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Non conosco Eugenio, ho saputo di lui tramite Facebook, ma mi sono innamorata di questo bellissimo angioletto e della sua amorevole famiglia. Possa Dio inondarli con le sue benedizioni. Buon compleanno carissimo Eugenio! ??Prega per me, Tu che sei tanto vicino a Gesù. ??
Giocava a cerchio con tanti tanti ragazzi a pallone, erano tanti e formavano un immenso cerchio, fuori dal cerchio c'era Remigio che osservava e sorrideva ed io nel sogno mi son detta “come fa Remigio a vedere suo figlio, è morto Eugenio, eppure è vivo qui “
Il cerchio era immenso, i ragazzi erano tantissimi e il luogo era davvero meraviglioso….. Eugenio sorrideva felice ❤️
Testimonianza di Nadia Luponio: non c'è più il "sorriso" sulla Terra
…..a Pina, Remigio, Eugenio e Francesca
Non c’è più il “sorriso” sulla Terra.
Ho sognato Eugenio, sono davvero contenta! Non vedevo l’ora di raccontarlo alla sua mamma e al suo papà e condividere la mia gioia nel vederlo e la serenità che mi aveva trasmesso quell’incontro. “Serena” perché mi ha raccontato che sta bene, è felice ed ha una missione da compiere.
Quel giorno ero un po' giù di corda, pensierosa, perché Alessandro e i suoi amici, amici anche di Eugenio naturalmente, stavano organizzando una rimpatriata e questo mi rendeva molto triste perché sarebbe stato l’ennesimo incontro senza di Lui. Andai a dormire con un peso sullo stomaco.
Nel sogno il luogo era sconosciuto ma familiare.
Io ero all’esterno di quella che sembrava una scuola e guardavo all’interno di una classe al piano terra attraverso una finestra e vedevo ed ascoltavo la parola del nostro Parroco Don Davide. Credo fosse uno dei tanti incontri del laboratorio emotivo in cui lui sprona i suoi ragazzi ad esprimere e tirare fuori le emozioni più profonde.
All’improvviso mi sono sentita toccare, accarezzare sulla spalla, mi sono voltata ed era Lui, Eugenio, bellissimo e sorridente come sempre, mi giro e mi prende le mani e iniziamo un girotondo che sembrava non finire mai.
E’ stata una sensazione quasi magica perché non mi sembrava di avere i piedi per terra ma di volare in uno spazio surreale senza avere nulla intorno. Aveva fretta, ed io più di lui, perché ricordavo che ci aveva lasciati e avevo paura che scomparisse da un momento all’altro.
Gli ho chiesto: “Come stai, sei felice?”
E lui mi ha rassicurato dicendo che sta bene e che è tanto impegnato. “Ho tanto da fare, mi aspettano delle persone importanti, degli ingegneri, dobbiamo fare dei progetti, dobbiamo impegnarci tanto e presto perché sulla Terra non c’è più il sorriso.” Ed è scomparso. A quel punto sono corsa da Don Davide e gli ho raccontato tutto, subito, ma avevo il timore che non mi credesse.
Cosi come era in vita, sempre sorridente, con quel sorriso Eugenio ha affrontato la sua malattia, rincuorando Lui gli altri.
……. e nel mio sogno ha inviato un messaggio di speranza perché sta lavorando per noi anche da lassù e ci sprona a non perdere mai il sorriso.
Carissimi Remigio, Giuseppina e Francesca sono giorni che penso a voi, a dire il vero vi penso ogni giorno da quando ci siamo conosciuti e condiviso preghiere, foto e momenti di gioia e di tristezza del nostro piccolo grande guerriero.
Le feste del Natale, il Santo Natale, sono importanti per chi nel cuore ha tanta fede e sentimenti buoni e sinceri e, sono anche occasione per riunirsi con le persone che amiamo e trascorrere con loro ore di gioia, risate e tanto altro. Questo Natale sarà diverso un po' per tutti; senza abbracci, senza risate, ma spero sia per tutti un momento di preghiera e di riflessione.
