Meditazione di oggi giovedì 31 ottobre 2024
Per migliaia di anni, le persone si sono radunate intorno ai falò e hanno scrutato il cielo notturno, studiando le stelle.
Ora, grazie ai telescopi e ai satelliti e ai progressi della tecnologia moderna, abbiamo scoperto sempre più sulla creazione celeste di Dio: diversi pianeti, polvere interstellare, misteriosi buchi neri e miliardi di altre galassie.
Ciò che abbiamo scoperto, tuttavia, non è nuovo per Dio. Sono gli stessi cieli e la stessa terra che Egli portò all’esistenza proprio all’inizio dei tempi. E, anche se abbiamo solo scalfito la superficie di ciò che c’è ancora da scoprire, la vastità dei cieli e il genio del suo progetto ci invitano sia all’umiltà sia all’adorazione.
Nel Salmo 8, Davide scrisse:
“Quando io considero i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai disposte,
che cos’è l’uomo perché tu lo ricordi? Il figlio dell’uomo perché te ne prenda cura?” Salmi 8:3-4
Lo stesso Dio che ha fissato il sole, la luna e le stelle nel cielo, ha creato anche noi. Ha creato te. È sconcertante pensare che Egli ci consideri le Sue preziose creazioni.
Come Davide, questo dovrebbe renderci umili e spingerci ad adorare.
Chi siamo noi, dopotutto, per essere amati, scelti e redenti, specialmente quando non lo meritiamo? Chi siamo noi, quando consideriamo la magnificenza del nostro Creatore, per essere fatti a Sua immagine? Chi siamo noi, per essere oggetto dell’attenzione di Dio? Chi siamo noi, perché Egli si prenda cura dei dettagli delle nostre vite?
Siamo il Suo popolo. I Suoi figli. Apparteniamo a Lui.
Quindi oggi, confidiamo nel nostro Dio creativo, compassionevole e amorevole. È in Lui che riponiamo la nostra fiducia. È in Lui che riponiamo la nostra speranza.
fonte © bible.com
Aiutaci ad aiutare!
Aiutaci con un tuo piccolo contributo.
Ti ringraziamo per aver letto questo nostro articolo. Se vuoi restare aggiornato puoi iscriverti alla nostra newsletter (potrai cancellarti quando vorrai)