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Infinitamente di più

Meditazione di oggi 31 luglio 2024

Qual è la preghiera più audace che tu possa pensare di fare? O la cosa più incredibile che tu possa osare immaginare?

Sapevi che Dio può esaudirti?

Paolo ha detto così:

“Or a colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo…”
‭‭Efesini ‭3‬:‭20‬

Hai presente quei sogni nascosti nel tuo cuore? È Dio che li ha messi lì. E quel malessere che provi quando aspiri a qualcosa di meglio di questo mondo spezzato? È Dio che ti ha dato quel desiderio. Conosci i desideri più profondi della tua anima? Dio sa come soddisfarli.

Come ha detto Paolo, Dio può fare più di quanto chiediamo o immaginiamo, ma dobbiamo anche ricordare la seconda parte delle sue parole: mediante la sua potenza che opera in noi.

Si tratta della potenza di Dio e del Suo piano. Ma Lui ci ha coinvolto in tutto questo.

Qual è il nostro ruolo in questo processo?

Possiamo darGli gloria, sapendo che è Lui che produce in noi il volere e l'agire, secondo il Suo disegno benevolo (Filippesi 2:13). Egli ci ha creati, ci ama e ci ha affidato la condivisione del Suo messaggio con il mondo.

Possiamo sottometterci al Suo piano, sapendo che tutto dipende da Dio, ma Egli sceglie di operare nel Suo popolo e tramite esso per realizzare i Suoi scopi. Non ha bisogno che siamo perfetti, vuole solo che siamo disponibili.

Possiamo fidarci di Lui in questo processo, sapendo che Egli è buono, giusto, degno, forte ed eterno. Non dobbiamo conoscere tutte le risposte perché abbiamo già Lui ed Egli può fare più di quanto possiamo chiedere o immaginare.

La Parola del 31 luglio 2024

Mercoledì della XVII settimana delle ferie del Tempo Ordinario 

Prima Lettura

Perché il mio dolore è senza fine? «Se ritornerai, starai alla mia presenza».

Dal libro del profeta Geremìa
Ger 15,10.16-21
 
Me infelice, madre mia! Mi hai partorito
uomo di litigio e di contesa per tutto il paese!
Non ho ricevuto prestiti, non ne ho fatti a nessuno,
eppure tutti mi maledicono.
Quando le tue parole mi vennero incontro,
le divorai con avidità;
la tua parola fu la gioia e la letizia del mio cuore,
perché il tuo nome è invocato su di me,
Signore, Dio degli eserciti.
Non mi sono seduto per divertirmi
nelle compagnie di gente scherzosa,
ma spinto dalla tua mano sedevo solitario,
poiché mi avevi riempito di sdegno.
Perché il mio dolore è senza fine
e la mia piaga incurabile non vuole guarire?
Tu sei diventato per me un torrente ìnfido,
dalle acque incostanti.
Allora il Signore mi rispose:
«Se ritornerai, io ti farò ritornare
e starai alla mia presenza;
se saprai distinguere ciò che è prezioso
da ciò che è vile,
sarai come la mia bocca.
Essi devono tornare a te,
non tu a loro,
e di fronte a questo popolo io ti renderò
come un muro durissimo di bronzo;
combatteranno contro di te,
ma non potranno prevalere,
perché io sarò con te
per salvarti e per liberarti.
Oracolo del Signore.
Ti libererò dalla mano dei malvagi
e ti salverò dal pugno dei violenti».

Parola di Dio.
 

Salmo Responsoriale

Dal Sal 58 (59)

R. O Dio, tu sei il mio rifugio nel giorno della mia angoscia.

Liberami dai nemici, mio Dio,
difendimi dai miei aggressori.
Liberami da chi fa il male,
salvami da chi sparge sangue. R.

Ecco, insidiano la mia vita,
contro di me congiurano i potenti.
Non c’è delitto in me, non c’è peccato, Signore;
senza mia colpa accorrono e si schierano. R.

Io veglio per te, mia forza,
perché Dio è la mia difesa.
Il mio Dio mi preceda con il suo amore;
Dio mi farà guardare dall’alto i miei nemici. R.

Ma io canterò la tua forza,
esalterò la tua fedeltà al mattino,
perché sei stato mia difesa,
mio rifugio nel giorno della mia angoscia. R.

O mia forza, a te voglio cantare,
poiché tu sei, o Dio, la mia difesa,
Dio della mia fedeltà. R.
 

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Vi ho chiamato amici, dice il Signore,
perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio
l’ho fatto conoscere a voi. (Gv 15,15b)

Alleluia.

Il Vangelo del 31 luglio 2024

Vende tutti i suoi averi e compra quel campo.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 13,44-46
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. 
Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».

Parola del Signore.

Il Vangelo del giorno
Il Vangelo del giorno
La Parola del 31 luglio 2024
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San Nerses Snorhali (1102-1173)

patriarca armeno

Seconda parte, § 470-472; SC 203 (trad. cb© evangelizo)

O Tu, celeste Tesoro!

Non ho venduto ciò che perisce quando ho trovato il tesoro nel campo; l'ha rubato il mio nemico e in cambio mi ha dato ciò di cui posso esser spogliato. Tu che sei il celeste Tesoro, Ti supplico con tutto il cuore; Dammi la sapienza di porre il mio tesoro in cielo, e di custodire lassù il pensiero del cuore. Tesoro che non è portato via in segreto dal ladro di notte, ma è custodito in sicurezza e con vigilanza seguendo il tuo luminoso comandamento.

PAROLE DEL SANTO PADRE

Queste similitudini mettono in evidenza due caratteristiche riguardanti il possesso del Regno di Dio: la ricerca e il sacrificio. È vero che il Regno di Dio è offerto a tutti - è un dono, è un regalo, è grazia - ma non è messo a disposizione su un piatto d’argento, richiede un dinamismo: si tratta di cercare, camminare, darsi da fare. L’atteggiamento della ricerca è la condizione essenziale per trovare; bisogna che il cuore bruci dal desiderio di raggiungere il bene prezioso, cioè il Regno di Dio che si fa presente nella persona di Gesù. È Lui il tesoro nascosto, è Lui la perla di grande valore. Egli è la scoperta fondamentale, che può dare una svolta decisiva alla nostra vita, riempiendola di significato. 

Di fronte alla scoperta inaspettata, tanto il contadino quanto il mercante si rendono conto di avere davanti un’occasione unica da non lasciarsi sfuggire, pertanto vendono tutto quello che possiedono. La valutazione del valore inestimabile del tesoro, porta a una decisione che implica anche sacrificio, distacchi e rinunce. Quando il tesoro e la perla sono stati scoperti, quando cioè abbiamo trovato il Signore, occorre non lasciare sterile questa scoperta, ma sacrificare ad essa ogni altra cosa. Non si tratta di disprezzare il resto, ma di subordinarlo a Gesù, ponendo Lui al primo posto. La grazia al primo posto.  (Angelus, 30 luglio 2017)

L'Angelus di Papa Francesco del 30 luglio 2017