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Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 9 aprile 2024

Martedì della II settimana di Pasqua

Prima Lettura

Un cuore solo e un’anima sola.

Dagli Atti degli Apostoli
At 4,32-35

La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune.

Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore.

Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano il ricavato di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno.

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale

Dal Sal 92 (93)

R. Il Signore regna, si riveste di maestà.

Il Signore regna, si riveste di maestà:
si riveste il Signore, si cinge di forza. R.

È stabile il mondo, non potrà vacillare.
Stabile è il tuo trono da sempre,
dall’eternità tu sei. R.

Davvero degni di fede i tuoi insegnamenti!
La santità si addice alla tua casa
per la durata dei giorni, Signore. R.

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo,
perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. (Gv 3,15)

Alleluia.
 

Il Vangelo del 9 aprile 2024

Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 3,7-15

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».

Gli replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro di Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza.

Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo.

E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».

Parola del Signore.

Santa Teresa Benedetta della Croce [Edith Stein] (1891-1942)

carmelitana, martire, compatrona dell’Europa

Poesia Pentecoste 1942 (trad. cb© evangelizo)

“Non sai di dove viene e dove va”

Chi sei, dolce luce che mi colmi e illumini le tenebre del mio cuore ? Mi guidi come la mano di una madre, e se mi lasciassi, non potrei fare un solo passo di più.

Sei lo spazio che avvolge il mio essere e lo mette al tuo riparo. Se fosse abbandonato da te, sprofonderebbe nell’abisso del non essere, dal quale l’hai tratto per sollevarlo verso la luce. Tu, più vicino a me di me stessa, più intimo dell’intimo della mia anima, e tuttavia inafferrabile e ineffabile, al di sopra di ogni nome, Spirito Santo, Amore eterno!

Non sei forse la dolce manna che dal cuore del Figlio trabocca nel mio cuore, cibo degli angeli e dei beati ? Lui che si è rialzato dalla morte alla vita ha svegliato anche me dal sonno della morte per una vita nuova. E giorno dopo giorno continua a darmi una vita nuova, la cui pienezza, un giorno, mi inonderà interamente, vita nata dalla tua vita, si, tu stesso, Spirito Santo, Vita eterna !

PAROLE DEL SANTO PADRE

«Nascere dall’alto» (Gv 3,7) è nascere con la forza dello Spirito Santo.

Noi non possiamo prendere lo Spirito Santo per noi; soltanto, possiamo lasciare che Lui ci trasformi. E la nostra docilità apre la porta allo Spirito Santo: è Lui che fa il cambiamento, la trasformazione, questa rinascita dall’alto. È la promessa di Gesù di inviare lo Spirito Santo (cfr At 1,8). Lo Spirito Santo è capace di fare delle meraviglie, cose che noi neppure possiamo pensare.

Un esempio è questa prima comunità cristiana, che non è una fantasia, questo che ci dicono qui: è un modello, dove si può arrivare quando c’è la docilità e si lascia entrare lo Spirito Santo e ci trasforma. Una comunità – diciamo così – “ideale”. È vero che subito dopo di questo incominceranno dei problemi, ma il Signore ci fa vedere fino a dove potremmo arrivare se noi siamo aperti allo Spirito Santo, se siamo docili. In questa comunità c’è l’armonia (cfr At 4,32-37).

Lo Spirito Santo è il maestro dell’armonia, è capace di farla e l’ha fatta qui. La deve fare nel nostro cuore, deve cambiare tante cose di noi, ma fare l’armonia: perché Lui stesso è l’armonia. Anche l’armonia fra il Padre e il Figlio: è l’amore di armonia, Lui. E Lui, con l’armonia, crea queste cose come questa comunità così armonica.

Ma poi, la storia ci dice – lo stesso Libro degli Atti degli Apostoli – di tanti problemi nella comunità. Questo è un modello: il Signore ha permesso questo modello di una comunità quasi “celeste”, per farci vedere dove dovremmo arrivare. (Omelia Santa Marta, 21 aprile 2020)

Omelia Santa Marta di papa Francesco, 21 aprile 2020
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