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Preghierina del 8 luglio 2024

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Saldo nella speranza contro ogni speranza

commento al Vangelo di oggi 8 luglio 2024 di Mt 9,18-26


Te lu iabbu nun ci mueri ma nci ccappi.

Della burla non ci muori, ma ci capiti.

Proverbio salentino

Entro nel testo (Mt 9,18-26)

In quel tempo, [mentre Gesù parlava,] giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà».

Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli. Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello.

Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata».

E da quell'istante la donna fu salvata. Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù disse: «Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme».

E lo deridevano. Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. E questa notizia si diffuse in tutta quella regione.

Mi lascio ispirare

Innanzitutto c’è una fede oltre ogni speranza, capace di toccare Dio, sfiorare il Suo ruolo unico, capace di com-muovere.

Poi c’è Gesù, che rivolge il Suo sguardo a quella persona che ha fede, segue colui che è disperato, chi va incontro a una morte, alla fine della speranza eppure ancora crede.

Viviamo la nostra vita talvolta senza dar credito a Dio, non gli crediamo, lo deridiamo; eppure egli viene e non impone – come noi gli chiediamo e come noi ci aspettiamo – la sua mano, ma prende la nostra.
Silenziosamente ci prende per mano e ci risveglia; possiamo nuovamente alzarci.

Mounira Abdelhamid Serra

Rifletto sulle domande

Se sto seguendo Gesù, dove stiamo andando?

Se Gesù si sta muovendo con me, dove lo sto portando?

Se c’è una parte di me incredula, che deride Dio, cosa
Dio le mostra oggi? Quale parte della mia vita egli prende per mano, senza imporsi?


LUNEDÌ 08 LUGLIO 2024

Compieta

LUNEDI' - XIV  SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO - II SETTIMANA DEL SALTERIO

V. O Dio, vieni a salvarmi

R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

A questo punto, è bene sostare qualche minuto in silenzio per l'esame di coscienza.

INNO

Al termine del giorno,
o sommo Creatore,
vegliaci nel riposo
con amore di Padre.

Dona salute al corpo
e fervore allo spirito,
la tua luce rischiari
le ombre della notte.

Nel sonno delle membra
resti fedele il cuore,
e al ritorno dell'alba
intoni la tua lode.

Sia onore al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.

Oppure:

Gesù, luce da luce,
sole senza tramonto,
tu rischiari le tenebre
nella notte del mondo.

In te, santo Signore,
noi cerchiamo il riposo
dall'umana fatica,
al termine del giorno.

Se i nostri occhi si chiudono,
veglia in te il nostro cuore;
la tua mano protegga
coloro che in te sperano.

Difendi, o Salvatore,
dalle insidie del male
i figli che hai redenti
col tuo sangue prezioso.

A te sia gloria, o Cristo,
nato da Maria vergine,
al Padre e allo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.

Ant. Tu sei buono, Signore, e perdoni,
 lento all’ira e grande nell’amore.

SALMO 85    Preghiera a Dio nell’afflizione

Sia benedetto Dio, il quale ci consola in ogni tribolazione 

(2 Cor 1, 3. 4).

Signore, tendi l’orecchio, rispondimi, *
   perché io sono povero e infelice.
Custodiscimi perché sono fedele; *
   tu, Dio mio, salva il tuo servo, che in te spera.

Pietà di me, Signore, *
   a te grido tutto il giorno.
Rallegra la vita del tuo servo, *
   perché a te, Signore, innalzo l’anima mia.

Tu sei buono, Signore, e perdoni, *
   sei pieno di misericordia con chi ti invoca.
Porgi l’orecchio, Signore, alla mia preghiera *
   e sii attento alla voce della mia supplica.

Nel giorno dell’angoscia alzo a te il mio grido *
   e tu mi esaudirai.

Fra gli dèi nessuno è come te, Signore, *
   e non c’è nulla che uguagli le tue opere.

Tutti i popoli che hai creato verranno †
   e si prostreranno davanti a te, o Signore, *
   per dare gloria al tuo nome;

grande tu sei e compi meraviglie: *
   tu solo sei Dio.

