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Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 15 gennaio 2024

Lunedì della II settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Prima Lettura

La sua rivale affliggeva Anna perché il Signore aveva reso sterile il suo grembo.

Dal primo libro di Samuèle
1Sam 1,1-8

C’era un uomo di Ramatàim, un Sufita delle montagne di Èfraim, chiamato Elkanà, figlio di Ierocàm, figlio di Elìu, figlio di Tocu, figlio di Suf, l’Efraimita. Aveva due mogli, l’una chiamata Anna, l’altra Peninnà. Peninnà aveva figli, mentre Anna non ne aveva.

Quest’uomo saliva ogni anno dalla sua città per prostrarsi e sacrificare al Signore degli eserciti a Silo, dove erano i due figli di Eli, Ofni e Fineès, sacerdoti del Signore.

Venne il giorno in cui Elkanà offrì il sacrificio. Ora egli soleva dare alla moglie Peninnà e a tutti i figli e le figlie di lei le loro parti. Ad Anna invece dava una parte speciale, poiché egli amava Anna, sebbene il Signore ne avesse reso sterile il grembo. La sua rivale per giunta l’affliggeva con durezza a causa della sua umiliazione, perché il Signore aveva reso sterile il suo grembo.

Così avveniva ogni anno: mentre saliva alla casa del Signore, quella la mortificava; allora Anna si metteva a piangere e non voleva mangiare. Elkanà, suo marito, le diceva: «Anna, perché piangi? Perché non mangi? Perché è triste il tuo cuore? Non sono forse io per te meglio di dieci figli?».

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale

Dal Sal 115 (116)

R. A te, Signore, offrirò un sacrificio di ringraziamento.

Che cosa renderò al Signore,
per tutti i benefici che mi ha fatto?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore. R.

Adempirò i miei voti al Signore,
davanti a tutto il suo popolo.
A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore. R.

Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo,
negli atri della casa del Signore,
in mezzo a te, Gerusalemme. R.

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Il regno di Dio è vicino, dice il Signore:
convertitevi e credete nel Vangelo. (Mc 1,15)

Alleluia.
 

Il Vangelo del 15 gennaio 2024

Convertitevi e credete nel Vangelo.

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 1,14-20
 
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.

Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

Parola del Signore.

San Nerses Snorhali (1102-1173)

patriarca armeno

Seconda parte, § 559-562; SC 203 (trad. cb© evangelizo)

Degnati di rinnovare l’anima mia, Signore!

Sulla veste nuova ricevuta alla Fontana sacra ho indossato i vecchi stracci del peccato, che, strappandola, presero un colore triste e ripugnante. Allontana da me il vestito di silicio e rivestimi di quello che rende gioiosi; e la veste interiore della mia anima, lavala con l’acqua delle lacrime.

Non ho rinnovato il vecchio otre, -l’anima- dallo stato di peccato, affinché il vino nuovo del Comandamento fosse conservato in me senza perdersi. Degnati di rinnovarmi ora, Tu che sei la Potenza del Padre forte, affinché il tuo vino, o Vigna piantata dal Padre, sia conservato in me incorruttibile.

PAROLE DEL SANTO PADRE

La legge è al servizio dell’uomo che è al servizio di Dio, e per questo l’uomo deve avere il cuore aperto. Il ‘sempre è stato fatto così’ è cuore chiuso e Gesù ci ha detto: ‘Vi invierò lo Spirito Santo e Lui vi condurrà fino alla piena verità’.

Se tu hai il cuore chiuso alla novità dello Spirito, mai arriverai alla piena verità! (…) I cristiani ostinati nel “sempre è stato fatto così, questo è il cammino, questa è la strada” peccano, peccano di divinazione; è come se andassero indovinando: è più importante quello che è stato detto e non cambia, e quello che sento io, da me, dal mio cuore chiuso, che la parola del Signore.

È anche peccato di idolatria, l’ostinazione. (…) Qual è la strada, Padre? Aprire il cuore allo Spirito Santo, discernere qual è la volontà di Dio.

Questo è il messaggio che oggi ci dà la Chiesa; questo è quello che Gesù dice tanto forte: “Vino nuovo in otri nuovi!” Alle novità dello Spirito, alle sorprese di Dio anche le abitudini devono rinnovarsi. (Omelia da Santa Marta, 18 gennaio 2016)

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