bambini suonano il flauto

Venerdì della II settimana di Avvento

Oggi la Chiesa celebra la Beata Vergine Maria di Guadalupe

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Prima Lettura

Se tu avessi prestato attenzione ai miei comandi!

Dal libro del profeta Isaia
Is 48,17-19

Così dice il Signore, tuo redentore,
il Santo d’Israele:
«Io sono il Signore, tuo Dio,
che ti insegno per il tuo bene,
che ti guido per la strada su cui devi andare.
Se avessi prestato attenzione ai miei comandi,
il tuo benessere sarebbe come un fiume,
la tua giustizia come le onde del mare.
La tua discendenza sarebbe come la sabbia
e i nati dalle tue viscere come i granelli d’arena.
Non sarebbe mai radiato né cancellato
il suo nome davanti a me».

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale

Dal Sal 1

R. Chi ti segue, Signore, avrà la luce della vita.


Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte. R.

È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene. R.

Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina. R.

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Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Il Signore viene, andiamogli incontro:
egli è il principe della pace.

Alleluia.

Il Vangelo del giorno 12 dicembre 2025

Non ascoltano né Giovanni né il Figlio dell’uomo.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,16-19

In quel tempo, Gesù disse alle folle:
«A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano:
“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”.
È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”.
Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».

Parola del Signore.

Il Vangelo del giorno
Il Vangelo del giorno
Il Vangelo del giorno 12 dicembre 2025
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San Gregorio Magno (ca 540-604)

papa, dottore della Chiesa

Libro XI, SC 212 (trad. cb@evangelizo)

“La sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie”

“Non è l’orecchio, che è giudice delle parole, come dei sapori il palato dell’uomo che mangia?” (Gb 12,11 Vg) Non sfugge ad alcuno che i cinque sensi del corpo, la vista, l’udito, il gusto, l’odorato e il tatto, in tutto ciò che sentono e distinguono traggono dal cervello il potere di distinguere e sentire. E se il senso del cervello è il giudice unico che presiede in noi, è tuttavia grazie agli organi loro propri che esso distingue i cinque sensi, in quanto Dio opera questa meraviglia: l’occhio non sente, l’orecchio non vede, la bocca non sente, le narici non gustano e le mani non odorano. E infine, se l’ordine di queste azioni deriva dal senso del cervello, rimane che ognuno dei sensi non può esercitare che l’azione che esso ha ricevuto dall’ordine stesso del supremo architetto. Da queste considerazioni fisiologiche ed esteriori occorre trarre conclusioni interiori e spirituali: dobbiamo oltrepassare quanto in noi si manifesta al mondo per andare a ciò che in noi è segreto e sfugge a noi stessi. Occorre infatti osservare che se la sapienza è una in se stessa, ella risiede negli individui in gradi diversi; ella accorda tale potere ad uno, ad un altro o ad un altro ancora, e, come il cervello, fa di noi persone dei sensi specializzati, così che, senza mai essere dissimile da sé, agisce tuttavia per nostro mezzo, in sensi vari ed opere diverse, poiché uno riceve il dono della sapienza, l’altro della scienza, uno possiede le diversità delle lingue, l’altro il carisma delle guarigioni.

LE PAROLE DEI PAPI

Vedendo questi bambini che hanno paura di ballare, di piangere, paura di tutto, che chiedono sicurezza in tutto, penso a questi cristiani tristi che sempre criticano i predicatori della Verità, perché hanno paura di aprire la porta allo Spirito Santo. Preghiamo per loro, e preghiamo anche per noi, che non diventiamo cristiani tristi, tagliando allo Spirito Santo la libertà di venire a noi tramite lo scandalo della predicazione”. (…) Scandalizza che Dio ci parli tramite uomini con limiti, uomini peccatori: scandalizza! E scandalizza di più che Dio ci parli e ci salvi tramite un uomo che dice che è il Figlio di Dio ma finisce come un criminale. Quello scandalizza”. (Papa Francesco – Omelia Santa Marta, 13 dicembre 2013)

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