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Leggi e ascolta la fiaba de “Il fiammifero pompiere”

Curiosando

I fiammiferi

I fiammiferi sono piccoli oggetti che producono una fiamma quando vengono strofinati su una superficie ruvida. Sono composti da un bastoncino di legno o di cartone e da una testa di materiale infiammabile, come il fosforo. I fiammiferi sono usati per accendere candele, sigarette, fornelli a gas e altri oggetti che richiedono una fonte di calore.

I fiammiferi sono stati inventati nel 1826 da John Walker, un farmacista inglese, e da allora hanno subito diverse modifiche e miglioramenti. I fiammiferi sono oggetti utili ma anche pericolosi, se non usati con cautela. Possono provocare incendi, ustioni, esplosioni e intossicazioni. Per questo motivo, bisogna tenere i fiammiferi lontani dai bambini, dalle sostanze infiammabili e dalle fonti di calore. Inoltre, bisogna smaltire i fiammiferi usati in modo sicuro e responsabile.

I pompieri

I pompieri sono dei professionisti che si occupano di spegnere gli incendi, salvare le persone in pericolo e prestare soccorso in caso di emergenze. Per diventare pompieri bisogna superare delle prove fisiche, teoriche e pratiche, e seguire un corso di formazione.

I pompieri lavorano in squadre e usano dei mezzi speciali come le autopompe, le scale aeree e i camion cisterna. I pompieri devono essere sempre pronti a intervenire in qualsiasi situazione, anche a rischio della propria vita.

Leggiamo insieme

C’era una volta un fiammifero che sognava di diventare un pompiere. Era stanco di essere sempre un “accendere e spegnere”, di bruciare e fumare, di essere usato e gettato. Voleva fare qualcosa di più importante, di più nobile, di più eroico. Voleva salvare le vite, spegnere gli incendi, guidare il camion rosso con la sirena. Voleva essere ammirato e rispettato da tutti.

Un giorno, mentre era nella scatola con gli altri fiammiferi, sentì una voce che lo chiamava. Era la Fata dei Desideri, che gli apparve in una nuvola di luce. “Ciao, piccolo fiammifero” disse la Fata “ho sentito il tuo desiderio e sono qui per esaudirlo. Ti trasformerò in un pompiere, ma a una condizione: devi promettermi di non accenderti mai più. Se lo farai, tornerai a essere un semplice fiammifero e perderai tutto. Capito?”

Il fiammifero era così felice che accettò subito la proposta, senza pensarci due volte. La Fata lo toccò con la sua bacchetta magica e lo trasformò in un bellissimo pompiere, con la divisa blu, il casco giallo e l’ascia rossa. Poi lo portò alla caserma dei pompieri, dove lo presentò agli altri colleghi. Il fiammifero era al settimo cielo: finalmente aveva realizzato il suo sogno.

Per qualche tempo, il fiammifero fu un pompiere modello: interveniva in ogni emergenza, spegneva gli incendi con il suo getto d’acqua, salvava le persone in pericolo, riceveva applausi e ringraziamenti. Era felice come non mai.

Ma un giorno, mentre era in servizio, vide una cosa che lo fece impazzire: una bella candela accesa su una torta di compleanno. Il fiammifero sentì una strana attrazione per quella fiamma, che gli ricordava la sua vita passata. Non riuscì a resistere: si avvicinò alla candela e si accese la testa. Fu un errore fatale: in un attimo, il fiammifero tornò a essere quello che era prima, un piccolo bastoncino di legno con la punta rossa. La candela lo vide e rise di lui: “Che sciocco! Hai buttato via il tuo sogno per una scintilla! Ora sei finito!”

Il fiammifero si sentì morire dal dolore e dalla vergogna. Si rese conto di aver tradito la sua promessa e di aver perso tutto. Si mise a piangere disperatamente, finché non si spense del tutto.

E così finisce la fiaba del fiammifero che desiderava diventare un pompiere. Morale della storia: non lasciarti abbagliare dalle apparenze e sii fedele a te stesso.

Ascoltiamo insieme

mamma legge la fiaba
Le favole della buonanotte
Il fiammifero pompiere
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