Mostrami, Signore, la tua via, *
   perché nella tua verità io cammini;
donami un cuore semplice *
   che tema il tuo nome.

Ti loderò, Signore, Dio mio, con tutto il cuore *
   e darò gloria al tuo nome sempre,
perché grande con me è la tua misericordia: *
   dal profondo degli inferi mi hai strappato.

Mio Dio, mi assalgono gli arroganti, †
   una schiera di violenti attenta alla mia vita, *
   non pongono te davanti ai loro occhi.

Ma tu, Signore, Dio di pietà, compassionevole, *
   lento all’ira e pieno di amore, Dio fedele,

volgiti a me e abbi misericordia: †
   dona al tuo servo la tua forza, *
   salva il figlio della tua ancella.

Dammi un segno di benevolenza; †
   vedano e siano confusi i miei nemici, *
   perché tu, Signore, mi hai soccorso e consolato.

Ant. Tu sei buono, Signore, e perdoni,
         lento all’ira e grande nell’amore.

LETTURA BREVE  1Ts 5, 9-10

     Dio ci ha destinati all’acquisto della salvezza per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo, il quale è morto per noi, perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui.

RESPONSORIO BREVE

R. Signore, * nelle tue mani affido il mio spirito.
Signore, nelle tue mani affido il mio spirito.

V. Dio di verità, tu mi hai redento: nelle tue mani affido il mio spirito.
   Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Signore, nelle tue mani affido il mio spirito.

Ant.

Nella veglia salvaci, Signore, nel sonno non ci abbandonare:
il cuore vegli con Cristo e il corpo riposi nella pace.

CANTICO DI SIMEONE    Lc 2, 29-32

Cristo, luce delle genti e gloria di Israele

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
   vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
   preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *
   e gloria del tuo popolo Israele.

Ant.

 Nella veglia salvaci, Signore, nel sonno non ci abbandonare:
 il cuore vegli con Cristo e il corpo riposi nella pace.

ORAZIONE

Donaci, o Padre, un sonno ristoratore e fa’ che i germi di bene, seminati nei solchi di questa giornata, producano una messe abbondante. Per Cristo.

Il Signore ci conceda una notte serena e un riposo tranquillo.

R. Amen.

Si conclude con un’antifona della Beata Vergine Maria.

O santa Madre del Redentore,
porta dei cieli, stella del mare,
soccorri il tuo popolo
che anela a risorgere.
Tu che, accogliendo il saluto dell’angelo,
nello stupore di tutto il creato,
hai generato il tuo Creatore,
madre sempre vergine,
pietà di noi peccatori.


Preghiamo insieme

Preghierina
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Preghierina del 8 luglio 2024
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Gli occhiali magici di Sofia

C'era una volta, in un piccolo villaggio ai piedi di alte montagne, una giovane ragazza di nome Sofia. Sofia era conosciuta per la sua curiosità e il suo spirito avventuroso, sempre pronta a esplorare i boschi e le colline che circondavano la sua casa. Un giorno, mentre si avventurava nel bosco più profondo di quanto avesse mai fatto prima, Sofia inciampò su una vecchia caverna nascosta tra gli alberi. Attratta dalla misteriosa oscurità all'interno, si fece coraggio ed entrò.

Nella caverna, Sofia trovò un baule antico coperto di polvere. Incuriosita, lo aprì con cautela e scoprì al suo interno un paio di occhiali dorati con lenti luccicanti. Attratta dalla loro bellezza, Sofia se li mise sugli occhi e, improvvisamente, il mondo intorno a lei si trasformò.

Invece dei normali alberi e rocce, Sofia vide creature fantastiche che danzavano tra i rami, fate svolazzanti tra i fiori e persino un piccolo drago arrotolato su una roccia. Era come se un velo di magia fosse stato sollevato dai suoi occhi, rivelando un mondo nascosto che solo pochi potevano vedere.

Sofia trascorse il resto della giornata esplorando il bosco incantato con i suoi nuovi occhiali magici, facendo amicizia con le creature fantastiche e imparando i loro segreti. Quando finalmente tornò a casa al tramonto, si tolse gli occhiali e il mondo tornò alla sua normalità. Ma Sofia sapeva che la magia che aveva visto era reale e che non l'avrebbe mai dimenticata.

