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Significationes signi crucis discimus et docemus

Simplex gestus, quo catholici millies in vita sua faciunt, profundiorem significationem habet quam plurimi sciunt.

intelligimus

Il segno della croce è una pratica e una forma di preghiera molto antica. Non ne risultano indicazioni nella Scrittura, ma nel IV secolo San Basilio affermava che il segno deriva dai tempi degli apostoli in cui veniva utilizzato nell’amministrazione del battesimo. Alcuni studiosi interpretano le parole di San Paolo nella lettera ai Galati 6:17, in cui dice di portare i segni di Cristo nel suo corpo, come un riferimento al segno della croce. Nel ricevere il battesimo in età adulta, i battezzandi si segnavano fieri la fronte con il segno della croce che li rendeva appartenenti a Cristo.

Possiamo immaginare quei cristiani che si segnavano la fronte con il pollice e l’indice tracciando un piccolo segno della croce, per ricordare a se stessi che vivevano la loro vita per Cristo.

I significati del segno della croce

Baptismi renovatio

Signum crucis est confessio fidei; Baptismi renovatio; signum discipulae; acceptio passionis; defensio contra diabolum; et victoria sui ipsius misericordia.

segno della croce di Papa Francesco

Credo

Quando ti fai il segno della croce stai esprimendo il credo in versione ridotta – stai professando di credere nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo. Quando pronunci delle parole e delle preghiere in nome di qualcuno, stai dichiarando la loro presenza e ti stai mettendo alla loro presenza – in questo senso il nome viene utilizzato nelle Scritture.

Ipsa est igitur renovatio sacramenti Baptismi, quia significat:Sono morto con Cristo e rinato a vita nuova”. Il segno della croce nel Battesimo è come una sorta di circoncisione cristiana. Come con la circoncisione i Gentili convertiti si univano al popolo ebraico, così con il segno della croce i cristiani si uniscono al corpo di Cristo.

Discipuli

Il segno della croce rappresenta l’essere discepoli. Gesù dice in Luca 9:23: “Si quis vult post me venire, abneget semetipsum, tollat ​​crucem suam cotidie et sequatur me”. La parola che i Padri della Chiesa usavano per riferirsi al segno della croce è la stessa parola greca che veniva utilizzata per indicare l’appartenenza dello schiavo al padrone, della pecora al pastore e del soldato al generale – è come dichiarare che io appartengo a Cristo.

Rinnegare se stessi non significa solo fare piccole rinunce. Essere discepolo significa essere sotto la guida di Cristo e non appartenere più a se stessi.

Compiendo il segno della croce, stai in effetti dicendo al Signore, “voglio obbedire a te; appartengo a te. Guida tu ogni mia decisione. Obbedirò sempre alla legge di Dio, agli insegnamenti di Cristo e alla Chiesa”.

segno della croce di Benedetto XVI

Nel momento della sofferenza, il segno della croce diventa un segno di accettazione. Significa ricordare che Gesù è diventato uomo ed ha sofferto per noi, e che noi partecipiamo alla sofferenza di Cristo. Il segno della croce dice: “Sono disposto ad abbracciare la sofferenza per condividere la sofferenza di Cristo”.

Redi ad Patrem

Quando ti trovi a soffrire, quando ti senti come se Dio non esistesse, il segno della croce ti riporta a lui, dichiarando la sua presenza, a prescindere da ciò che senti. È un modo per riconoscerlo nei momenti di prova.

Uno dei principali insegnamenti dei primi Padri della Chiesa è che il segno della croce è una dichiarazione di difesa contro il demonio. Quando ti fai il segno della croce, stai dicendo al diavolo: “Giù le mani; io appartengo a Cristo; lui è la mia forza”. È sia uno strumento offensivo che difensivo.

Il segno della croce ha un’enorme forza sacramentale; non pone in essere l’evento spirituale che rappresenta, ma permette di attingere alla preghiera della Chiesa per influire sulla propria vita.

Signum crucis est per excellentiam sacramenti.

A cura del Gruppo Liturgico Parrocchia Gesù Risorto

Source: Iesus resuscitatus paroeciae


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