Leggiamo ed ascoltiamo la poesia "Qui io ti amo" di Pablo Neruda
Pablo Neruda, pseudonimo di Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto, è stato uno dei poeti più influenti e celebrati del XX secolo. La sua vita e la sua opera sono state profondamente intrecciate con gli eventi politici e sociali del suo tempo.
Infanzia e inizi poetici
Nato il 12 luglio 1904 a Parral, in Cile, Neruda perse la madre poco dopo la nascita e crebbe con il padre a Temuco. Fin da giovane mostrò una spiccata passione per la poesia, pubblicando le sue prime opere all'età di 13 anni. Adottò lo pseudonimo di Pablo Neruda in onore del poeta ceco Jan Neruda.
Carriera diplomatica e impegno politico
La vita di Neruda fu caratterizzata da una lunga carriera diplomatica che lo portò in diverse parti del mondo, tra cui l'Estremo Oriente (Birmania, Ceylon, Giava), la Spagna e il Messico. Queste esperienze arricchirono la sua visione del mondo e influenzarono profondamente la sua poesia.
Fu un convinto sostenitore del Partito Comunista cileno e un ardente difensore delle cause sociali e della giustizia. Il suo impegno politico lo portò a esprimere solidarietà con i repubblicani durante la Guerra Civile Spagnola e a condannare le dittature e le ingiustizie sociali.
Opere principali e stile
La vastissima produzione poetica di Neruda spazia da liriche d'amore sensuali e intense a epopee storiche e poesie di impegno sociale. Tra le sue opere più celebri si annoverano:
- "Venticinque poesie d'amore e una canzone disperata" (1924): Un'opera giovanile che lo consacrò come poeta dell'amore.
- "Residenza sulla terra" (1933-1935): Una raccolta di poesie che riflettono un senso di angoscia esistenziale e una visione più cupa del mondo.
- "Canto generale" (1950): Un'epopea monumentale che ripercorre la storia e le lotte dell'America Latina, con un forte messaggio politico e sociale.
- "I versi del capitano" (1952): Un'altra raccolta di poesie d'amore, dedicate alla sua futura moglie Matilde Urrutia.
- "Cento sonetti d'amore" (1959): Una serie di sonetti dedicati all'amore in tutte le sue sfumature.
Il suo stile è caratterizzato da un linguaggio ricco e immaginifico, spesso metaforico, capace di evocare immagini potenti e sensazioni profonde. La sua poesia è stata definita "cosmica" per la sua capacità di abbracciare l'universo e l'esperienza umana in tutte le sue dimensioni.
Esilio e Premio Nobel
A causa del suo attivismo politico, Neruda fu perseguitato in Cile e costretto all'esilio in diverse occasioni. Nonostante le difficoltà, continuò a scrivere e a viaggiare, diventando una voce riconosciuta a livello internazionale per la pace e la libertà.
Nel 1971 gli fu conferito il Premio Nobel per la Letteratura "per una poesia che con la forza di un elemento naturale dà vita al destino e ai sogni di un continente".
Morte e eredità
Pablo Neruda morì il 23 settembre 1973, pochi giorni dopo il golpe militare di Augusto Pinochet in Cile. Le circostanze della sua morte sono state a lungo oggetto di dibattito e indagini, con l'ipotesi che possa essere stato avvelenato.
Nonostante le controversie, l'eredità di Neruda rimane immensa. La sua poesia continua a essere letta e amata in tutto il mondo, ispirando generazioni di lettori e poeti. La sua figura è un simbolo di impegno politico, sensibilità artistica e profondo amore per l'umanità e la sua terra.
Leggiamo insieme
Qui io ti amo.
Tra pini scuri si snoda il vento.
Brilla fosforescente la luna su acque erranti.
Passano giorni uguali, inseguendosi l’un l’altro.
Si dirada la nebbia in figure danzanti.
Un gabbiano d’argento si stacca dal tramonto.
A volte una vela. Alte, alte stelle.
O la croce nera di una nave.
Solo.
A volte mi alzo all’alba e persino la mia anima è umida.
Suona, risuona il mare lontano.
Questo è un porto.
Qui io ti amo.
Qui io ti amo e invano l’orizzonte ti occulta.
Ti sto amando anche in mezzo a queste cose fredde.
A volte vanno i miei baci su quelle navi gravi,
che corrono sul mare dove non arriveranno.
Mi vedo già dimenticato come queste vecchie ancore.
Sono più tristi le banchine quando ormeggia la sera.
Si stanca la mia vita inutilmente affamata.
Amo quel che non ho. Tu sei così distante.
La mia noia lotta con lenti crepuscoli.
Ma poi giunge la notte e inizia a cantarmi.
La luna proietta la sua pellicola di sogno.
Mi guardano con i tuoi occhi le stelle più grandi.
E poiché io ti amo, i pini nel vento
vogliono cantare il tuo nome con le loro foglie metalliche.

Aquí te amo (original spanish version)
Aquí te amo. En los oscuros pinos se desenreda el viento.
Fosforece la luna sobre las aguas errantes.
Andan días iguales persiguiéndose.
Se desciñe la niebla en danzantes figuras.
Una gaviota de plata se descuelga del ocaso.
A veces una vela. Altas, altas estrellas.
O la cruz negra de un barco.
Solo.
A veces amanezco, y hasta mi alma está húmeda.
Suena, resuena el mar lejano.
Éste es un puerto.
Aquí te amo.
Aquí te amo y en vano te oculta el horizonte.
Te estoy amando aún entre estas frías cosas.
A veces van mis besos en esos barcos graves,
que corren por el mar hacia donde no llegan.
Ya me veo olvidado como estas viejas anclas.
Son más tristes los muelles cuando atraca la tarde.
Se fatiga mi vida inútilmente hambrienta.
Amo lo que no tengo. Estás tú tan distante.
Mi hastío forcejea con los lentos crepúsculos.
Pero la noche llega y comienza a cantarme.
La luna hace girar su rodaje de sueño.
Me miran con tus ojos las estrellas más grandes.
Y como yo te amo, los pinos en el viento,
quieren cantar tu nombre con sus hojas de alambre.
Ascoltiamo insieme
