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Preghierina del 31 ottobre 2024

A Maria, Regina dei santi e modello di santità. (San Giovanni Paolo II)

Vergine Maria,
Regina dei Santi e modello di santità!
Tu oggi esulti con l'immensa schiera
di coloro che hanno lavato le vesti
nel "sangue dell'Agnello" (Ap 7, 14).
Tu sei la prima dei salvati,
la tutta Santa, l'Immacolata.
Aiutaci a vincere la nostra mediocrità.
Mettici nel cuore il desiderio
e il proposito della perfezione.
Suscita nella Chiesa,
a beneficio degli uomini d'oggi,
una grande primavera di santità.

Preghiamo insieme

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Preghierina del 31 ottobre 2024
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Tenerezza che vince

commento al Vangelo di oggi di Lc 13,31-35, a cura di Stefano Titta SJ

Non c’è in un’intera vita cosa più importante da fare che chinarsi perché un altro, cingendoti il collo, possa rialzarsi.

Luigi Pintor

Entro nel testo (Lc 13,31-35)

In quel momento si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere». Egli rispose loro: «Andate a dire a quella volpe: “Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme”. Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”».

Mi lascio ispirare

Un’immagine semplice e, per i contemporanei di Gesù, molto quotidiana: la gallina che nasconde sotto le sue ali i piccoli pulcini nel momento di una minaccia.

Quotidiana, ma incompresa per un facile cortocircuito: sì, la chioccia lo fa con i suoi, ma a me, povero pulcino, chi mi difende dalle minacce? Se non lo faccio da solo, chi lo fa per me? Devo essere all’altezza delle sfide, non mi devo far mettere i piedi in testa da nessuno, prima devo pensare a me stesso, poi semmai, se c’è tempo, penserò anche agli altri! Schiena dritta e guardare avanti, all’obiettivo! Freddo e determinato.
Poi il tempo di pensare agli altri non si trova mai…

Ma il Signore dice altro: “io mi intrometto, mi piego, anzi mi lascio spezzare, proseguo fino a morire per questi pulcini stupidi e arroganti, che si mettono da soli in bocca alla volpe!”
Non hanno capito che è la tenerezza, l’apertura, il chinarsi verso l’altro, è l’uscire dalla propria traiettoria rigida e chiusa che vince la minaccia e porta benedizione! Qui c’è la vita, anche per il più piccolo pulcino, altrimenti la volpe ti frega! Se ti lasci prendere dalla sua logica, lei sarà sempre più forte e più astuta!

Nella piccolezza non irrigidirti, ma solidarizza, lasciati “sdemonizzare” dal Signore che si spezza per te, come il pane. Diventa tenero, compassionevole e attento agli altri, tu da pulcino, fatti chioccia: «non c’è in un’intera vita cosa più importante da fare che chinarsi perché un altro, cingendoti il collo, possa rialzarsi». Guarda a Lui che si è fatto chioccia per tutti per poter arrivare a gridare: «Benedetto colui che viene nel nome del Signore!».

Stefano Titta SJ

Il vaccino di Sofia

Leggi e ascolta la fiaba de "il vaccino di Sofia"

Cosa sono i vaccini e a che servono

I vaccini sono preparati biologici che stimolano il sistema immunitario a riconoscere e combattere specifici agenti patogeni come virus o batteri. Funzionano introducendo nel corpo una versione inattiva o attenuata di un microrganismo, o parti di esso, che non causano la malattia ma permettono al sistema immunitario di sviluppare una memoria immunitaria.

A cosa servono?

  • Protezione Personale: I vaccini proteggono gli individui dalle malattie gravi, come il morbillo, la polio, e l'influenza.
  • Immunità di Gregge: Vaccinando una grande parte della popolazione, si protegge anche chi non può essere vaccinato, come i neonati o le persone con determinate condizioni mediche.
  • Eradicazione delle Malattie: Alcuni vaccini hanno permesso di eradicare malattie, come il vaiolo.
  • Riduzione dei Costi: Prevenire una malattia attraverso la vaccinazione è generalmente meno costoso rispetto al trattamento della malattia stessa.

Così, grazie ai vaccini, possiamo vivere in un mondo dove molte malattie devastanti sono sotto controllo o addirittura scomparse.

Leggiamo insieme

C'era una volta una ragazzina di nome Sofia, che viveva in un piccolo villaggio circondato da colline verdi e fiori colorati. Sofia era una ragazza coraggiosa e curiosa, sempre pronta a esplorare nuovi luoghi e a fare nuove amicizie. Tuttavia, c'era una cosa che la spaventava: le iniezioni.