Da quel giorno in poi, Sofia usò gli occhiali magici solo in occasioni speciali, quando aveva bisogno di un po' di magia nella sua vita. Condivideva le sue avventure con i suoi amici più stretti, che non potevano credere alle sue storie fantastiche. Ma Sofia sapeva che la verità era più grande di qualsiasi fantasia, e custodiva gelosamente il suo segreto, consapevole di essere custode di un dono straordinario.

Un giorno, un mago malvagio di nome Malocchio venne a conoscenza degli occhiali magici di Sofia e desiderò usarli per i suoi scopi malvagi. Catturò Sofia e cercò di strapparle gli occhiali, ma Sofia era più furba di lui. Con l'aiuto delle sue amiche fate e del piccolo drago, riuscì a sconfiggere Malocchio e a liberarsi.

Da quel giorno, Sofia divenne un'eroina nel villaggio, conosciuta come la "Guardiana della Magia". Continuò a usare i suoi occhiali magici per aiutare gli altri e proteggere il mondo incantato da coloro che volevano sfruttarlo. E così, Sofia visse una vita straordinaria, piena di avventure magiche e amicizie indimenticabili, tutto grazie a un semplice paio di occhiali dorati.

Ascoltiamo insieme

Le favole della buonanotte
Le favole della buonanotte
Gli occhiali magici di Sofia
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Non ti arrendere

Riesci a pensare a un momento recente in cui qualcosa era così difficile che volevi solo arrenderti, ma non lo hai fatto? Da dove hai tratto la forza? Cosa ti ha fatto andare avanti?

Uno degli aspetti più incredibili dell'essere un seguace di Cristo è che la nostra propria forza è solo una parte dell'equazione. La forza di Dio sgorga dentro di noi. Il Salmo 46:1 dice: "Dio è per noi un rifugio e una forza, un aiuto sempre pronto nelle difficoltà." È forte il fatto che non dica "un aiuto a volte pronto". Egli è "un aiuto sempre pronto".

In 2 Cronache 15, vediamo che Asa, re di Giuda, si trovava di fronte a sfide enormi: stava cercando di riorientare la nazione di Giuda verso Dio dopo anni di idolatria e guerre. Era veramente una sfida enorme! Attraverso il profeta Azaria, Dio gli parlò con questo incoraggiamento per rafforzarlo:

"Ma voi, siate forti, non vi lasciate indebolire le braccia, perché la vostra opera avrà la sua ricompensa."
2 Cronache 15:7

Dio sapeva ciò che Asa stava affrontando. Conosceva ogni dettaglio di questo fardello e tutto ciò che era in gioco. Dio sapeva anche la forza che poteva fornire a chiunque fosse disposto a fare affidamento su di Lui. Non disse: "In bocca al lupo là fuori, sembra difficile quindi non sbagliare." Disse: "Ma voi, siate forti, non vi lasciate indebolire le braccia, perché la vostra opera avrà la sua ricompensa."

Proprio come Asa ascoltò queste parole e prese coraggio, anche noi possiamo prendere coraggio. Non siamo soli. Possiamo fare affidamento sulla forza di Dio. La ricompensa sta arrivando. Non arrenderti.

La Parola del 8 luglio 2024

Lunedì della XIV settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Prima Lettura

Ti farò mia sposa per sempre.

Dal libro del profeta Osèa
Os 2,16.17b-18.21-22
 
Così dice il Signore:
«Ecco, io la sedurrò,
la condurrò nel deserto
e parlerò al suo cuore.
Là mi risponderà
come nei giorni della sua giovinezza,
come quando uscì dal paese d'Egitto.
E avverrà, in quel giorno
- oracolo del Signore -
mi chiamerai: "Marito mio",
e non mi chiamerai più: "Baal, mio padrone".
Ti farò mia sposa per sempre,
ti farò mia sposa
nella giustizia e nel diritto,
nell'amore e nella benevolenza,
ti farò mia sposa nella fedeltà
e tu conoscerai il Signore».

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale

Dal Sal 144 (145)

R. Misericordioso e pietoso è il Signore.

Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
Grande è il Signore e degno di ogni lode;
senza fine è la sua grandezza. R.
 
