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Preghierina del 19 maggio 2024

Leggi e ascolta la preghierina del 19 maggio 2024


Una luce che trasforma

commento al Vangelo di oggi di Gv 15,26-27; 16,12-15


Preghierina del 19 maggio 2024

Considera il vetro, un corpo tanto compatto che nemmeno i profumi che dappertutto dilagano possono attraversarlo e, anzi, ne restano prigionieri; con quanta facilità la luce l’attraversa! [...] Quindi tanto più la luce divina deve penetrare tutti i corpi.

Pavel Aleksandrovič Florenskij

Che lo Spirito faccia crescere la comunione e la fraternità tra i cristiani delle diverse Confessioni; doni ai governanti il coraggio di compiere gesti di dialogo, che conducano a porre fine alle guerre.

Papa Francesco via X

Entro nel testo (Gv 15,26-27; 16,12-15)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.

Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.

Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.

Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Mi lascio ispirare

Di cosa deve dare testimonianza lo Spirito? Quale verità deve rivelare? Cosa preannuncia Gesù con la venuta del Paràclito, il Consolatore, lo Spirito di verità? Quando Gesù parla ai discepoli di questa prossima venuta sa che quello che deve accadere, ovvero la sua morte e risurrezione, sono parte di un mistero a cui non è dato all’uomo di accedere solo con la sua intelligenza e la sua volontà.

Per comprendere la verità della vita, della missione e della Pasqua di Gesù c’è bisogno di altro, dello Spirito, di Colui che procede dal Padre e dal Figlio.

Lo Spirito allora «annuncerà le cose future» ovvero illuminerà ciò che dovrà accadere a Gesù non con gli occhi del buon senso, che vedono un uomo sconfitto dal potere del mondo, ma portando la testimonianza, la verità, di un Figlio che si abbandona nelle mani di un Padre anche nel’ora della prova più dura.

Sarà lo Spirito di intimità, di amore tra Padre e Figlio a testimoniare che la Pasqua è la vittoria su tutti i poteri e su ogni solitudine, anche quella più disperata.

La Pentecoste quindi è festa per ognuno di noi, perché abbiamo sempre e continuamente bisogno dello Spirito per poter leggere la nostra vita non con gli occhi del buon senso (o almeno non solo) ma con lo Spirito di figli amati, voluti, perdonati che in questo amore possono vincere le solitudini della prova e portare a compimento ciò a cui sono stati chiamati.

Leonardo Angius SJ

Rifletto sulle domande

In quali occasioni mi è capitato di invocare lo Spirito Santo?

Quale verità cerco per me e per la mia vita?

In che modo la mia vita testimonia la forza della Pasqua? Cosa testimonia?


Oggi, festa di Pentecoste, preghiamo lo Spirito Santo, Amore del Padre e del Figlio, perché crei armonia nei cuori, armonia nelle famiglie, armonia nella società, armonia nel mondo intero.

Papa Francesco via X

Sequenza

Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.

Vieni, padre dei poveri,
vieni; datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.

Consolatore perfetto,
ospite dolce dell'anima,
dolcissimo sollievo.

Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.

O luce beatissima,
invadi nell'intimo
il cuore dei tuoi fedeli.

Senza la tua forza,
nulla è nell'uomo,
nulla senza colpa.

Lava ciò che è sordido,
bagna ciò che è arido,
sana ciò che sanguina.

Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
raddrizza ciò ch'è sviato.

Dona ai tuoi fedeli
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.

Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna. Amen.

רוח Ruah, Spirito, è una parola femminile. È consolazione che asciuga le lacrime. È difesa che si mette dalla tua parte. È ospite dolce, ma non è scontato provare amore se intorno gridano le ferite. Eppure la Ruah soffia!

Boker Or via X

Preghiamo insieme

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Preghierina del 19 maggio 2024
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La fiamma dello Spirito Santo e il giovane Luca

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La fiamma dello Spirito Santo e il giovane Luca

C'era una volta un giovane di nome Luca che viveva in un piccolo paesino. Luca era un ragazzo gentile e onesto, ma era anche molto timido. Aveva paura di parlare in pubblico e di esprimere la sua opinione. Questo lo rendeva triste, perché desiderava tanto poter aiutare gli altri, ma non aveva il coraggio di farlo.

Un giorno, Luca si recò in chiesa per la messa. Mentre ascoltava il predica, il sacerdote parlò dello Spirito Santo e di come esso potesse donare forza e coraggio a chi lo chiedeva. Luca fu colpito da queste parole e sentì nascere dentro di sé un barlume di speranza.

