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Ed ecco che ci ritroviamo faccia a faccia: io guardo l’infinito, e tu guardi me.

La mattina quando scendo in giardino per la passeggiata mattutina di routine spesso mi trovo davanti il volto di Dio, nelle sue sfumature migliori, nei suoi colori inebrianti, nei suoi disegni cangianti.

Ti vedo, ti guardo, mi guardo dentro. Di questo sei capace: di farmi scrutare nell’intimo della mia anima, e sorprendermi parlandomi sottovoce.

E con delicatezza mi mostri la pace, mi fai guardare con occhi nuovi, intravedo mio figlio, l’amato, che mi ama. Mi basta sentire il suo amore, e lo vedo con gli occhi del cuore. Mi basta.