Oggi, giorno del tuo compleanno, ti sento vicina, ancora più vicina a me, a Francesca, a Eugenio.
Noi che abbiamo iniziato il nostro cammino insieme in una città che ci vedeva sconosciuti, noi che ci siamo letti dentro già dal primo incontro, noi che abbiamo conosciuto le risate, le lacrime, la gioia, il dolore, noi che siamo ancora qui uniti sotto lo stesso cielo, noi che camminiamo ancora insieme, spalla contro spalla, a farci forza, a darci coraggio, ad infonderci speranza.
Ti ringrazio per quello che mi hai donato, per quello che mi hai detto ma soprattutto per quello che non mi hai detto, insegnandomi che nel silenzio spesso ci sono tante parole che insegnano di più.
Oggi come il primo giorno, ti guardo dormire, rannicchiata nella tua placenta notturna, fatta di lenzuola raggomitolate o coperte scoperchiate; ti guardo, guardo il buio della camera e sento il tuo respiro, quello di Eugenio e quello di Francesca. E sento l’amore che alita verso di noi, non ci lascia mai.
Ci sono stati periodi, molto lunghi, o forse troppo poco lunghi per godere della vita che ci stava sfuggendo dalle mani.
Malgrado il dolore che portavamo nel petto, il nostro sorriso non lasciava spazio alle ombre, che lunghe imperversavano sul nostro cammino.
Non abbiamo permesso a quel dolore e alle lacrime di lastricare la strada brillante e luminosa di Francesca, che solo ieri ci ha riempito di orgoglio e di soddisfazione portando a temine in maniera lodevole la sua prima grande esperienza di studi.
Abbiamo imparato che solo stando insieme, costruendo ogni giorno la storia del nostro cammino, si comprende meglio quale siano i disegni di Dio.
Proprio questa mattina, a colazione, parlavamo dell’eternità: del perché sia così lunga, l’eternità. Proprio per darci il tempo di capire e comprendere la storia che il Signore ha scritto per noi.
Noi oggi stiamo percorrendo insieme questa storia, l’abbiamo attraversata, abbiamo talvolta pure tentato di sviare la via selciata, ma non ci siamo riusciti, umani come siamo, perché Dio ha un piano per te, per me, per Francesca, per Eugenio.
A noi tocca seguire questa strada, questo cammino, sorreggendoci sempre, spalla contro spalla, a darci forza e coraggio, con la fede nel cuore, l’amore nelle vene e la certezza che non siamo soli, anche quando temiamo di esserlo.
Con amore, infinito amore, tuo Remigio.
🍝 La Pasta che fa bene al cuore
Partecipa alla Seconda Edizione del nostro evento di solidarietà.
Unisciti a noi per trasformare un piatto di pasta in un gesto d’amore ❤️





