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Ascolta la favola “Sulla spiaggia di Ostia”

Ciao amiche ed amici carissimi dalla vostra Francesca Ruberto ♥

Oggi vi leggo questa favola tratta da libro “Favole al telefono” di Gianni Rodari

Gianni Rodari

Giovanni Francesco Rodari, detto Gianni[1] (pronuncia Rodàri, /roˈdari/; Omegna, 23 ottobre 1920 – Roma, 14 aprile 1980), è stato uno scrittore, pedagogista, giornalista e poeta italiano. È l’unico scrittore italiano ad aver vinto il Premio Hans Christian Andersen (1970). (leggi ancora)

Leggiamo insieme

A pochi chilometri da Roma c’è la spiaggia di Ostia e i romani d’estate ci vanno a migliaia di migliaia, sulla spiaggia non resta nemmeno lo spazio per scavare una buca con la paletta e chi arriva ultimo non sa dove piantare l’ombrellone.

Una volta capitò sulla spiaggia di Ostia un bizzarro signore, davvero spiritoso.
Arrivò per ultimo, con l’ombrellone sotto il braccio, e non trovò il posto per piantarlo.
Allora lo aprì, diede un’aggiustatina al manico e subito l’ombrellone si sollevò per aria, scavalcò migliaia di migliaia di ombrelloni e andò a mettersi proprio in riva al mare, ma due o tre metri sopra la punta d.egli altri ombrelloni.

Lo spiritoso signore aprì la sua sedia a sdraio e anche quella galleggiò per aria; si sdraiò, levò di tasca un libro e cominciò a leggere.
La gente, sulle prime, non se ne accorse nemmeno.
Stavano tutti sotto i loro ombrelloni, cercavano di vedere un pezzetto di mare tra le teste di quelli che stavano davanti, o facevano le parole crociate, e nessuno guardava per aria.

Ma ad un tratto una signora sentì qualcosa cadere sul suo ombrellone pensò che fosse una palla, uscì per sgridare i bambini, si guardò intorno, guardò per aria e vide lo spiritoso signore sospeso sulla sua testa.
 Il signore guardando in giù, disse: – Scusi, signora, mi è caduto il libro.
La signora, per la sorpresa, cadde seduta nella sabbia.

Accorsero i parenti per aiutarla, e la signora, senza parlare, indicò loro col dito l’ombrellone volante.
Per piacere – disse lo spiritoso signore – mi ributtano su il l mio libro?
Uno dopo l’altro, intanto, tutti i romani della spiaggia si ; decisero a guardare per aria.
Anvedi quello – dicevano – ci ha l’ombrellone a reazzione!

Un ragazzino gli gettò su il libro, e il signore si rimise a leggere.
Pian piano lo lasciarono in pace.
Solo i bambini, ogni tanto, chiamavano:
Signore, signore!
Che volete?

Perché non ci insegna come si fa a star per aria così?
Ma quello sbuffava e tornava a leggere.
Al tramonto, con un leggero sibilo, l’ombrellone volò via, lo spiritoso signore atterrò sulla strada vicino alla sua moto e se ne andò.
Chissà chi era e dove aveva comprato quell’ombrellone.

Ascoltate la storia:

mamma legge la fiaba
Le favole della buonanotte
Sulla spiaggia di Ostia
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Buonanotte e sogni d’oro da Francesca Ruberto


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