Per voi, credo sarà un Natale pieno di fede, di amore, e di preghiera; sarà anche triste per la mancanza, l'assenza fisica di Eugenio.
Le sue risate, i suoi canti natalizi, ora allieteranno i suoi nuovi amici, ma la sua luce e il suo amore per voi addobberanno la vostra casa, e i vostri cuori di serenità e gioia.
pallina di Natale con i fantastici 4
Sono certa che ora Eugenio è impegnato a preparare tante cose con i suoi nuovi amici, e perché no, con i nostri cari.
Per i genitori è impensabile, è assurdo, vedere volare un figlio, eppure Dio ci dà la forza per accettare il dolore e trasformarlo in opere buone, in sentimenti migliori.
Quando vola in cielo un pezzo del nostro cuore tutto cambia. Il tempo, l'aiuto di Dio, e l'affetto delle persone care e degli amici, ci aiutano ad andare avanti, a lottare e pure se quel vuoto e quel dolore sono vivi e presenti sempre dentro di noi, abbiamo la certezza che chi amiamo ed è volato alla casa del Signore Nostro, ora è sereno , felice e libero dal dolore e dalla sofferenza. Tanto vorrei ancora dirvi, ma col cuore voglio augurare a tutti voi un sereno Natale, e che Dio e il vostro Angelo Meraviglioso con il loro Amore vi donino la forza per andare avanti.
Sicuramente Eugenio vi stringerà forte a sé, così forte da farvi sentire la sua presenza. Lui vuole che la sua famiglia sia serena e che cerchi di sorridere sempre. Auguro alla piccola Francesca il meglio di questo mondo; meritate di essere felici e sereni per quello che siete, e siete stati. Dei genitori fantastici, che hanno saputo accudire, amare e crescere due figli meravigliosi, dolci ed educati. Aggiungo: 28/12/2020
Buon inizio 2021; che vi doni la pace, la serenità e la gioia che meritate. Leggendo, come ogni giorno, il diario di Eugenio, sono venuta a sapere del sogno meraviglioso che hai fatto e per il mio corpo ho avvertito brividi e nel mio cuore pieno di lacrime di gioia, tanta felicità per voi.
Lui sarà ogni istante, ogni minuto con voi e saprà coccolarvi nei momenti bui. Spero di abbracciarvi presto. Un bacio alla nonna, alle nonne. Claudia
C'era una luce ieri sera, eravamo lontani fisicamente e con alcuni cugini erano forse trent'anni che non ci sentivamo, ma qualcosa ci univa.
Eravamo quadratini su uno schermo, da soli o con il compagno di una vita, ma c'eravamo, per guardarci negli occhi, per ridere semplicemente di un ricordo, di una semplice battuta, ma nel cuore di ognuno di noi c'era Eugenio.
La luce era sopra di noi. Io credo che alzando lo sguardo si potesse vedere, rischiarava le nostre parole, era a volte accecante; ci aiutava a tenerci per mano anche se non ci toccavamo, era una luce allegra e festosa, Non so descriverla meglio, ma Eugenio dirigeva quel frastuono allegro e confusionario di noi tutti cugini che un po' ci ritrovavamo famiglia nella famiglia, un po' ci parlavamo addosso ma comunque felice di esserci.
Ognuno lo portava dentro, lo credo io....il sorriso di quel ragazzino che l'estate scorsa (2019....) aveva conquistato il cuore di questi cugini e zii lontani. Il momento era doloroso, purtroppo il cugino più grande, Giuseppe di Padova (tanti Giuseppe nella nostra famiglia...) ci aveva lasciato ma come sempre, anche nei momenti di dolore si aprono attimi di amore, ci si ritrova per un lutto ma si rinsaldano affetti lontani.
Carissimi Pina e Remigio, la luce c'era... ognuno di noi l'ha vista, non proveniva da un quadratino sul monitor ma viaggiava sulle ali di un angelo per compiere un piccolo atto d'amore: farci ritrovare e stringerci con lui in un abbraccio. Daniela
Ciao Eugenio, stanotte ti ho sognato: stavamo in una camera di non so quale casa e tu, molto felice e divertito eri intento a disegnare sul braccio del tuo papà mentre lui dormiva.