Un giorno, la mamma di Sofia le disse che era arrivato il momento di fare un vaccino importante per proteggerla da una malattia. Sofia sentì un brivido di paura, ma cercò di non mostrarlo. La mamma le spiegò che il vaccino era necessario per mantenerla in salute e che molte altre persone nel villaggio lo avevano già fatto.

Il giorno dell'appuntamento, Sofia si svegliò con il cuore che batteva forte. Decise di portare con sé il suo peluche preferito, un coniglietto di nome Bobo, per avere un po' di conforto. Quando arrivarono alla clinica, Sofia vide altri bambini che aspettavano il loro turno, alcuni sembravano tranquilli, altri un po' nervosi come lei.

Mentre aspettavano, una dottoressa gentile si avvicinò a Sofia e le sorrise. "Ciao, Sofia. So che sei un po' preoccupata, ma ti prometto che sarà veloce e che Bobo può stare con te tutto il tempo."

Sofia annuì timidamente e seguì la dottoressa nella stanza. Si sedette sulla sedia e strinse forte Bobo. La dottoressa le mostrò il vaccino e le spiegò ogni passo con calma. "Ora sentirai solo un piccolo pizzico, come una puntura di zanzara," disse la dottoressa.

Sofia chiuse gli occhi e sentì il pizzico, ma fu davvero veloce. Quando aprì gli occhi, la dottoressa le stava già mettendo un cerotto colorato sul braccio. "Hai fatto un ottimo lavoro, Sofia! Sei stata molto coraggiosa."

Sofia si sentì sollevata e orgogliosa di sé. La mamma le diede un grande abbraccio e le disse quanto era fiera di lei. Prima di andare via, la dottoressa le regalò un adesivo con un sorriso e un palloncino colorato.

Tornando a casa, Sofia si sentiva più forte e sicura di sé. Capì che a volte le cose che ci spaventano non sono così terribili come sembrano, e che affrontare le paure può renderci più coraggiosi. Da quel giorno, Sofia non ebbe più paura delle iniezioni e diventò un esempio di coraggio per tutti i bambini del villaggio.

E visse felice e contenta, sapendo che con ogni piccola sfida superata, diventava sempre più forte e coraggiosa.

Ascoltiamo insieme

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Le favole della buonanotte
Il vaccino di Sofia
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Fuori dal mondo

Meditazione di oggi giovedì 31 ottobre 2024

Per migliaia di anni, le persone si sono radunate intorno ai falò e hanno scrutato il cielo notturno, studiando le stelle.

Ora, grazie ai telescopi e ai satelliti e ai progressi della tecnologia moderna, abbiamo scoperto sempre più sulla creazione celeste di Dio: diversi pianeti, polvere interstellare, misteriosi buchi neri e miliardi di altre galassie.

Ciò che abbiamo scoperto, tuttavia, non è nuovo per Dio. Sono gli stessi cieli e la stessa terra che Egli portò all'esistenza proprio all'inizio dei tempi. E, anche se abbiamo solo scalfito la superficie di ciò che c'è ancora da scoprire, la vastità dei cieli e il genio del suo progetto ci invitano sia all'umiltà sia all'adorazione.

Nel Salmo 8, Davide scrisse:

“Quando io considero i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai disposte,
che cos’è l’uomo perché tu lo ricordi? Il figlio dell’uomo perché te ne prenda cura?” ‭‭

Salmi ‭8:3-4‬

Lo stesso Dio che ha fissato il sole, la luna e le stelle nel cielo, ha creato anche noi. Ha creato te. È sconcertante pensare che Egli ci consideri le Sue preziose creazioni.

Come Davide, questo dovrebbe renderci umili e spingerci ad adorare.

Chi siamo noi, dopotutto, per essere amati, scelti e redenti, specialmente quando non lo meritiamo? Chi siamo noi, quando consideriamo la magnificenza del nostro Creatore, per essere fatti a Sua immagine? Chi siamo noi, per essere oggetto dell'attenzione di Dio? Chi siamo noi, perché Egli si prenda cura dei dettagli delle nostre vite?

Siamo il Suo popolo. I Suoi figli. Apparteniamo a Lui.

Quindi oggi, confidiamo nel nostro Dio creativo, compassionevole e amorevole. È in Lui che riponiamo la nostra fiducia. È in Lui che riponiamo la nostra speranza.

Commento al Vangelo del 31 ottobre 2024

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 13,31-35

In quel momento si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere».
Egli rispose loro: «Andate a dire a quella volpe: “Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme”.
Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”».

Parola del Signore.

