Leggi e ascolta la favola Il gigante egoista

Il gigante egoista
Il gigante egoista 5

Leggiamo insieme

C’era una volta un gigante, che abitava in una casa nel mezzo del bosco. La casa era circondata da un giardino fiorito e da un frutteto che produceva frutta e verdura prelibata tutto l’anno. Un giorno, il gigante andò a trovare il suo amico orco e partirono insieme per fare un viaggio in giro per il mondo.


In questi anni, i bambini dei paesi vicini cominciarono a frequentare il giardino del gigante: si trovavano lì dopo la scuola e giocavano fino al tramonto. Quando il gigante tornò dal suo viaggio, trovò il suo giardino invaso dai bambini che correvano e si rincorrevano. Il gigante non sopportava la confusione: scacciò tutti i bambini e costruì un muro di pietre e mattoni intorno al giardino.

Il gigante trascorse l’inverno da solo, accanto al camino; i bambini, invece, dovettero trovare altri luoghi in cui giocare.

Quando tornò la primavera il ghiaccio cominciò a sciogliersi, ma nel giardino del gigante non spuntò nessun fiore: il giardino, senza bambini, si era rifiutato di svegliarsi e aveva continuato a dormire. Il gigante fece finta di niente e rimase rintanato nella sua casa.

 Arrivò l’estate, ma il giardino rimase coperto di ghiaccio. Il gigante si prese un brutto raffreddore e fu costretto a letto. Trascorse l’estate e l’autunno successivo tra il letto e la finestra, a controllare che nessun bambino scavalcasse il suo muro. Con l’inverno, il raffreddore peggiorò: il gigante rimase a letto.

Un bel giorno, il gigante fu svegliato dal canto di un uccellino: gli parve il suono più bello che avesse mai udito. Il gigante scese dal letto con fatica e si affacciò alla finestra. Nel giardino c’erano tre bambini che si rincorrevano. Sotto i loro piedi, il ghiaccio si stava sciogliendo e i primi fiori primaverili stavano sbocciando.

Il gigante uscì di casa. I bambini, appena lo videro, si nascosero dietro gli alberi per la paura. Ma il gigante li rassicurò: “Non abbiate paura, non voglio farvi del male.

Vorrei restituirvi il mio giardino: così avrete un posto in cui giocare tutti insieme. Le parole del gigante sciolsero il manto di ghiaccio che aveva avvolto il giardino. I bambini corsero in paese a chiamare i loro amichetti e sparsero la voce che il gigante era diventato buono.

Nel frattempo, il vecchio gigante buttò giù il muro che aveva costruito per nascondere il giardino: mentre lavorava, si sentiva pieno di energie e felice e così guarì dal suo raffreddore. Da quel giorno, il gigante egoista divenne un gigante gentile, che trascorreva le sue giornate in giardino a giocare con i bambini.

fonte www.portalebambini.it

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Il gigante egoista 3
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Ciao, sono Francesca Ruberto, sorella di Eugenio Ruberto. Sono nata a Capua (CE) il 11 novembre 2011

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