Gli hai colorato tutto il braccio di azzurro e tra il polso e la mano hai disegnato la coroncina del rosario; non so interpretare i sogni ma quell'azzurro mi ha lasciato un senso di pace e tranquillità.
Spero che dal tuo azzurro mondo possa darci una mano a noi quaggiù ❤❤❤
Stanotte ho sognato Eugenio... era bellissimo e sorridente, così come l'ho sempre visto!
Era seduto in un prato e circondato da tanti bambini felici e anche lui era sereno!
Ho voluto condividere questo sogno perché mi ha lasciato una bella sensazione al risveglio...ed è così che me lo immagino Eugenio, felice e libero! Un bacio fin lassù!
Parto con l'informare i miei lettori che non sono un ragazzo mattiniero, soprattutto in questo periodo, a causa principalmente dei farmaci che assumo. Più o meno mi sveglio sempre verso le 11.00/11.30; a volte è capitato di svegliarmi anche a mezzogiorno perché la sera prima sono andato a dormire troppo tardi.
Fortunatamente, da un paio di giorni, ho anche eliminato l'assunzione delle compresse dell'Ondansetrone il quale mi faceva aspettare un ulteriore mezz'ora prima di fare colazione, ogni secondo che passa sembra un'eternità, ma finalmente passata la mezz'ora di rito, posso fare colazione, anche se in modo molto ridotto e leggero perché comunque si avvicina sempre di più ora di pranzo. Si è, finalmente, fatto mezzogiorno! Ovviamente non ho più la stessa frenesia di andare a pranzare causa colazione.
Pranzo finito. Arriva il turno di Aciclovir... preso anche questo! E anche per questa settimana sono finite le pillole. Subito dopo inizio ad andare verso il salone, dove, recentemente abbiamo spostato la poltrona reclinabile di nonna, mi stendo e faccio i miei soliti 30/40 minuti di riposino in santa pace con musica nelle orecchie e mascherina per gli occhi. Non l'avessi mai detto arriva Luke (il gatto) il quale, non avendo nulla da fare, inizia a miagolarmi nelle orecchie.
Da premettere che quando dormo io PRETENDO IL SILENZIO, "purtroppo" son fatto così, non ci posso fare niente. Il pomeriggio passa molto velocemente. Per perdere tempo, io e Francesca, iniziamo a giocare ad un gioco di società; facciamo varie partite: alcune vinte da me alcune da lei, se proprio devo dire, Francesca ha un talento naturale per i giochi da tavolo e di ruolo infatti è stata proprio lei ad insegnarmi come giocare. Arriva il pomeriggio inoltrato. Aspettiamo ansiosamente le 18.45 per guardare alla TV "L'Eredità" . Finisce L'Eredità.
Sono già le 20.00! Mamma chiama in cucina sia me che Francesca, la quale le ricorda che stamattina ha messo lei la tavola; allora adesso tocca a me. Cerco di impiegarci meno tempo possibile per andare a rinfacciare a mia sorella la mia rapidità a confronto della sua lentezza.
Ceniamo tranquillamente anche se, come al solito, la situazione diventa critica al momento della frutta che proprio io e Francesca non vogliamo mai, allora decidiamo di non mangiarla. "Ahahah! Mamma e papà ve l'abbiamo fatta anche stavolta" pensiamo... ma invece, appena ci allontaniamo ci richiamano a tavola. Uff, sarà per la prossima.
Come al solito Francesca si barrica in cameretta a vedere i suoi cartoni preferiti; mamma e nonna si rinchiudono in cucina.
Io e papà, invece, ci godiamo la TV nel salone.
Decidiamo di guardare un film ma, purtroppo, a me inizia a farsi sentire la stanchezza allora decidiamo di rimandare al giorno successivo la visione del film. Vado a lavare i denti e poi subito dopo a nanna.
A letto subito preghierina e buonanotte, baci a tutti.
Anche questa Pasqua è finita.
Speriamo la prossima sia di maggiore felicità e allegria.