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Leggi e ascolta la preghierina del 7 gennaio 2024

Ecco

commento al Vangelo di oggi di Mc 1,7-11

Spero mi insegnerai
a piangere le cose
che non ho mai pianto.

Andrés Neuman

Entro nel testo (Mc 1,7-11)

In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali.

Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni.

E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

Mi lascio ispirare

Dopo un breve discorso che sostituisce all’acqua del battesimo il fuoco dello Spirito, con un «ecco» si introduce un’istantanea di Dio nella storia.

Ecco è l’avverbio dell’attenzione, come freccia punta al cuore e alle viscere di chi sente giungere la voce dell’amato, il sorriso di chi si accende vedendoti. Qui introduce Gesù che giunge al Giordano, per un «ecco» accompagnato dal gorgoglio del fiume.

Gesù al Giordano si immerge, ubbidisce alla vocazione dell’acqua, quella di stare sotto il fuoco e sotto l’aria, lì dove con la terra c’è anche fertile fango. Nostalgia del ventre di Maria e della creta del Padre, insieme, per dirci che è la tenerezza che purifica.

Ma qualcosa interrompe questo essere cullati, un subito, una spinta ad altra vita che ti fa risalire o la semplice fretta dei cieli di lacerarsi, squarciarsi, come una bandiera esposta a un vento violento, si aprono su un figlio nuovamente partorito.

E Dio si rivela come perno del mondo: un’asse – nella tela di Giovanni Bellini – unisce in perfetta simmetria la barba del Padre, la colomba dello Spirito, i capelli divisi in due rami di chiome del Figlio e le gocce d’acqua di un asciutto battesimo. Legami carnali e di fuoco bagnati da gocce più simili a lacrime, che battezzano nell’amore chiunque le versa.

Giuseppe Amalfa SJ

Rifletto sulle domande

Quale «ecco» mi ha fatto balzare il cuore?

Quale acqua vorrei che mi cullasse?

Quale asse unisce i punti di un Dio che si manifesta nella mia vita?


Preghiere per il mese di gennaio

7 gennaio San Raimondo di Penafort


Figlio di signori catalani, nasce a Peñafort nel 1175. Comincia gli studi a Barcellona e li termina a Bologna. Qui conosce il genovese Sinibaldo Fieschi, futuro papa Innocenzo IV. Di ritorno a Barcellona, Raimondo è nominato canonico della cattedrale.

Ma nel 1222 si apre in città un convento dell’Ordine dei Predicatori, fondato pochi anni prima
da san Domenico.

E lui lascia il canonicato per farsi domenicano. Nel 1223 aiuta il futuro santo Pietro Nolasco a fondare l’Ordine dei Mercedari per il riscatto degli schiavi.

Qualche anno dopo a Roma Gregorio IX gli affida il compito di raccogliere e ordinare tutte le decretali (gli atti emanati dai pontefici in materia dogmatica e disciplinare, rispondendo a quesiti o intervenendo su situazioni specifiche).

Raimondo riesce a dare un ordine e una completezza mai raggiunti prima.

Nel 1234, il Papa gli offre l’arcivescovado di Tarragona.

Ma lui rifiuta. Nel 1238 i suoi confratelli lo vogliono generale dell’Ordine.

Ma l’attività intensa che lo vede in tutta Europa lo sfianca.

A 70 anni torna infine a una vita di preghiera, studio, formazione dei nuovi predicatori nell’Ordine.

Frate Raimondo muore a Barcellona nel 1275.

O Dio, Padre buono, SS.ma Trinità ineffabile, attraverso l’esempio e l’insegnamento di San Raimondo tu ci insegni che perfezione della legge è carità, effondi su di noi il tuo Spirito, perchè progrediamo nella libertà dei figli di Dio.

Tu che hai dato alla tua Chiesa un modello di vita così evangelica, fà che per sua intercessione siamo liberati dalla schiavitù del peccato per servirti con la vera libertà dei figli.


In te confidiamo Santa Madre di Dio, che in San Raimondo sacerdote, pieno di bontà verso i peccatori e verso i prigionieri, ti sei compiaciuta per un figlio così docile, ottienici per sua intercessione le grazie necessarie alla nostra salvezza.

Per il Cristo nostro Signore. Amen. 3Ave Maria….

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