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Leggi e ascolta La Parola del 23 agosto 2022

Martedì della XXI settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Prima Lettura

Mantenete le tradizioni che avete appreso.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
2Ts 2,1-3a.13-17

Riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e al nostro radunarci con lui, vi preghiamo, fratelli, di non lasciarvi troppo presto confondere la mente e allarmare né da ispirazioni né da discorsi, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia già presente. Nessuno vi inganni in alcun modo!

Noi dobbiamo sempre rendere grazie a Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio vi ha scelti come primizia per la salvezza, per mezzo dello Spirito santificatore e della fede nella verità. A questo egli vi ha chiamati mediante il nostro Vangelo, per entrare in possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo.

Perciò, fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che avete appreso sia dalla nostra parola sia dalla nostra lettera. E lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio, Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale
Dal Sal 95 (96)

R. Vieni, Signore, a giudicare la terra.

Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
È stabile il mondo, non potrà vacillare!
Egli giudica i popoli con rettitudine. R.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene. R.

Acclamino tutti gli alberi della foresta
davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli. R.

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

La parola di Dio è viva, efficace:
discerne i sentimenti e i pensieri del cuore. (Eb 4,12)

Alleluia.

Vangelo

Queste erano le cose da fare, senza tralasciare quelle.

La Parola del 23 agosto 2022
La Parola del 23 agosto 2022 3

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 23,23-26

Vangelo secondo Matteo 23,23-26

In quel tempo, Gesù parlò dicendo:
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull’anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma all’interno sono pieni di avidità e d’intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito!».

Parola del Signore.

San Rafael Arnaiz Baron (1911-1938)

monaco trappista spagnolo

Scritti spirituali, 25/01/1937

Cristo ci chiama tutti alla conversione

Non abbiamo virtù, non perché è difficile, ma perché non vogliamo. Non abbiamo pazienza, perché non vogliamo. Non abbiamo temperanza, perché non vogliamo. Non abbiamo castità, per la stessa ragione. Se lo volessimo, saremmo santi, ed è molto più difficile essere ingegnere che santo. Se avessimo la fede! Vita interiore, vita dello spirito, vita di preghiera: mio Dio, quanto deve essere difficile! Niente affatto! Togli dal cuore ciò che disturba, e troverai Dio.

Con ciò, tutto è fatto. Spesso cerchiamo ciò che non c’è, e, al contrario, non ci rendiamo conto del tesoro che ci sta vicino. Così con Dio, che cerchiamo nelle cose più complicate, e più sono complicate meglio sono. E invece Dio è dentro di noi, e là non lo cerchiamo! Raccogliti dentro di te; guarda il tuo nulla; guarda il nulla del mondo; mettiti ai piedi di una croce e, se sei semplice, vedrai Dio. (…) Se non troviamo Dio nell’anima, è perché non vogliamo.

Abbiamo un tale cumulo di pensieri, distrazioni, inclinazioni, desideri, vanità, presunzioni, abbiamo tanto ‘mondo’ dentro di noi, che Dio si allontana. Ma dal momento che lo vogliamo, Dio riempie l’anima in tal modo che bisogna essere ciechi per non vederlo. Un’anima vuol vivere secondo Dio? Tolga tutto quanto non è lui, e sarà fatto. E’ relativamente facile. Se lo volessimo, se lo chiedessimo a Dio con semplicità, faremmo grandi progressi nella vita dello spirito. Se lo volessimo, saremmo santi, ma siamo così sciocchi che non lo vogliamo; preferiamo perdere tempo in stupide vanità.

PAROLE DEL SANTO PADRE

State attenti voi davanti ai rigidi. State attenti davanti ai cristiani – siano laici, preti, vescovi – che si presentano così “perfetti”, rigidi. State attenti. Non c’è lo Spirito di Dio lì. Manca lo spirito della libertà.

E stiamo attenti con noi stessi, perché questo ci deve portare a pensare nella nostra vita. Io cerco di guardare le apparenze soltanto? E non cambio il mio cuore?

Non apro il mio cuore alla preghiera, alla libertà della preghiera, alla libertà dell’elemosina, alla libertà delle opere di misericordia? (Omelia Casa Santa Marta, 16 ottobre 2018)

Eugenio Ruberto
Eugenio Ruberto
La Parola del 23 agosto 2022
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