Ascoltiamo insieme


La Parola del 31 ottobre 2024

Leggi e ascolta il Vangelo e la Parola del 31 ottobre 2024

Giovedì della XXX settimana delle ferie del Tempo Ordinario 

Prima Lettura

Prendete l’armatura di Dio, perché possiate resistere e restare saldi dopo aver superato tutte le prove.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Ef 6,10-20

Fratelli, rafforzatevi nel Signore e nel vigore della sua potenza. Indossate l’armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.
Prendete dunque l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo aver superato tutte le prove. State saldi, dunque: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giustizia; i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace. Afferrate sempre lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio.
In ogni occasione, pregate con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi. E pregate anche per me, affinché, quando apro la bocca, mi sia data la parola, per far conoscere con franchezza il mistero del Vangelo, per il quale sono ambasciatore in catene, e affinché io possa annunciarlo con quel coraggio con il quale devo parlare.

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale

Dal Sal 143 (144)

R. Benedetto il Signore, mia roccia.
Oppure:
R. Sei tu, Signore, il mio sostegno.

Benedetto il Signore, mia roccia,
che addestra le mie mani alla guerra,
le mie dita alla battaglia. R.
 
Mio alleato e mia fortezza,
mio rifugio e mio liberatore,
mio scudo in cui confido,
colui che sottomette i popoli al mio giogo. R.
 
O Dio, ti canterò un canto nuovo,
inneggerò a te con l’arpa a dieci corde,
a te, che dai vittoria ai re,
che scampi Davide, tuo servo, dalla spada iniqua. R.

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore.
Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli. (Cf. Lc 19,38)

Alleluia.

Il Vangelo del 31 ottobre 2024

Non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 13,31-35

In quel momento si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere».
Egli rispose loro: «Andate a dire a quella volpe: “Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme”.
Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”».

Parola del Signore.

Il Vangelo del giorno
Il Vangelo del giorno
La Parola del 31 ottobre 2024
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San Giovanni Cassiano (ca 360-435)

fondatore di monastero a Marsiglia

La protezione di Dio, cap. VII; SC 54 (trad. cb© evangelizo)

"Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati" (1 Tm 2,4)

Dio non ha creato l'uomo perché si perda, ma perché viva per l'eternità: questo disegno resta immutabile. Appena vede accendersi in noi la più piccola scintilla di buona volontà, o la fa spuntare lui stesso dalla dura pietra del nostro cuore, la sua bontà ne prende cura attenta. La sprona, la fortifica con la sua ispirazione. Poiché " vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità" (1 Tm 4,24). "Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda" (Mt 18,14). (...) Dio è veritiero; non mente quando assicura con giuramento: "Com'è vero che io vivo - oracolo del Signore Dio -, io non godo della morte del malvagio, ma che il malvagio si converta dalla sua malvagità e viva" (Ez 33,11). E' sua volontà che non si perda alcuno di questi piccoli: possiamo ben pensare da ciò, senza un enorme sacrilegio, che Dio non voglia la salvezza di tutti, ma solo di qualcuno? Chiunque si perde, si perde contro la sua volontà. Ogni giorno grida: "Convertitevi dalla vostra condotta perversa! Perché volete perire, o casa d'Israele?" (Ez 33,11) E ancora: "Quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto!" (Mt 23,37). E pure: "Perché questo popolo Gerusalemme si è allontanato da me con tanta malafede hanno indurito il cuore e non vogliono tornare" (cf. Ger 8,5; 5,3 Vg). La grazia di Cristo è quindi sempre a nostra disposizione. Come " vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità" (1 Tm 4,24), li chiama anche tutti, senza eccezioni: "Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro" (Mt 11,18).

PAROLE DEL SANTO PADRE

Qualcuno ha detto che Dio si è fatto uomo per poter piangere, piangere quello che avevano fatto i suoi figli. Il pianto davanti alla tomba di Lazzaro è il pianto dell’amico. Questo è il pianto del Padre […] Anche oggi davanti alle calamità, alle guerre che si fanno per adorare il dio denaro, a tanti innocenti uccisi dalle bombe che gettano giù gli adoratori dell’idolo denaro, anche oggi il Padre piange, anche oggi dice: ‘Gerusalemme, Gerusalemme, figlioli miei, cosa stai (state) facendo?’. E lo dice alle vittime poverette e anche ai trafficanti delle armi e a tutti quelli che vendono la vita della gente. Ci farà bene pensare che il nostro Padre Dio si è fatto uomo per poter piangere e ci farà bene pensare che nostro Padre Dio oggi piange: piange per questa umanità che non finisce di capire la pace che Lui ci offre, la pace dell’amore. (Omelia da Santa Marta, 27 ottobre 2016)