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso.
E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
Parola del Signore.

Doroteo di Gaza (ca 500-?)
monaco in Palestina
Insegnamenti, VI, 76-78 (trad. cb©evangelizo)
"La carità copre una moltitudine di peccati" (1P 4,8)
Se avessimo la carità con compassione e pena, non guarderemmo ai peccati del prossimo, secondo la parola seguente: "La carità copre una moltitudine di peccati" (1P 4,8) e ancora "non tiene conto del male ricevuto, tutto scusa" (1 Co 13,5-7).
Se dunque avessimo la carità, la carità stessa coprirebbe ogni peccato e noi saremmo come i santi quando vedono i peccati degli uomini. Sono forse ciechi i santi quando non vedono i peccati degli uomini? Ma chi detesta il peccato quanto i santi? Eppure loro non odiano il peccatore, non lo giudicano, non lo evitano. Al contrario, lo compatiscono, lo esortano, lo consolano, lo curano come un malato; fanno di tutto per salvarlo. Quando una madre ha un figlio deforme, non gli volta le spalle con orrore, ha il piacere di agghindarlo e far di tutto per renderlo grazioso.
E' così che i santi proteggono sempre il peccatore, se ne prendono cura per correggerlo al momento opportuno, per impedirgli di nuocere ad altri, ed anche per progredire loro stessi nella carità di Cristo. Acquistiamo dunque pure la carità; acquistiamo la misericordia verso il prossimo, per guardarci dalla terribile maldicenza, dal giudizio e dal disprezzo.
Aiutiamoci gli uni gli altri, come le nostre membra. Infatti dice l'Apostolo "siamo membra gli uni degli altri" (Rm 12,5); "se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme" 1 Co 12,27). Insomma abbiate cura, ciascuno secondo la sua possibilità, di essere uniti gli uni agli altri. Poiché, più si è uniti al prossimo, più si è uniti a Dio.
LE PAROLE DEI PAPI
«A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male» (vv. 27-28). E questo non è un optional, è un comando. Non è per tutti, ma per i discepoli, che Gesù chiama “voi che ascoltate”. Lui sa benissimo che amare i nemici va al di là delle nostre possibilità, ma per questo si è fatto uomo: non per lasciarci così come siamo, ma per trasformarci in uomini e donne capaci di un amore più grande, quello del Padre suo e nostro. Questo è l’amore che Gesù dona a chi “lo ascolta”. E allora diventa possibile! Con Lui, grazie al suo amore, al suo Spirito noi possiamo amare anche chi non ci ama, anche chi ci fa del male. In questo modo, Gesù vuole che in ogni cuore l’amore di Dio trionfi sull’odio e sul rancore. (Papa Francesco - Angelus, 24 febbraio 2019)