
Ci siamo: sala operatoria aspettaci.
Buongiorno a tutti.


Io sono pronto, e voi?
Ho dormito bene, mamma era vicino a me. Il mio letto, malgrado sia sempre quello di un ospedale, è comodo. Miriam, la mia piccolissima vicina di soli 8 mesi con un gran turbante in testa, ha dormito tranquilla.
Mamma sulla poltrona allungabile, non proprio il massimo ma ha dormito abbastanza. Papà dalle suore mi ha detto che ha dormito bene, e alle 6.45 era già qui, ha portato cappuccio e cornetto per mamma.



Io purtroppo devo stare a digiuno.

Ok, per il momento passo e chiudo. Vi aggiorneranno mamma e papà con gli aggiornamenti della giornata.

Alle 8.10 vengono a chiamarci. Passaggio di lettino e via, si scende. Nella sala di preparazione ci dicono che un genitore può rimanere con Eugenio fino all’ingresso in sala operatoria.
Resta io. Io sono fuori in sala d’attesa e aspetto.
Alle 8.30 mi tolgo tutta l’imbragatura da chirurgo ed esco fuori, nella saletta d’attesa dove c’è mia moglie che mi aspetta. Ho lasciato Eugenio che andasse in sala operatoria con un bacione, seppure mascherato dalla mascherina sterile, ma sempre bacione era.
Tranquillo e sedato, accompagnato dallo staff, parte per la sua operazione.
Alle 9.55 siamo ancora in attesa, insieme a tanti altri genitori: dalle Marche ragazza di 17 anni trapianto di fegato; da Fondi (LT) bimba di 8 anni stava per perdere occhio dx mentre giocava con ombrello (risolto con pochi punti dentro e fuori occhio).

Tutto bene!
10.28: entra Carai nella saletta d’attesa e col pollice in su ci dice che è andato tutto bene!
Torniamo in camera.





Alle 13 circa è andata Giuseppina a pranzo in mensa. Eugenio si è svegliato, è venuto in bagno con me, ed ha bevuto un pochino. Mangia anche un biscottino.



L’anestesista dice che può bere un po’, mangiare dalle 14.30
Alle 14 vado a mensa, ed Eugenio verso le 14,45 mangia un boccone.

Cena alle 19. È passato anche il neurochirurgo dott. Andrea Carai per assicurarsi sullo status di Eugenio, ha confermato la perfetta riuscita dell’intervento.
Cena.




Grazie a Dio Eugenio ha superato anche questa scalata, con l’aiuto della scienza, del fantastico ospedale pediatrico Bambino Gesù, con il dott. Andrea Carai, tutto il personale medico ed infermieristico, e soprattutto Gesù.
Ritorno all’istituto Dorotea per la notte, ed un intenso volo di gabbiani mi tiene sveglio fino a tardi.
E’ il saluto di Dio.

gabbiani in volo

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