Dopo la messa, Luca si recò dal sacerdote e gli chiese di aiutarlo a ricevere lo Spirito Santo. Il sacerdote fu felice di aiutarlo e gli insegnò come pregare e come aprirsi all'azione dello Spirito Santo.

Luca pregò con fervore e, poco dopo, sentì come una fiamma calda gli avvolgeva il cuore. In quel momento, seppe di aver ricevuto lo Spirito Santo.

Da quel giorno, Luca fu un uomo diverso. Non era più timido e pauroso. Aveva trovato il coraggio di parlare in pubblico e di esprimere la sua opinione. Usò i suoi doni per aiutare gli altri e divenne un leader rispettato nella sua comunità.

La fiamma dello Spirito Santo aveva acceso il suo cuore e gli aveva dato la forza di cambiare la sua vita.

Questa storia ci insegna che lo Spirito Santo è un dono potente che può aiutarci a superare le nostre paure e a realizzare i nostri sogni. Se chiediamo lo Spirito Santo con cuore aperto, Egli ci donerà la forza e il coraggio di cui abbiamo bisogno per vivere una vita piena di amore, gioia e pace.

Ascoltiamo insieme

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Le favole della buonanotte
La fiamma dello Spirito Santo e il giovane Luca
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Una via migliore

Meditazione di oggi 19 maggio 2024: una via migliore

Ti è mai capitato di andare nella direzione sbagliata? Una volta che hai realizzato di andare nella direzione opposta rispetto a dove volevi arrivare, hai continuato per la tua strada o hai cambiato direzione?

Tutti ci siamo persi prima o poi.
Tutti abbiamo fatto cose di cui ci pentiamo.
Tutti abbiamo commesso degli errori.

"E Pietro a loro: "Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo."
Atti 2:38

"Peccato" (dal greco hamartia) significa mancare il bersaglio, essere in errore, o allontanarsi dal sentiero della rettitudine. "Ravvedersi" (dal greco metanoeō) significa cambiare idea, cambiare direzione, o pensare e agire diversamente.

Sintetizziamo la nostra situazione: Dio ha creato il mondo, noi lo abbiamo distrutto, e Gesù è venuto per mettere di nuovo le cose a posto. Questa è la nostra storia. Ma la grande notizia è, anche se in passato abbiamo fatto scelte che non hanno onorato Dio, non è troppo tardi per cambiare direzione.

Ma tu (come disse Pietro, "ognuno di voi") devi decidere di abbandonare il cammino che alla fine porta a vuoti piaceri e dolore inutile, e tornare a Dio—permettendo alla grazia di lavarti, e accettando il dono che già ti appartiene.

E questo dono meraviglioso—lo Spirito Santo—ti aiuterà, ti guiderà, ti darà conforto… come Lui solo sa fare. E anche se non puoi prenderti il merito per aver acquistato o dato il dono, il dono non è veramente tuo finché non lo raggiungi e lo prendi.

La tua famiglia non può farlo per te.
I tuoi amici non possono farlo per te.
La tua chiesa non può farlo per te.

"Egli mi ristora l'anima, mi conduce per sentieri di giustizia per amore del suo nome."
Salmo 23:3

Meditando il verso di oggi, in che modo puoi abbandonare i tuoi desideri personali e correre di nuovo a Dio? ChiediGLi di darti la forza, il discernimento, e la perseveranza di continuare a seguirLo… ovunque ti guidi.

Egli è la via migliore.

La Parola del 19 maggio 2024

Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 19 maggio 2024

Domenica di Pentecoste

Prima Lettura

Tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare.

Dagli Atti degli Apostoli
At 2,1-11

Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi. 

Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti; abitanti della Mesopotàmia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell'Asia, della Frìgia e della Panfìlia, dell'Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, Romani qui residenti, Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio».

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale

Dal Sal 103 (104)

R. Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.

Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature. R.

Togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra. R.

Sia per sempre la gloria del Signore;
gioisca il Signore delle sue opere.
A lui sia gradito il mio canto,
io gioirò nel Signore. R.

Seconda Lettura

Il frutto dello Spirito.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Gal 5,16-25

Fratelli, camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste.

Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi le compie non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c'è Legge.
Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito.

Parola di Dio.

Sequenza

Veni, Sancte Spíritus, 
et emítte caélitus
lucis tuae rádium.
Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.
  
Veni, pater páuperum, 
veni, dator múnerum, 
veni, lumen córdium.
Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.
  
Consolátor óptime, 
dulcis hospes ánimae, 
dulce refrigérium.
Consolatore perfetto,
ospite dolce dell'anima,
dolcissimo sollievo.
  
In labóre réquies, 
in aestu tempéries, 
in fletu solácium.
Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.
  
