Leggi e ascolta la fiaba dal titolo “canestro col pensiero”
Curiosando
Il basket è uno sport di squadra in cui due squadre di cinque giocatori ciascuna si affrontano su un campo rettangolare, cercando di segnare punti lanciando una palla attraverso un canestro sospeso a 3,05 metri dal suolo.
Il basket è nato negli Stati Uniti nel 1891, per iniziativa del professore di educazione fisica James Naismith, che cercava un’attività sportiva da praticare al chiuso durante l’inverno.
Da allora, il basket si è diffuso in tutto il mondo, diventando uno degli sport più popolari e seguiti. Il basket richiede abilità fisiche, tecniche e tattiche, oltre a spirito di squadra e fair play. Il basket si gioca secondo delle regole stabilite dalla Federazione Internazionale di Pallacanestro (FIBA), che organizza anche le principali competizioni internazionali, come i campionati mondiali e i tornei olimpici.
Il basket professionistico è molto sviluppato soprattutto negli Stati Uniti, dove la National Basketball Association (NBA) rappresenta il massimo livello di gioco e di spettacolo.
Leggiamo insieme
Ciao a tutti, oggi vi voglio raccontare la fiaba del giovane giocatore di basket che faceva canestro anche con il pensiero. Si tratta di una storia fantastica e divertente, che vi farà sognare e sorridere.
La fiaba inizia così: c’era una volta un ragazzo di nome Marco, che amava il basket più di ogni altra cosa. Era molto bravo a giocare, ma aveva anche un dono speciale: poteva segnare dei punti semplicemente immaginandoli nella sua mente.
Bastava che si concentrava su un canestro, e la palla ci andava dentro senza sbagliare. Era come se avesse una magia dentro di sé.
Marco era molto felice di avere questo talento, e lo usava per divertirsi con i suoi amici e per vincere le partite. Era il campione della sua squadra, e tutti lo ammiravano e lo incoraggiavano. Ma c’era anche qualcuno che non era contento di lui: era il suo rivale, un altro giocatore di basket molto bravo ma molto arrogante, che si chiamava Luca.
Luca non sopportava che Marco fosse più forte di lui, e cercava sempre di ostacolarlo e di umiliarlo. Un giorno, decise di sfidarlo in una gara uno contro uno, per dimostrare chi era il migliore. Marco accettò la sfida, sicuro di poter vincere grazie al suo dono. Ma non sapeva che Luca aveva scoperto il suo segreto, e aveva preparato una trappola.
Luca aveva infatti portato con sé un apparecchio che emetteva delle onde sonore capaci di disturbare la concentrazione di Marco. Quando iniziò la gara, Luca lo attivò, e Marco si sentì subito confuso e stordito. Non riusciva più a usare il suo potere, e sbagliava tutti i tiri. Luca invece segnava facilmente, e si vantava e lo derideva.
Marco si sentì molto triste e arrabbiato, e pensò di aver perso tutto.
Ma poi si ricordò che il basket non era solo una questione di magia, ma anche di tecnica, di impegno e di passione. Così si riprese, e iniziò a giocare con tutto il cuore, senza pensare al risultato.
E fu allora che accadde il miracolo: Marco riuscì a recuperare il punteggio, e a superare Luca con un ultimo canestro spettacolare.
Luca rimase a bocca aperta, e capì che aveva perso non solo la gara, ma anche il rispetto degli altri.
Marco invece fu acclamato da tutti come un eroe, e si sentì orgoglioso di sé.
Aveva scoperto che il suo vero dono non era quello di fare canestro con il pensiero, ma quello di amare il basket con tutto se stesso.
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