Dall'alto del tuo silenzio ascolti le nostre parole, troppo spesso inutili.

Dall'alto del tuo spazio infinito, dove tutto è fermo e pacifico, vedi muoverci convulsamente e troppo spesso inutilmente.

Dall'alto della tua saggezza, dettata dal Padre, comprendi l'abisso dei nostri pensieri, troppo spesso vuoti.

Ecco perché Dio ci ha donato la Terra: per ascoltarla, per muoverci con essa, per fermarci ad ammirarla, per fermarci a riflettere su noi, e sul dono ricevuto.

Ed ecco che comprendi che si può vivere di natura, con la natura, dentro la natura.

E quando ti sposi con la natura, ti sposi con Dio, e puoi così ascoltare il battito del cuore delle persone che ami.

Mentre sonnecchiavo sulla sedia reclinabile, qualche minuto fa, con le cicale che mi cullavano con il loro frinire, ho sentito chiaramente la tua voce, mio amato e dolce Eugenio. Ed ho sentito il mio cuore nel tuo.

Così siamo sempre insieme, ovunque e comunque.

E mi torna in mente l'anno scorso: https://old.eugenioruberto.it/2020/07/09/