Eugenio alla partita del cuore

Ciao Remigio e Giuseppina, non ci conosciamo, sono di Caiazzo ma vivo a Milano da ormai più di 10 anni.

Seguo dall’inizio la vicenda di Eugenio perché conosco bene Gaetano e, nel mio piccolo, ho fatto parte anche io del mondo del basket caiatino e del CSI.

Vi scrivo perché sento l’esigenza di ringraziarvi. Da anni ormai vedo e sento abusare della parola resilienza da parte di persone che, in realtà, non hanno mai dovuto affrontare un problema reale nella vita. Non potrò mai dimenticare il giorno in cui Eugenio, già molto malato, si è andato a sedere in panchina coi suoi compagni di squadra, che avevano bisogno di un altro giocatore per raggiungere il numero minimo.

Questa è la resilienza, questa è la vera voglia di combattere.

Grazie a lui e a voi per l’esempio di forza che mi avete dato e continuate a darmi, lo porterò sempre con me per provare a essere forte e dare il giusto peso alle vicende che mi capiteranno.

Grazie.


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eugenio ci ha mostrato la vera resilienza
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