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Commento al Vangelo del 22 gennaio 2025

È lecito in giorno di sabato salvare una vita o ucciderla?

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 3,1-6

In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo.
Egli disse all'uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati, vieni qui in mezzo!». Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?». Ma essi tacevano. E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all'uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu guarita.
E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.

Parola del Signore.

Compassione

Luigi Maria Epicoco

Il luogo dove si svolge l’episodio del Vangelo di oggi è la Sinagoga. È un luogo sacro. È il corrispettivo delle nostre chiese e delle nostre comunità. In un luogo così Gesù trova un uomo che soffre:

“C'era un uomo che aveva una mano inaridita, e lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato per poi accusarlo”.

A nessuno interessa realmente la sofferenza di questa persona. La sua storia personale è solo un pretesto per accusare Gesù. Ma ecco che Gesù capovolge la prospettiva:

“Egli disse all'uomo che aveva la mano inaridita: «Mettiti nel mezzo!»”.

Se il mondo emargina chi soffre, la fede cristiana deve imparare a mettere al centro della propria vita e delle proprie scelte esattamente la sofferenza concreta delle persone. Non possiamo rimanere indifferenti davanti alle storie concrete della gente che incontriamo. Dobbiamo domandarci cosa vorrebbe Gesù che facessimo a queste persone. Non possono essere un pretesto per esercitarci ad applicare i nostri schemi, ma la grande occasione per fare come faceva Gesù:

“Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?». Ma essi tacevano. E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse a quell'uomo: «Stendi la mano!». La stese e la sua mano fu risanata”.

Si può essere cristiani ma avere il cuore indurito. Si può essere Chiesa ma avere il cuore indurito. Si può avere la fede ma non avere più un cuore che si accorge del dolore della gente. È a causa di questa durezza che molto spesso il Vangelo smette di splendere nel mondo. Se tu sei cristiano ciò lo si vede dal tuo cuore, dalla tua compassione, dallo stesso sguardo che ha Gesù su tutti, specie su chi soffre per un qualunque motivo.

Ascoltiamo insieme

La Parola del 22 gennaio 2025

Leggi e ascolta il Vangelo e la Parola del 22 gennaio 2025

Mercoledì della II settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Prima Lettura

Tu sei sacerdote per sempre secondo l’ordine di Melchìsedek.

Dalla lettera agli Ebrei
Eb 7,1-3.15-17

Fratelli, Melchìsedek, re di Salem, sacerdote del Dio altissimo, andò incontro ad Abramo mentre ritornava dall’avere sconfitto i re e lo benedisse; a lui Abramo diede la decima di ogni cosa.
Anzitutto il suo nome significa “re di giustizia”; poi è anche re di Salem, cioè “re di pace”. Egli, senza padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni né fine di vita, fatto simile al Figlio di Dio, rimane sacerdote per sempre.
[Ora,] sorge, a somiglianza di Melchìsedek, un sacerdote differente, il quale non è diventato tale secondo una legge prescritta dagli uomini, ma per la potenza di una vita indistruttibile. Gli è resa infatti questa testimonianza:
«Tu sei sacerdote per sempre 
secondo l’ordine di Melchìsedek».

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale

Dal Sal 109 (110)

R. Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore.

Oracolo del Signore al mio signore:
«Siedi alla mia destra
finché io ponga i tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi». R.
 
Lo scettro del tuo potere
stende il Signore da Sion:
domina in mezzo ai tuoi nemici! R.
 
A te il principato
nel giorno della tua potenza
tra santi splendori;
dal seno dell'aurora,
come rugiada, io ti ho generato. R.
 
Il Signore ha giurato e non si pente:
«Tu sei sacerdote per sempre
al modo di Melchìsedek». R.

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Gesù annunciava il vangelo del Regno
e guariva ogni sorta di malattie e infermità nel popolo. (Cf. Mt 4,23)

Alleluia.

Il Vangelo del 22 gennaio 2025

È lecito in giorno di sabato salvare una vita o ucciderla?

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 3,1-6

In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo.
Egli disse all'uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati, vieni qui in mezzo!». Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?». Ma essi tacevano. E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all'uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu guarita.
E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.

Parola del Signore.

Il Vangelo del giorno
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La Parola del 22 gennaio 2025
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Santa Faustina Kowalska (1905-1938)

religiosa

Diario, § 72

"Rattristato per la durezza dei loro cuori"

Gesù, Verità eterna, nostra Vita, imploro e mendico la tua misericordia per i poveri peccatori. Dolcissimo Cuore del mio Signore, pieno di pietà e misericordia ineffabile, ti supplico per i poveri peccatori. Oh Sacro Cuore, fonte di misericordia i cui raggi di inconcepibili grazie si diffondono su tutto il genere umano, ti supplico, dà la luce ai poveri peccatori. Oh Gesù, ricordati della tua amara Passione e non permettere che le anime, riscattate a prezzo del tuo santissimo sangue, vadano perdute. Gesù, quando contemplo il dono del tuo sangue, mi rallegro del suo inestimabile valore, poiché sarebbe bastata una goccia per tutti i peccatori. Nonostante il peccato sia un abisso di male e d'ingratitudine, il prezzo pagato per noi è senza misura. Perciò ogni anima abbia fiducia nella Passione del Signore, riponga la speranza nella sua misericordia. Dio non rifiuterà a nessuno la sua misericordia. Il cielo e la terra possono mutare, ma la misericordia di Dio non finirà mai (Mt 24,35). Che immensa gioia brucia nel mio cuore, quando vedo la tua bontà inconcepibile, mio Gesù. Desidero riportare ai tuoi piedi tutti i peccatori, affinché lodino il tuo amore infinito, nei secoli senza fine.

PAROLE DEL SANTO PADRE

Nei Vangeli, molte pagine raccontano gli incontri di Gesù con i malati e il suo impegno a guarirli. Egli si presenta pubblicamente come uno che lotta contro la malattia e che è venuto per guarire l’uomo da ogni male: il male dello spirito e il male del corpo. […] E quando un padre o una madre, oppure anche semplicemente persone amiche gli portavano davanti un malato perché lo toccasse e lo guarisse, non metteva tempo in mezzo; la guarigione veniva prima della legge, anche di quella così sacra come il riposo del sabato (cfr Mc 3,1-6). I dottori della legge rimproveravano Gesù perché guariva il sabato, faceva il bene il sabato. Ma l’amore di Gesù era dare la salute, fare il bene: e questo va sempre al primo posto! Gesù manda i discepoli a compiere la sua stessa opera e dona loro il potere di guarire, ossia di avvicinarsi ai malati e di prendersene cura fino in fondo. […] Ecco il compito della Chiesa! Aiutare i malati, non perdersi in chiacchiere, aiutare sempre, consolare, sollevare, essere vicino ai malati; è questo il compito. La Chiesa invita alla preghiera continua per i propri cari colpiti dal male. La preghiera per i malati non deve mai mancare. Anzi dobbiamo pregare di più, sia personalmente sia in comunità. (Udienza generale, 10 giugno 2015)