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La Parola del 25 febbraio 2025

Leggi e ascolta il Vangelo e la Parola del 25 febbraio 2025

Martedì della VII settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Prima Lettura

Preparati alla tentazione.

Dal libro del Siràcide
Sir 2,1-13 (NV) [gr. 2,1-11]

Figlio, se ti presenti per servire il Signore,
resta saldo nella giustizia e nel timore,
prepàrati alla tentazione.
Abbi un cuore retto e sii costante,
tendi l’orecchio e accogli parole sagge,
non ti smarrire nel tempo della prova.
Stai unito a lui senza separartene,
perché tu sia esaltato nei tuoi ultimi giorni.
Accetta quanto ti capita
e sii paziente nelle vicende dolorose,
perché l’oro si prova con il fuoco
e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore.
Affìdati a lui ed egli ti aiuterà,
raddrizza le tue vie e spera in lui,
persisti nel suo timore e invecchia in esso.
Voi che temete il Signore, aspettate la sua misericordia
e non deviate, per non cadere.
Voi che temete il Signore, confidate in lui,
e la vostra ricompensa non verrà meno.
Voi che temete il Signore, sperate nei suoi benefici,
nella felicità eterna e nella misericordia.
Voi che temete il Signore, amatelo,
e i vostri cuori saranno ricolmi di luce.
Considerate le generazioni passate e riflettete:
chi ha confidato nel Signore ed è rimasto deluso?
O chi ha perseverato nel suo timore e fu abbandonato?
O chi lo ha invocato e da lui è stato trascurato?
Perché il Signore è clemente e misericordioso,
perdona i peccati e salva al momento della tribolazione,
e protegge coloro che lo ricercano sinceramente.

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale

Dal Sal 36 (37)

R. Affida al Signore la tua vita.

Confida nel Signore e fa’ il bene:
abiterai la terra e vi pascolerai con sicurezza. 
Cerca la gioia nel Signore:
esaudirà i desideri del tuo cuore. R.

Il Signore conosce i giorni degli uomini integri: 
la loro eredità durerà per sempre.
Non si vergogneranno nel tempo della sventura 
e nei giorni di carestia saranno saziati. R.

Sta’ lontano dal male e fa’ il bene 
e avrai sempre una casa.
Perché il Signore ama il diritto
e non abbandona i suoi fedeli. R.

La salvezza dei giusti viene dal Signore: 
nel tempo dell’angoscia è loro fortezza. 
Il Signore li aiuta e li libera,
li libera dai malvagi e li salva,
perché in lui si sono rifugiati. R.

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore,
per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso,
come io per il mondo. (Gal 6,14)

Alleluia.

Il Vangelo di oggi 25 febbraio 2025

Il Figlio dell’uomo viene consegnato. Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti.

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 9,30-37

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».

Parola del Signore.

Il Vangelo del giorno
Il Vangelo del giorno
La Parola del 25 febbraio 2025
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Parole del Santo Padre

«Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti»(v.35). Se tu vuoi essere il primo, devi andare in coda, essere l’ultimo, e servire tutti. Mediante questa frase lapidaria, il Signore inaugura un capovolgimento: rovescia i criteri che segnano che cosa conta davvero. Il valore di una persona non dipende più dal ruolo che ricopre, dal successo che ha, dal lavoro che svolge, dai soldi in banca; no, non dipende da quello; la grandezza e la riuscita, agli occhi di Dio, hanno un metro diverso: si misurano sul servizio. Non su quello che si ha, ma su quello che si dà. Vuoi primeggiare? Servi. Questa è la strada.

Oggi la parola “servizio” appare un po’ sbiadita, logorata dall’uso. Ma nel Vangelo ha un significato preciso e concreto. Servire non è un’espressione di cortesia: è fare come Gesù, il quale, riassumendo in poche parole la sua vita, ha detto di essere venuto «non per farsi servire, ma per servire» (Mc 10,45). (Angelus, 19 settembre 2021)

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