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Angelo di Dio: 16 mesi senza te.

Angelo di Dio,
che sei il mio custode
illumina, custodisci,
reggi e governa me
che ti fui affidato
dalla pietà celeste.
Amen


Oggi, mio amato e dolcissimo Eugenio, voglio ricordati con le parole di Papa Francesco durante la Santa Messa a Santa Marta il 2 ottobre 2014. E parla proprio di te, della tua presenza costante e reale nella nostra vita quotidiana, nelle nostre vite.

Riflessione di Papa Francesco

Nella riflessione di oggi, 2 ottobre 2014, durante la Messa celebrata nella Cappella di Casa Santa Marta, Papa Francesco ha spiegato che gli angeli non sono “una dottrina… un po’ fantasiosa” ma sono una presenza reale nella nostra vita quotidiana. Nella giorno in cui la Chiesa celebra gli angeli, il Pontefice ha spiegato che “tutti noi, secondo la tradizione della Chiesa, abbiamo un angelo con noi, che ci custodisce, ci fa sentire le cose“.

Di questo possiamo rendercene conto in modo diretto quando sentiamo dentro di noi una voce dire “‘Ma … questo … dovrei fare così, questo non va, stai attento …’“. Si tratta della “voce di questo nostro compagno di viaggio“, dell’angelo custode, che ci avvisa sui pericoli e le insidie del percorso. Il compito del cristiano è quello di ascoltare questa voce, con cuore aperto e docile: “lui ci porterà alla fine della nostra vita con i suoi consigli“, ha detto, e questa è una sicurezza che abbiamo nella vita.

Tuttavia siamo naturalmente portati a ribellarci, “perché la ribellione, la voglia di essere indipendente, è una cosa che tutti noi abbiamo; – ha aggiunto il Santo Padre – è la superbia, quella che ha avuto Adamo nel Paradiso terrestre: la stessa“.

Il consiglio che Papa Francesco ha quindi dato a tutti è “Non ribellarti: segui i suoi consigli” perché, ha aggiunto, “quando noi non vogliamo ascoltare il suo consiglio, ascoltare la sua voce, è come dirgli: ‘Ma, vai via!’“. Dobbiamo fare attenzione in questo, perché “cacciare via il compagno di cammino è pericoloso, perché nessun uomo, nessuna donna può consigliare se stesso. – ha ulteriormente commentato il Vescovo di Roma – Io posso consigliare un altro, ma non consigliare me stesso“.

Questo non è una dottrina inventata dalla Chiesa, ha quindi concluso Papa Francesco, è “quello che Gesù, che Dio ha detto: ‘Io mando un angelo davanti a te per custodirti, per accompagnarti nel cammino, perché non sbagli’“. “Io, oggi, farei la domanda: com’è il rapporto con il mio angelo custode? Lo ascolto? Gli dico buongiorno, al mattino? Gli dico: ‘Custodiscimi durante il sonno?’. Parlo con lui? Gli chiedo consiglio? È al mio fianco.

Questa domanda possiamo risponderla oggi, ognuno di noi: com’è il rapporto con quest’angelo che il Signore ha mandato per custodirmi e accompagnarmi nel cammino, e che vede sempre la faccia del Padre che è nei cieli“

Papa Francesco – Cappella di Casa Santa Marta 2 ottobre 2014

Dormi angelo nostro, dormi beato nelle braccia del Signore.

16 mesi senza te
Eugenio dorme nel lettone

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