O lux beatíssima, 
reple cordis íntima 
tuórum fidélium.
O luce beatissima,
invadi nell'intimo
il cuore dei tuoi fedeli.
  
Sine tuo númine, 
nihil est in hómine, 
nihil est innóxium.
Senza la tua forza,
nulla è nell'uomo,
nulla senza colpa.
  
Lava quod est sórdidum, 
riga quod est áridum, 
sana quod est sáucium.
Lava ciò che è sórdido,
bagna ciò che è árido,
sana ciò che sánguina.
  
Flecte quod est rígidum, 
fove quod est frígidum,
rege quod est dévium.
Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.
  
Da tuis fidélibus,
in te confidéntibus, 
sacrum septenárium.
Dona ai tuoi fedeli,
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.
  
Da virtútis méritum, 
da salútis éxitum,
da perénne gáudium.
Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna.

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Vieni, Santo Spirito,
riempi i cuori dei tuoi fedeli
e accendi in essi il fuoco del tuo amore.

Alleluia.

Il Vangelo di domenica 19 maggio 2024

Lo Spirito di verità vi guiderà a tutta la verità.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15,26-2716,12-15

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.

Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Parola del Signore.

Beato Maria Eugenio di Gesù Bambino (1894-1967)

carmelitano, fondatore di Notre Dame de Vie

L'unione trasformante (trad. cb© evangelizo)

Lo Spirito attua la pienezza di Cristo che è la Chiesa

L'opera divina di santificazione della Chiesa e delle anime è attribuita allo Spirito Santo perché è un'opera d'amore per eccellenza e lo Spirito Santo è la spirazione d'amore del Padre e del Figlio. (...) Lo Spirito Santo discende sugli apostoli il giorno di Pentecoste e prende possesso dell'anima come di un tempio il giorno del battesimo per realizzare l'opera d'incarnazione della vita divina. Noi sappiamo il piano prefissato, il disegno eterno di Dio che fa l'unità dell'azione dello Spirito Santo nella Chiesa e nelle anime. "In Cristo Dio ci ha scelti prima della creazione del mondo ..., predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d'amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato" (Ef 1,4-6).

L'azione dello Spirito Santo è tutta orientata verso questa realizzazione effettiva dell'adozione divina in noi e verso l'espansione di Cristo Gesù nelle nostre anime per mezzo della sua grazia. Lo Spirito, in ogni anima e nella Chiesa, attua la pienezza di Cristo, il Cristo totale che è la Chiesa. Di fatto la grazia che egli diffonde nelle anime è una grazia filiale che ci apparenta strettamente al Verbo facendoci figli adottivi come lui è figlio per natura. "Voi avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: "Abbà! Padre!" (Rm 8,15) Questa grazia che proclama il suo nome, ci dà la somiglianza col Verbo quando la facciamo nostra con quella contemplazione nella quale interviene ancora lo Spirito Santo. (...) La vita divina in noi è la vita di Cristo; procede da Lui e ci unisce a Lui per costituire con Lui una realtà nuova, la vigna intera, il Cristo totale fatto di Cristo e delle sue membra.

PAROLE DEL SANTO PADRE

Il libro degli Atti degli Apostoli (cfr 2,1-11) narra quanto accadde a Gerusalemme cinquanta giorni dopo la Pasqua di Gesù. I discepoli erano riuniti nel cenacolo e con loro c’era la Vergine Maria. Il Signore risorto aveva detto loro di rimanere in città finché non avessero ricevuto dall’alto il dono dello Spirito. E questo si manifestò con un «fragore» che all’improvviso si sentì venire dal cielo, come un «vento impetuoso» che riempì la casa dove si trovavano (cfr v. 2). Si tratta dunque di un’esperienza reale ma anche simbolica. Una cosa che è accaduta ma anche ci dà un messaggio simbolico per tutta la vita.

Questa esperienza rivela che lo Spirito Santo è come un vento forte e libero, cioè ci porta forza e ci porta libertà: vento forte e libero. Non si può controllare, fermare, né misurare; e nemmeno prevederne la direzione. Non si lascia inquadrare nelle nostre esigenze umane – noi cerchiamo sempre di inquadrare le cose –, non si lascia inquadrare nei nostri schemi e nei nostri pregiudizi. Lo Spirito procede da Dio Padre e dal suo Figlio Gesù Cristo e irrompe sulla Chiesa, irrompe su ciascuno di noi, dando vita alle nostre menti e ai nostri cuori.

Come dice il Credo: «È Signore e dà la vita». Ha la signoria perché è Dio, e dà vita. (Regina Caeli, 23 maggio 2021)

Regina Coeli 23 maggio 2021 Papa Francesco

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