Una generazione narra all'altra le tue opere,
annuncia le tue imprese.
Il glorioso splendore della tua maestà
e le tue meraviglie voglio meditare. R.
 
Parlino della tua terribile potenza:
anch'io voglio raccontare la tua grandezza.
Diffondano il ricordo della tua bontà immensa,
acclamino la tua giustizia. R.
 
Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all'ira e grande nell'amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature. R.

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo. (Cf. 2Tm 1,10)

Alleluia.

Il Vangelo del 8 luglio 2024

Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni ed ella vivrà.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 9,18-26
 
In quel tempo, [mentre Gesù parlava,] giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà». Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli.
Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell'istante la donna fu salvata.
Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù disse: «Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. E questa notizia si diffuse in tutta quella regione.

Parola del Signore.

Il Vangelo del giorno
Il Vangelo del giorno
La Parola del 8 luglio 2024
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San Cirillo d'Alessandria (380-444)

vescovo e dottore della Chiesa

Commento al Vangelo di Giovanni, 4; PG 73, 560 (trad. cb© evangelizo)

« Entrò e le prese la mano »

Dal momento che Cristo è entrato in noi con la sua carne, risorgeremo completamente; è infatti inconcepibile, anzi impossibile, che la vita non faccia vivere coloro nei quali si è introdotta. Come si ricopre un tizzone ardente con un mucchio di paglia per mantenere intatto il germe di fuoco, così nostro Signore Gesù Cristo nasconde la vita in noi con la sua carne e vi mette come un germe di immortalità che respinge tutta la corruzione che portiamo in noi. Quindi non soltanto con la sua parola egli opera la risurrezione dei morti. Per mostrare che il suo corpo è donatore di vita come abbiamo detto, tocca i cadaveri e mediante il suo corpo dona la vita a questi corpi già in via di decomposizione. Se il solo contatto della sua sacra carne rende la vita ai morti, quanto profitto trarremo dalla sua eucaristia vivificante quando la riceveremo! (...) Non basterebbe che la sola nostra anima fosse rigenerata per mezzo dello Spirito ad una vita nuova. Occorreva che anche il nostro corpo pesante e terreno fosse santificato dalla sua partecipazione a un corpo così consistente quanto il suo e della stessa origine, e così venisse chiamato all'incorruttibilità.

PAROLE DEL SANTO PADRE

Il Vangelo […] presenta due prodigi operati da Gesù, descrivendoli quasi come una sorta di marcia trionfale verso la vita. […] Si tratta di due racconti ad incastro, con un unico centro: la fede; e mostrano Gesù come sorgente di vita, come Colui che ridona la vita a chi si fida pienamente di Lui. I due protagonisti, cioè il padre della fanciulla e la donna malata, non sono discepoli di Gesù eppure vengono esauditi per la loro fede. Hanno fede in quell’uomo. Da questo comprendiamo che sulla strada del Signore sono ammessi tutti: nessuno deve sentirsi un intruso, un abusivo o un non avente diritto. Per avere accesso al suo cuore, al cuore di Gesù, c’è un solo requisito: sentirsi bisognosi di guarigione e affidarsi a Lui. […] Gesù va a scoprire queste persone tra la folla e le toglie dall’anonimato, le libera dalla paura di vivere e di osare. Lo fa con uno sguardo e con una parola che li rimette in cammino dopo tante sofferenze e umiliazioni. Anche noi siamo chiamati a imparare e a imitare queste parole che liberano e questi sguardi che restituiscono, a chi ne è privo, la voglia di vivere. In questa pagina evangelica si intrecciano i temi della fede e della vita nuova che Gesù è venuto ad offrire a tutti. […] Gesù è il Signore, e davanti a Lui la morte fisica è come un sonno: non c’è motivo di disperarsi. Un’altra è la morte di cui avere paura: quella del cuore indurito dal male! Di quella sì, dobbiamo avere paura! […] Ma anche il peccato, anche il cuore mummificato, per Gesù non è mai l’ultima parola, perché Lui ci ha portato l’infinita misericordia del Padre. (Angelus, 1 luglio 2018)