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Leggi e ascolta Buonanotte al sottobosco

Quante volte ci siamo lamentati per il troppo freddo? Io, l’ho fatto anche oggi! Qui, il sole proprio non si è visto. E’ stato un mercoledì di dicembre, altro che aprile.

Il folletto Freez, con questa bellissima favola, ci aiuterà a superare la paura del freddo, che è importante quanto il caldo.

buonanotte al sottobosco
buonanotte al sottobosco

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Gli ultimi giorni di Gennaio erano sempre un momento caotico per il Sottobosco, tutti credevano che fossero i giorni più freddi dell’intero anno e tutti gli abitanti si ingegnavano per trovare il modo migliore per scaldarsi. C’era chi si riforniva di coperte, chi faceva provvista di legna e chi metteva uno strato di grosse cortecce di sughero sui funghi per proteggere le case delle fate e dei folletti dal freddo!

Mentre erano tutti indaffarati il piccolo folletto Freez andava in giro spaventato e infreddolito dicendo:

“Brrr… Che freddo!

 Brrr… Sto tremando!

 Brrr… Facciamo presto!

 Brrr… La neve sta arrivando!”

Il troll taglialegna lo sentì e disse:

“Piccolo Freez non bighellonare,

 prendi l’ascia e inizia a tagliare!”

Grazie alla legna del troll tutti i caminetti del Sottobosco sarebbero stati accesi in quei giorni così gelidi.

Freez continuò per la sua strada ripetendo:

“Brrr… Che freddo!

 Brrr… Il vento sta cambiando!

 Brrr… Dalle nuvole dense!

 Brrr… La neve sta scendendo!”

La Fatina Verde lo sentì e disse: 

“Piccolo Freez non ti preoccupare,

 nella nostra casetta vieniti a riparare!”

Il piccolo Freez non si sentiva ancora tranquillo e andò da Madre Natura dicendo:

“Brrr… Che freddo!

 Brrr… Ma che sta succedendo?! 

 Brrr… Tutto questo gelo…

 Brrr… Mi sta proprio spaventando!”

La dolcissima e amorevole madre lo strinse in un caldo abbraccio e disse: 

“Dolce Freez non preoccuparti 

Presto la primavera verrà a trovarti,

Questo gelo che ti rende così timoroso 

Non è per nulla pericoloso.

Anzi, la dolcissima neve, bianca e silenziosa

Coccola le gemme del mandorlo e della rosa.”

Il piccolo Freez si sentì stranamente rincuorato dalle parole di Madre Natura e si incamminò verso la casa fungo che lo avrebbe protetto dal freddo circondato dalle amorevoli cure di mamma Fata Verde.

Lungo la strada vide proprio un albero di mandorlo ricoperto di neve e ripensò alle parole di Madre Natura… Il folletto curioso si avvicinò ad uno dei rami più carichi di neve e la fece cadere con le sue manine.

Lo stupore si diffuse in tutto il suo adorabile visino…

Il ramo, sotto la neve, era già pieno di vita pronto a far sbocciare i suoi fiori meravigliosi al primo calore del sole. 

Le sue paure erano svanite ed era felice e allegro perché ora sapeva che il freddo era importante quanto il caldo per lui e per tutto il Sottobosco.

Brrr… Buonanotte al Sottobosco!

Brrr… Buonanotte a fate e folletti!

Brrr… Buonanotte alla rosa e al pesco!

Brrr… Buonanotte piccolo, sogna dolcetti.

Cosa ne pensate? Fatemi sapere le vostre impressioni.

Buonanotte

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Le favole della buonanotte
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